Signore Gesu',Tu che Risorgendo dalla morte,ci hai aperto le Porte della Vita Eterna,Trasfigurandoci assieme a Te,ti chiediamo Signore Misericordioso di accogliere le Vittime dell'incidente stradale sull'Autostrada Napoli-Bari,accoglile nel Tuo Paradiso.
Signore Misericordioso,dona Pace,Conforto ai familiari delle Vittime,poni la Tua Mano Santa su tutti coloro che piangono le vittime di questa tragedia.
Signore,ascolta questa preghiera e le preghiere di tutti coloro che si rivolgono a Te per dare forza e pace a chi soffre.Per Cristo nostro Signore Amen
lunedì 29 luglio 2013
domenica 21 luglio 2013
"MARIA SI E'SCELTA LA PARTE MIGLIORE" XVI^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C- LETTURE:Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42
LETTURE:
Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42
Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42
Antifona d'ingresso(Sal
53,6.8)
Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l'anima mia. A te con gioia offrirò sacrifici e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono. |
GLORIA A DIO
Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen. |
COLLETTA
Padre sapiente e misericordioso, donaci un cuore umile e mite, per ascoltare la
parola del tuo Figlio che ancora risuona nella Chiesa, radunata nel suo nome, e
per accoglierlo e servirlo come ospite nella persona dei nostri fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
LITURGIA DELLA PAROLA
Gn 18,
1-10
Signore, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi.
In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
C: Parola di Dio.
Signore, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi.
In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 14
Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
SECONDA LETTURA Col 1, 24-28
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi.
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. C: Parola di Dio.
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi.
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono, e producono frutto con perseveranza. Alleluia. |
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
DAL VANGELO secondo LUCA
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
C: Parola del Signore
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
C: Parola del Signore
COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
L'ascolto, primo servizio a DioUn rabbi che
entra nella casa di due donne, sovranamente libero di andare dove lo porta il
cuore. Libero di parlare alle donne, le escluse, come agli apostoli, seguendo
la strada tracciata per la prima volta dall'angelo dell'annunciazione: mettere
a parte le donne dei più riposti segreti del Signore.
Gesù ha una meta, Gerusalemme, ma non tira mai dritto, non «passa oltre» quando incontra qualcuno. Per lui, come per il buon samaritano, ogni incontro diventa una meta.
Maria seduta ai piedi del Signore ascolta la sua parola.
Gesù ha una meta, Gerusalemme, ma non tira mai dritto, non «passa oltre» quando incontra qualcuno. Per lui, come per il buon samaritano, ogni incontro diventa una meta.
Maria seduta ai piedi del Signore ascolta la sua parola.
Il primo servizio da rendere a Dio - e a tutti - è l'ascolto. Dare un po' di tempo e un po' di cuore; è dall'ascolto che comincia la relazione. Allora una sorta di contagio ti prende quando sei vicino a uno come Lui, un contagio di luce quando sei vicino alla luce. Mi piace immaginare questi due totalmente presi l'uno dall'altra, lui a darsi, lei a riceverlo. E li sento tutti e due felici, lui di aver trovato un nido e un cuore in ascolto, lei di avere un rabbi tutto per sé, per lei che è donna, a cui nessuno insegna. Lui totalmente suo, lei totalmente sua.
Marta Marta tu ti affanni e ti agiti per troppe cose. Gesù, affettuosamente raddoppia il nome, non contraddice il servizio ma l'affanno, non contesta il cuore generoso di Marta ma l'agitazione.
A tutti, ripete: attento a un troppo che è in agguato, a un troppo che può sorgere e ingoiarti, troppo lavoro, troppi desideri, troppo correre, prima la persona poi le cose». Ti siedi ai piedi di Cristo e impari la cosa più importante: a distinguere tra superfluo e necessario, tra illusorio e permanente, tra effimero ed eterno.
Dice Gesù: non ti affannare per nulla che non sia la tua essenza eterna.
Gesù non sopporta che Marta, sia impoverita in un ruolo di servizio, che si perda nelle troppe faccende di casa: Tu, le dice Gesù, sei molto di più. Tu non sei le cose che fai; tu puoi stare con me in una relazione diversa, condividere non solo servizi, ma pensieri, sogni, emozioni, sapienza, conoscienza.
Perché Gesù non cerca servitori, ma amici, non persone che facciano delle cose per lui, ma gente che gli lasci fare delle cose dentro di sé, come santa Maria: ha fatto grandi cose in me l'Onnipotente .
Il centro della fede non è ciò che io faccio per Dio, ma ciò che Dio fa per me.
In me le due sorelle si tengono per mano. Con loro passerò da un Dio sentito come affanno, è Marta, a un Dio sentito come stupore, è Maria. Imparerò a passare da un Dio sentito come dovere, a un Dio sentito come desiderio.
CREDO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
|
LITURGIA EUCARISTICA
Sulle Offerte
O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio del Cristo hai dato valore e
compimento alle tante vittime della legge antica, accogli e santifica questa
nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, e ciò che ognuno di
noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti.Per Cristo nostro Signore.
|
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Lc 10,42)
«Una sola cosa è necessaria. Maria si è scelta la parte migliore».
DOPO LA COMUNIONE
Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi
misteri, e fa'
che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per
Cristo nostro Signore.
|
domenica 14 luglio 2013
"CHI E' IL MIO PROSSIMO?" XV^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C- LETTURE: Dt 30, 10-14;Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37
LETTURE:
Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37
Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37
Antifona d'ingresso(Sal
16,15)
Nella giustizia
contemplerò il tuo volto, al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. |
GLORIA A DIO
Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen. |
COLLETTA
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare
sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di
respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è
conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
LITURGIA DELLA PAROLA
Dt 30, 10-14
Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».
C: Parola di Dio.
Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
SECONDA LETTURA Col 1, 15-20
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi
Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezzae che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi
Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezzae che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 6,63.68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Alleluia. |
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò
per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare
la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come
leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo
prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e
vivrai».Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio
prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde
nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e
se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per
quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto
in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio,
passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò
le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò
in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari
e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in
più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato
prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi
ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’
così».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
a cura di Don Lucio Luzzi
14/07/2013
XV domenica del
Tempo Ordinario
Anno C
Farsi prossimo di tutti
senza fare distinzioni
Gesù nei suoi viaggi
apostolici, sempre a contatto con folle oceaniche che volevano vedere di persona
le sue qualità taumaturgiche, ha dovuto fare fronte anche a categorie di persone
ostili che vigliaccamente si presentano a Lui, come agnelli, e pongono domande
che per la folla sono dolci, buone e molto interessanti. Il Cristo
risponderà sempre da par suo; a volte li smaschera per la loro perfidia, ma
soprattutto approfitta per dare a tutti un vero insegnamento. E’ un dottore
della legge questa volta che gli chiede: "Chi e il mio
prossimo‘?". La domanda poteva essere compromettente data la visione
ristretta che i Giudei avevano del prossimo. Gesù risponde
con una magnifica parabola, la cui intuitiva evidenza non permetteva obiezioni.
E’ la grande parabola della misericordia: "Un uomo
scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. . .".
Da Gerico, che è a 250
metri sotto il livello del mare, a Gerusalemme, che è a 750 metri sopra di esso,
vi era un dislivello di mille metri che si doveva superare con una strada
tortuosa di 28 Km in una zona desertica, caratterizzata da caverne, e
assai pericolosa.
Un sacerdote che aveva
terminato la sua settimana di servizio al tempio, sta ritornando a Gerico. sua
città residenziale. L’uomo incappato nei ladroni, giaceva da tempo al lato della
strada; il sacerdote certamente si avvicinò a lui per vedere di che cosa si
trattava. Ma non volendo fastidi, si allontanò subito, pur avendo compreso il
dovere di intervenire.
La stessa cosa farà un
levita, aiutante del sacerdote, che seguiva a buona distanza. Sarà un Samaritano
che andava a Gerusalemme per affari, ad avere compassione del malcapitato e
nonostante fosse Giudeo, quindi suo acerrimo nemico, fascia le ferite versandovi
olio e vino.
Una raffigurazione della Parabola
del "Buon samaritano"
lo mette sulla sua
cavalcatura e lui prosegue il viaggio a piedi; lo conduce fino alla locanda (il
Kham palestinese). Non disse: "... io ho fatto anche troppo. ora pensateci
voi...". Ma da tutte le garanzie presenti ed anche per quando passerà di
ritorno.
Non esiste parabola di Gesù dove
qualcuno di noi possa dire:
"A me questa non mi riguarda!"
"A me questa non mi riguarda!"
Prova anche tu a fare la domanda: Signore. ma oggi nei tempi moderni e così controversi. chi è il mio prossimo? lo penso che debba escludere chi mi ha fatto del male proverò al massimo a non odiarlo! In Famiglia mia ci sono problemi. divisioni. ingiustizie ereditarie che ho subito pretese, presunzioni ....
Non mi dire Signore che questi devono essere il mio prossimo da amare... Nel lavoro subisco concorrenza sleale; in ufficio il comportamento del "capo" è insopportabile... Io questi l’ho cancellati dall’elenco del mio prossimo.
Faccio bene? Se vivo in
comunità o a contatto con il pubblico non mi dire Signore che devo sorridere
sempre a tutti... Per carattere io rispondo a tono a critiche sbagliate; al
massimo potrò abbassare un po’ la voce, ma gli devo dire quello che penso...
Perche Signore non mi rispondi?
Ho capito: le mie azioni,
i miei modi, i miei comportamenti, anche se con la ragione cerco di
giustificarli, non coincidono con il tuo insegnamento. La cosa che mi lascia
perplesso e che Tu non mi dici: provaci almeno in parte.
Come al solito
categorico, per il mio bene:
"Se mi vuoi seguire questa è la strada da percorrere..."
"Se mi vuoi seguire questa è la strada da percorrere..."
Ci proverò Signore; aiutami e forse
inizierà tanta pace nel mio cuore!
inizierà tanta pace nel mio cuore!
Don Lucio Luzzi
CREDO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
|
LITURGIA EUCARISTICA
Sulle Offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali in cibo
spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro
Signore.
|
Antifona alla Comunione (Cf Lc 10,37) Il buon samaritano ebbe
compassione:
«Va' e anche tu fa' lo stesso».
DOPO LA COMUNIONE
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa' che per la
comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l'opera
della redenzione. Per Cristo nostro Signore
|
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