domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 28 aprile 2019

"OTTO GIORNI DOPO VENNE GESU'" DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA II^DI PASQUA LETTURE: At 4,32-35; Sal 117; 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31

Liturgia della Parola

 DOMENICA  


28 APRILE 2019





II^DI PASQUA

DOMENICA 

DELLA DIVINA MISERICORDIA

ANNO C


LETTURE:



At 4,32-35Sal 117; 1 Gv 5,1-6; Gv 20,19-31


Antifona d'Ingresso  1 Pt 2,2
Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,
che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia.

Colletta
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore...








PRIMA LETTURA    At 4, 32-35 
Un cuore solo e un'anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli 
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

    C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.


Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! 



SECONDA LETTURA   

1 Gv 5, 1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 


Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

  
ACCLAMAZIONE AL VANGELO 


SEQUENZA

Alla vittima pasquale, 
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.


Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: 
che hai visto sulla via?».

«La tomba del Cristo vivente, 
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, 
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; 
e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: 
Cristo è davvero risorto.Tu, Re vittorioso, 
portaci la tua salvezza. 

ACCLAMAZIONE al Vangelo  
 Gv 20,29 


Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia



Proclamazione del VANGELO





Vangelo  
Gv 20, 19-31
Otto giorni dopo, venne Gesù.

Dal vangelo secondo Giovanni 


La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!»Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!»Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!»Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
 
 
 C: Parola del Signore.
A: Lode a Te,o Cristo




«Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 

IL PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi  


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28/04/2019

II domenica di Pasqua

della

Divina Misericordia


Anno B


Dalla Pasqua nasce un popolo nuovo

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO


donlucioluzzi@virgilio.it 


Dopo la Risurrezione Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi Apostoli in Gerusalemme, assente Tommaso - poi lui presente al lago di Tiberiade - al  Monte della Galilea e a mensa per l’ultima volta all’Ascensione. 

Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto. Abbiamo celebrato, con la liturgia, i trionfi della Risurrezione ed ora per 40 giorni, fino all’Ascensione, Gesù deve convincere  i suoi che  Lui con il suo corpo glorioso, non è un fantasma, ma è veramente in carne ed ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre visto, standogli accanto. 

In verità, gli apostoli, della Sua risurrezione tante volte preannunciata, non avevano capito niente! I discorsi che il Maestro faceva loro di passione, morte, risurrezione, erano inconcepibili! Hanno dovuto constatare di persona i tragici fatti del tradimento di uno di loro e della fine cruente del loro Signore. 

Tanta è la delusione e lo scoraggiamento che non riescono nemmeno ad ipotizzare che la promessa del Cristo di vincere la morte si possa essere realizzata. Tommaso è l’uomo che dubita!
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"Metti qui il tuo dito, tendi la tua mano
e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!"

E mentre i più anziani non esprimono giudizi, il più giovane, Tommaso, confermerà la sua incredulità. Più facile e più radicata a quell’ età, con drastiche decisioni: “Io se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò…”.
E Gesù lo prende in parola: “… Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani;
stendi la tua mano e mettila nel mio costato;
e non essere più incredulo ma credente
...” 

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Jesus is Lord

L’hai notato l’atteggiamento del Cristo?
Non c’è una parola di rimprovero, per il comportamento
vile dei suoi amici, dall’arresto nell’ orto degli ulivi in poi.

A Lui interessa confermarli nella fede, manifestando il Suo amore e le Sue premure di sempre per i suoi amici, ai quali dovrà dare, quando li lascerà definitivamente per tornare al Padre, l’arduo compito “… Andate in tutto il mondo, predicate e convertite, testimoniando con la vostra fede”.

Quando Tommaso si getta a terra e fa,
finalmente, la sua professione di fede:

"Mio Signore e mio Dio!”,
Gesù si rivolge immediatamente a me, a te,
 a tutti noi:
”Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”.

Qui sta il segreto della nostra fede!


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Quante volte, anche noi, vorremmo avere prove concrete, tangibili, su tanti aspetti della nostra religione che ci sembrano assurdi, inconcepibili, perché al di fuori completamente dell’uso dei nostri sensi.

E scatta la nostra incredulità, che ci può portare, senza che ce ne accorgiamo, a negare, in pratica, anche i principali motivi di  gioia, che ci propone la nostra fede.
Quante volte avrai inteso dire, e tu stesso ti sei posto l’interrogativo; si leggo il Vangelo e rimango attratto da questi eventi... però, questa vita eterna, paradiso, di cui tanto si parla, esisterà davvero?

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Jesus Christ You are my life

Nemmeno le mie persone care, dopo la loro vita terrena, sono venute mai a dirmi niente, a darmi certezze... 

Lo sai perché, a volte, ti assillano questi pensieri?

Perché con le esperienze amare della nostra vita quotidiana, sembra impossibile che possa esistere un luogo, un tempo di completa felicità eterna, senza fine!

Perché la Chiesa continua a farci cantare Alleluja? 
Proprio perché Cristo con la sua morte e risurrezione,
ha garantito ad ognuno di noi un posto in questa felicità senza fine!

Allontana dalla tua mente l’incredulità!

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Rendete grazie al Signore perchè è buono:
il suo amore è per sempre

Fidati di Cristo che è Via, Verità e Vita, ed anche io e te, gettiamoci insieme in ginocchio e ripetiamo dal profondo del cuore anche noi:

 ”CREDO SIGNORE, AUMENTA  LA MIA FEDE!"

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Christus Vincit, Christus Regnat, Christus ImperatDon Lucio Luzzi
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donlucioluzzi@virgilio.it 
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Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta
Video correlato
"Jesu Christ You are my life"

Introduzione al canto 
a cura di Don Lucio Luzzi

Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina

Buona domenica a tutti!


GESU'DI NAZARETH
BLOG CATTOLICO

presenta
il Videovangelo

"OTTO GIORNI DOPO VENNE GESU' "




"DALL'AURORA AL TRAMONTO"

(Balduzzi-Casucci)










domenica 21 aprile 2019

"HANNO PORTATO VIA IL SIGNORE DAL SEPOLCRO E NON SAPPIAMO DOVE L'HANNO POSTO" DOMENICA DELLA PASQUA DI RESURREZIONE Anno C LETTURE: At 10, 34a. 37-43; Sal 117; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9





Liturgia di


Domenica 21 APRILE 2019






PASQUA DI RESURREZIONE 

DI NOSTRO SIGNORE GESU'CRISTO



Anno C  


  
LETTURE: 

At 10, 34a. 37-43; Sal 117; Col 3, 1-4; 
Gv 20, 1-9

Antifona d'ingresso ( Sal 42,1-2)

Sono risorto, sono sempre con te;
tu hai posto su di me la tua mano,
è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia.





GLORIA A DIO 


 Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA


At 10, 34a. 37-43
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
 

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Sal 117

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

SECONDA LETTURA   Col 3, 1-4
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


SEQUENZA PASQUALE

Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.


Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.


«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».


«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.



ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
(Gl 2,12-13)
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è immolato:
facciamo festa nel Signore.

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo GIOVANNI
Gv 20, 1-9

Egli doveva risuscitare dai morti.

 

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!»
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



«Egli doveva risorgere dai morti»



IL PENSIERO 

DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi



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21/04/2019

Domenica
di Pasqua


Anno C
Alleluja!

Questo è il giorno
di Cristo Signore


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it


Rallegriamoci ed esultiamo, alleluia. Chi ha la grazia di vivere con la Liturgia il triduo sacro (giovedì - venerdì - sabato) della settimana santa, segue ora per orail drammatico epilogo della vita terrena di  Gesù, che dal punto di vista umano è stata in tutti i sensi un fallimento. 

Negli apostoli, nelle pie donne, c’è soltanto sconcerto, delusione! Non hanno coraggio di parlare, ma nei loro volti appare evidente lo sconforto e la tristezza che invade il loro cuore.


La prima protagonista di eventi che accentuano ancora di più il dolore, è una grande innamorata di  Gesù, Maria Maddalena. 


Vede tolta la pietra dal sepolcro e deduce subito che è stato manomesso; e mossa dal suo animo ardente,  immediatamente  torna indietro a dare la drammatica notizia. 

Chiama in disparte Pietro e Giovanni e dice loro:  “… hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno messo!” ... ”Pietro quindi, con quell’altro discepolo… vennero al sepolcro... correvano... l’altro più  lesto… giunse prima…".


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Pietro e Giovanni
di corsa verso il Sepolcro




Bellissima questa scena dei due che corrono per recarsi al sepolcro a costatare l’accaduto. Partono tutti e due di corsa, ma poco dopo Pietro, anziano, deve rallentare il passo; 

Giovanni invece, giovanissimo, corre veloce fin lassù; si affaccia sporgendo la testa entro la bassa apertura della cella interna mortuaria, ma non entra e con un gesto di grande rispetto, aspetta Lui, Pietro, il capo che entra per primo.

Stupenda la figura di questo ragazzo che “vide e credette” perché fino ad allora, non avevano  compreso la scrittura che egli cioè “doveva risuscitare dai morti”.

Pietro invece, entrato guarda ed esamina le fasce e la sindone con spirito critico, ma ancora non crede, perché Lui ha interpretato sempre la Scrittura con mentalità ebraica per cui il Messia doveva essere il trionfatore terreno.

Oggi per noi prorompe
immediata la gioia dell’Alleluia!

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Ma gioia di che cosa? Ripeteva spesso Paolo…
“...se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede”


Eccolo il motivo della nostra grande esultanza!

Al di sopra di ogni nostra condizione situazione terrena,sfavorevole, oggi io e tu ed ogni cristiano possiamo e bobbiamo esultare di gioia perché con la morte di Cristo è venuta la nostra salvezza e come Lui è risorto, così ognuno di noi risorgerà un giorno a vita nuova.

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Io penso a te che durante l’anno sei sempre preso da mille occupazioni a preoccupazioni e provo per te, creatura di Dio,  una grande tenerezza, perché istintivamente oggi lasci da parte tutto e vai anche tu alla Messa di Pasqua.

Saremo spiritualmente uniti e
canteremo insieme  il nostro Alleluia!

Ad un certo punto il celebrante, inviterà tutti ad un fraterno saluto di pace e di auguri. Sarà bello e facile dare la mano al tuo vicino e con un sorriso dirgli  

BUONA PASQUA!

In quel momento cercherò di pensare a quella persona che, non so nemmeno perché, mi è antipatica- a quella famiglia del condominio con la quale da tempo abbiamo interrotto ogni relazione- a quella persona antagonista nel mio lavoro, nei miei interessi e nei miei sentimenti…

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Anche tu forse ti trovi nelle stesse mie situazioni.
Facciamo uno sforzo; immaginiamo di tendere
la mano a queste persone e dire loro 


“Auguri, Auguri, Buona Pasqua" 

mentre forse al termine della Messa sentirai cantare 

QUESTO E’ IL GIRONO CHE HA FATTO IL SIGNORE,


RALLEGRIAMOCI ED ESULTIAMO, ALLELUIA.


PASSEREMO INSIEME UNA STUPENDA GIORNATA


DI SERENITA’ E DI PACE

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Don Lucio Luzzi




i




CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, 
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

Esultanti per la gioia pasquale ti offriamo, Signore, questo sacrificio, nel quale mirabilmente nasce e si edifica sempre la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio Pasquale I
Cristo agnello pasquale

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno (in questo tempo)
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

E' lui il vero Agnello che ha tolto i peccati dal mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.

Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
 
Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione (  1 Cor 5,7-8)

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
celebriamo dunque la festa
con purezza e verità. Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE


Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l'inesauribile forza del tuo amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della risurrezionePer Cristo nostro Signore. 

VIDEO CORRELATI:



"EGLI DOVEVA RISUSCITARE DAI MORTI"
(GV.20,1-9)




"DALL'AURORA AL TRAMONTO"
(Balduzzi-Casucci)










Vie dello SpiritoPortale Cattolico Italiano

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"La gioia vera"


Riflessione pasquale in video

a cura di Don Lucio Luzzi 

-donlucioluzzi@virgilio.it 







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