domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 26 aprile 2015

"IL BUON PASTORE DA LA PROPRIA VITA PER LE PECORE" IV^DOMENICA DI PASQUA - ANNO B- LETTURE: At 4,8-12; Sal 117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18

Liturgia della Parola

 DOMENICA  


26 APRILE 2015





IV^DI PASQUA


ANNO B


LETTURE:



At 4,8-12Sal 117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18


Antifona d'Ingresso  Sal 32,5-6

Della bontà del Signore è piena la terra;
la sua parola ha creato i cieli. Alleluia.

COLLETTADio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore.Per il nostro Signore...








PRIMA LETTURA    At 4, 8-12
In nessun altro c’è salvezza.
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo.
In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati». 


    C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Sal 117

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti. 

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. 

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.



SECONDA LETTURA   

 1 Gv 3,1-2
Vedremo Dio così come egli è. 

Dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo


Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

  

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

  
ACCLAMAZIONE AL VANGELO 



  Gv.10,14

Alleluia, alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia



Proclamazione del VANGELO






Vangelo   Gv 10, 11-18

Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: 
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio»
.

 



C: Parola del Signore.

A: Lode a Te,o Cristo







«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,e do la mia vita per le pecore». 


COMMENTO ALLA PAROLA

a cura di Don Lucio Luzzi  








26/04/2015

IV domenica
di Pasqua


Anno B

“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore”

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 

Gesù nel suo insegnamento si è servito, per spiegare grandi ed eccelse verità, di esempi comprensibili a tutti, come le parabole, ed ha portato similitudini dove Lui si impersona in figure identificabili per gran parte della sua gente.

La pastorizia era molto diffusa in Palestina a quel tempo! Vaste torme di pecore pascolavano sui dossi delle colline e durante la notte venivano rinchiuse in recinti circondati da un basso muricciolo di pietre a secco. Un solo guardiano custodiva molte greggi riunite insieme, fino a che, al mattino venivano i pastori e ciascuno chiamava la proprie pecore e le conduceva a pascolare con sè. Capitava in certe notti che il ladro desse la scalata al muretto di cinta; o anche che il lupo affamato balzasse nel chiuso a divorare qualche pecora. 

Allora il guardiano, se poteva, gridava e difendeva il gregge; ma se c’era da rischiare la propria pelle, fuggiva al sicuro. E le pecore? Peggio per loro e per il padrone! Senti che pagina stupenda troviamo nella Liturgia di questa domenica del Buon Pastore.

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"Io sono il buon pastore che dà la propria vita per le pecore"
Davanti al lupo non le abbandona!



Il parlare di Gesù è permeato di dolcezza e amore vero, e si rimane attoniti e affascinati verso questo pastore che ha cura e premura delle sue pecore che, nella similitudine, siamo ciascuno di noi.
Disse Gesù:
”...io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore
conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre;
e offro la mia vita per le pecore. Ed ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore...”


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Non si limita il buon pastore ad avere ogni premura per il suo gregge, ma la sua ansia, il suo desiderio,si estende anche a chi non fa parte di questo gregge e sogna il giorno che ascolteranno la sua voce per diventare unico gregge con unico pastore.

E’ il suo ardente desiderio: l’unità della Chiesa!

Problema secolare e storico le diversità e le divisioni
all’interno della Chiesa di Dio!

“…Prego per loro Padre, perché siano una cosa sola…”


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Io mi domando: quale è il mio contributo quotidiano perché il sogno della unità, diventi realtà?

Non fermiamoci ad analisi storiche, ma sentiamoci coinvolti personalmente. Il nostro contributo deve passare per le più piccole cose.

Quante volte facciamo prevalere il nostro giudizio che ha come
 sottofondo le radici dell’orgoglio, della superbia, dell’invidia!

Ci pensi, a volte anche inavvertitamente, come professiamo la divisione anche con le espressioni, forse banali e superficiali, ma che ci allontanano decisamente dal cammino del Buon Pastore: ”A me questo prete mi sta antipatico, è noioso… si deve fare sempre come vuole lui...”.

E i giudizi sulle Associazioni? Sui Collaboratori? Sui volontari?

Signore aiutami; ho paura di essere a volte un pecora fuori dal recinto, che vaga per luoghi e pascoli che voglio scegliere io e mi disperdo nella aridità del deserto…

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Jesus is Lord

Se seguissi sempre, con umiltà, senza troppe elucubrazioni razionali, Tu Buon Pastore!

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Gloria a Te, o Signore!

Potrei provare la gioia che, se anche camminassi in una valle oscura in certi periodi della mia vita

CON TE VICINO SIGNORE, NON TEMERO’ PERCHE’ TU FARAI
DISSETARE LA MIA EREDITA’ ALLE ACQUE TUE TRANQUILLE…

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Della bontà del Signore è piena la terra;
la Sua Parola ha creato i cieli! Alleluja

Don Lucio Luzzi
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donlucioluzzi@virgilio.it 


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"Non temere piccolo gregge"
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi
Buona domenica a tutti!




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"IO SONO LA PORTA DELLE PECORE"






domenica 19 aprile 2015

"BISOGNA CHE SI COMPIANO TUTTE LE COSE SCRITTE SU DI ME" III^DOMENICA DI PASQUA - ANNO B- LETTURE: At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48

Liturgia della Parola

 DOMENICA  


19 APRILE 2015





III^DI PASQUA


ANNO B


LETTURE:



At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5a; 
Lc 24,35-48


Antifona d'Ingresso  Sal 65,1-2

Acclamate al Signore da tutta la terra,
cantate un inno al suo nome,
rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia.

COLLETTA
O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa' di noi i testimoni dell'umanità nuova, pacificata nel tuo amore.Per il nostro Signore...








PRIMA LETTURA    At 3, 13-15. 17-19
Avete ucciso l'autore della vita: ma Dio l'ha risuscitato dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».

    C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Sal 4

Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Quando t’invoco, rispondimi, 

Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare. 




SECONDA LETTURA   

1 Gv 2, 1-5
Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo. 

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

  
ACCLAMAZIONE AL VANGELO 


 Cf Lc 24,32

Alleluia, alleluia.

Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.

Alleluia



Proclamazione del VANGELO





Vangelo  
 Lc 24, 35-48
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano[agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

 
  C: Parola del Signore.
A: Lode a Te,o Cristo


«PACE A VOI». 

COMMENTO ALLA PAROLA

a cura di Don Lucio Luzzi  


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19/04/2015

III domenica
di Pasqua


Anno B


"Bisogna che si compiano
tutte le cose scritte su di me"


PENSIERO DELLA DOMENICA


+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 



Negli ultimi quaranta giorni di permanenza su questa terra, Gesù, con un paziente lavoro, deve gradualmente rafforzare la fede dei suoi amici, convincendoli, prima di tutto, che Lui è veramanete risorto! 

Non è facile per gli apostoli credere in qualcosa che va razionalmente contro corrente. 

D’altra parte sono uomini semplici, senza nessuna istruzione, e quindi con limitata capacità di analisi approfondite. Hanno vissuto questi anni con il Maestro, in un alternarsi sconcertante di periodi di entusiasmo, intravedendo un futuro soprattutto di benessere materiale; sensazioni puntualmente represse da altri motivi di titubanza, scoraggiamento, delusioni… 

Gesù deve usare argomenti concreti per togliere i loro dubbi; perché quando appare loro con il saluto “...pace a voi!“, diceLuca (24-37) “…che stupiti e spaventati, credevano di vedere un fantasma!”.
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Quanta dolcezza nel Cristo che dice loro: 

“Perchè siete turbati e perchè sorgono dubbi nel vostro cuore?
 Guardate le mie mani e i miei piedi, sono proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne
ed ossa come vedete che ho io”

E’ la prova non solo visiva ma anche di contatto fisico!

Quanto è stata lunga e difficile questa opera di persuasione!

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Gli apostoli l’hanno visto, toccato, provano una grande gioia ma, dice Luca “… ancora non credevano ed erano stupefatti”.

E Gesù smonta l’ultimo ostacolo con una proposta ad effetto ”... avete qualcosa da mangiare ?". Gli portarono una porzione di pesce arrostito; Egli lo prese, lo mangiò davanti a loro...
Ed inizia negli apostoli la vera metamorfosi!
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Cominciano a persuadersi!

Ci vorranno ancora parecchi giorni, ma ormai hanno intrapreso il cammino della testimonianza.

Quanto mi rispecchio anche io, nell’atteggiamento dei discepoli!
Anche in me si alternano momenti di facile entusiasmo a periodi di dubbi, di insoddisfazione interiore.
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Gesù è il Signore

Se forse anche tu a volte provi lo stesso mio stato d’animo, raccogliamoci insieme in un momento di preghiera che esca dal profondo del cuore: 
“Ti ringrazio, Signore, anzitutto perché non mi hai permesso di vederti come un fantasma e di avermi infuso quel coraggio che l’ incomprensione e spesso, l’ostilità degli uomini (anche i più bene intenzionati) mi spegnevano. 

Mi hai fatto sentire nell’intimo, dove non ti si può confondere con un fantasma, nè fraintendere: Coraggio sono io, non tu, a lavorare, a rischiare con te, per il Padre, per il nostro Padre”
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Risplenda su di noi, Signore,
la luce del Tuo volto

Non aspettare la quiete, la pace per lavorare con me:
in queste condizioni ti troverai solo alla destra del Padre, con me
TI RINGRAZIAMO SIGNORE;
AUMENTA OGNI GIORNO LA NOSTRA FEDE!

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Don Lucio Luzzi

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"Il Signore è mia luce"
Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina
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"LO RICONOBBERO 
NELLO SPEZZARE IL PANE "





"DALL'AURORA AL TRAMONTO"

(Balduzzi-Casucci)










domenica 12 aprile 2015

"MIO SIGNORE E MIO DIO" DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA,II^DI PASQUA - ANNO B - LETTURE: At 4,32-35; Sal 117; 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31

Liturgia della Parola

 DOMENICA  


12 APRILE 2015






II^DI PASQUA

DOMENICA 

DELLA DIVINA MISERICORDIA

ANNO B


LETTURE:



At 4,32-35Sal 117; 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31


Antifona d'Ingresso  1 Pt 2,2
Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,
che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia.

Colletta
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore...








PRIMA LETTURA    At 4, 32-35 
Un cuore solo e un'anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli 
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

    C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.


Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! 



SECONDA LETTURA   

1 Gv 5, 1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 


Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

  
ACCLAMAZIONE AL VANGELO 



SEQUENZA

Alla vittima pasquale, 
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.


Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: 
che hai visto sulla via?».

«La tomba del Cristo vivente, 
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, 
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; 
e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: 
Cristo è davvero risorto.Tu, Re vittorioso, 
portaci la tua salvezza. 


ACCLAMAZIONE al Vangelo  
 Gv 20,29 


Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia




Proclamazione del VANGELO






Vangelo  
Gv 20, 19-31
Otto giorni dopo, venne Gesù.

Dal vangelo secondo Giovanni 


La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
 
 
 C: Parola del Signore.
A: Lode a Te,o Cristo




«Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 


COMMENTO ALLA PAROLA

a cura di Don Lucio Luzzi  


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12/04/2015

II domenica di Pasqua
della
Divina Misericordia


Anno B


Dalla Pasqua nasce un popolo nuovo

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 
Dopo la Risurrezione Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi Apostoli in Gerusalemme, assente Tommaso - poi lui presente al lago di Tiberiade - al  Monte della Galilea e a mensa per l’ultima volta all’Ascensione. 

Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto. Abbiamo celebrato, con la liturgia, i trionfi della Risurrezione ed ora per 40 giorni, fino all’Ascensione, Gesù deve convincere  i suoi che  Lui con il suo corpo glorioso, non è un fantasma, ma è veramente in carne ed ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre visto, standogli accanto. 

In verità, gli apostoli, della Sua risurrezione tante volte preannunciata, non avevano capito niente! I discorsi che il Maestro faceva loro di passione, morte, risurrezione, erano inconcepibili! Hanno dovuto constatare di persona i tragici fatti del tradimento di uno di loro e della fine cruente del loro Signore. 

Tanta è la delusione e lo scoraggiamento che non riescono nemmeno ad ipotizzare che la promessa del Cristo di vincere la morte si possa essere realizzata. Tommaso è l’uomo che dubita!
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"Metti qui il tuo dito, tendi la tua mano
e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!"

E mentre i più anziani non esprimono giudizi, il più giovane, Tommaso, confermerà la sua incredulità. Più facile e più radicata a quell’ età, con drastiche decisioni: “Io se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò…”.
E Gesù lo prende in parola: “… Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani;
stendi la tua mano e mettila nel mio costato;
e non essere più incredulo ma credente
...” 

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Jesus is Lord

L’hai notato l’atteggiamento del Cristo?
Non c’è una parola di rimprovero, per il comportamento
vile dei suoi amici, dall’arresto nell’ orto degli ulivi in poi.

A Lui interessa confermarli nella fede, manifestando il Suo amore e le Sue premure di sempre per i suoi amici, ai quali dovrà dare, quando li lascerà definitivamente per tornare al Padre, l’arduo compito “… Andate in tutto il mondo, predicate e convertite, testimoniando con la vostra fede”.
Quando Tommaso si getta a terra e fa,
finalmente, la sua professione di fede:

"Mio Signore e mio Dio!”,
Gesù si rivolge immediatamente a me, a te,
 a tutti noi:
”Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”.

Qui sta il segreto della nostra fede!


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Quante volte, anche noi, vorremmo avere prove concrete, tangibili, su tanti aspetti della nostra religione che ci sembrano assurdi, inconcepibili, perché al di fuori completamente dell’uso dei nostri sensi.

E scatta la nostra incredulità, che ci può portare, senza che ce ne accorgiamo, a negare, in pratica, anche i principali motivi di  gioia, che ci propone la nostra fede.

Quante volte avrai inteso dire, e tu stesso ti sei posto l’interrogativo; si leggo il Vangelo e rimango attratto da questi eventi... però, questa vita eterna, paradiso, di cui tanto si parla, esisterà davvero?
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Jesus Christ You are my life

Nemmeno le mie persone care, dopo la loro vita terrena, sono venute mai a dirmi niente, a darmi certezze... 
Lo sai perché, a volte, ti assillano questi pensieri?

Perché con le esperienze amare della nostra vita quotidiana, sembra impossibile che possa esistere un luogo, un tempo di completa felicità eterna, senza fine!
Perché la Chiesa continua a farci cantare Alleluja? 
Proprio perché Cristo con la sua morte e risurrezione,
ha garantito ad ognuno di noi un posto in questa felicità senza fine!

Allontana dalla tua mente l’incredulità!

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Rendete grazie al Signore perchè è buono:
il suo amore è per sempre

Fidati di Cristo che è Via, Verità e Vita, ed anche io e te, gettiamoci insieme in ginocchio e ripetiamo dal profondo del cuore anche noi:
 ”CREDO SIGNORE, AUMENTA  LA MIA FEDE!"

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Christus Vincit, Christus Regnat, Christus Imperat
Don Lucio Luzzi
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Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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"Jesu Christ You are my life"

Introduzione al canto 
a cura di Don Lucio Luzzi

Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina

Buona domenica a tutti!

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"OTTO GIORNI DOPO VENNE GESU' "




"DALL'AURORA AL TRAMONTO"

(Balduzzi-Casucci)