domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 8 maggio 2016

"MENTRE LI BENEDICEVA,VENIVA PORTATO VERSO IL CIELO" Domenica dell'Ascensione del Signore -ANNO C- LETTURE: At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28; 10,19-23; Lc 24,46-53





Liturgia di


Domenica 8 Maggio 2016





ASCENSIONE DEL SIGNORE
Anno C - Solennità


VII^DOMENICA DI PASQUA 

-ANNO C-


  
LETTURE: 

At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28; 10,19-23; Lc 24,46-53
Antifona d'ingresso  (At 1,11)
«Uomini di Galilea,
perché fissate nel cielo lo sguardo?
Come l'avete visto salire al cielo,
così il Signore ritornerà». Alleluia.




GLORIA A DIO 


 Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

At 1,1-11
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Sal 46
Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. 

 


SECONDA LETTURA Eb 9,24-28; 10,19-23
Cristo è entrato nel cielo stesso. 

Dalla lettera agli Ebrei
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Mt 28,19.20)

Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, 
dice il Signore. 
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, 
fino alla fine del mondo. 

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA
Lc 24,46-53
Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo gior­no, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».      
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.






«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo gior­no, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme»



il Pensiero della Domenica

a cura di Don Lucio Luzzi


                                                                                                        








Ascensione di Gesù 

Anno C
 
"Andate in tutto il mondo
e predicate il Vangelo"
 
PENSIERO DELLA DOMENICA
 
E’ finito il tempo della incarnazione e Gesù deve congedarsi dai suoi amici. Nella prima lettura della liturgia dell'Ascensione , è ancora Luca che nel suo libro "Atti degli Apostoli", racconta al suo carissimo amico Teofilo, come Gesù "... 
si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio . Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre, quella, disse, che voi avete udito da me...".  

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Gesù insieme agli Apostoli
 
poco prima della sua Ascensione al cielo 
 
 
 
 
Poi condusse gli apostoli fuori della città, e li portò in cima al monte oliveto facendo il cammino che aveva percorso con loro esattamente sei settimane addietro, la sera del giovedì santo.
 

Stesso ambiente ma spirito completamente diverso! Allora andava con loro verso la notte della agonia, ora verso il giorno del trionfo. Sulla cima alzò una ultima volta le mani a benedire i suoi apostoli, poi i piedi forati si staccarono da terra, ed elevandosi in alto, partì da loro. 

Tutti tenevano il volto rivolto in su, guardando Lui che emanava abbagliantissima luce, finché, una nube lo avvolse e lo tolse alla loro vista.
 

Cristo ormai era nella Gloria del Padre, seduto alla sua destra. Gli apostoli, come bambini, rimangono ancora estasiati a guardare lassù nel cielo, ma non vedranno più niente.
 
 
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Una raffigurazione degli Apostoli
mentre assistono all'Ascensione di Gesù 

Quante volte forse è venuta spontanea, anche a noi, questa considerazione:  ... magari avessimo potuto anche noi vederlo coni nostri occhi, toccarlo con le mani, ascoltarlo con le nostre orecchie... Se così fosse avvenuto la nostra fede non avrebbe avuto più merito, e il nostro amore sarebbe stato prevalentemente sensibile.

E' indispensabile, invece, che i nostri pensieri e desideri siano rivolti al mondo invisibile. San Paolo quando scrive agli abitanti di Corinto (II Cor. IV) dice: "Le cose visibili sono temporanee, mentre le in visibili sono eterne”.

E per darci la certezza e garanzia dell'eternità Gesù disse per ognuno di noi la frase che io considero la più consolante per ogni uomo: "Ora io ritorno al Padre e lì preparo un posto per ciascuno di voi...".

Grazie Signore di questo ennesimo atto di tenerezza e di amore per noi! Non hai detto "... prima facciamo i conti e poi vedremo se te lo meriti...".

E’ troppo grande l'amore che hai per me, nonostante il mio carattere, i miei difetti, le mie debolezze. Nella tua misericordia infinita il posto me lo hai già preparato.

Aiutami, Signore, ad essere meno indegno, ogni giorno della mia esistenza terrena, della bontà, senza limiti, che continui ad avere per me... 
 
Don Lucio Luzzi



Don Lucio Luzzi




CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, 
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa' che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio dell'Ascensione del Signore I

Il mistero dell’Ascensione
 

È veramente cosa buona e giusta,
che tutte le creature in cielo e sulla terra
si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno:

Il Signore Gesù, re della gloria,
vincitore del peccato e della morte,
oggi è salito al cielo
tra il coro festoso degli angeli.

Mediatore tra Dio e gli uomini,
giudice del mondo e Signore dell’universo,
non si è separato dalla nostra condizione umana,
ma ci ha preceduti nella dimora eterna,
per darci la serena fiducia
che dove è lui, capo e primogenito,
saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria.

Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria:
 
Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione (Cf Lc 24,47)
«Nel nome del Signore Gesù
predicate a tutte le genti
la conversione e il perdono dei peccati»
Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE


Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l'uomo accanto a te nella gloria.Per Cristo nostro Signore. 

VIDEO CORRELATI:
Vie dello Spirito
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"
Ascensione di Gesù"
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 




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domenica 1 maggio 2016

"SE UNO MI AMA,OSSERVERA' LA MIA PAROLA E IL PADRE MIO LO AMERA'" VI^DOMENICA DI PASQUA -ANNO C- LETTURE: At 15, 1-2. 22-29; Sal 66; Ap 21, 10-14. 22-23; Gv 14, 23-29




Liturgia di


Domenica 1 Maggio 2016




VI^DOMENICA DI PASQUA 

-ANNO C-


  
LETTURE: 

At 15, 1-2. 22-29Sal 66; Ap 21, 10-14. 22-23
Gv 14, 23-29

Antifona d'ingresso ( Cf Is 48,20)
Con voce di giubilo date il grande annunzio,
fatelo giungere ai confini del mondo:
il Signore ha liberato il suo popolo. Alleluia.




GLORIA A DIO 


 Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
Dio onnipotente, fa' che viviamo con rinnovato impegno questi giorni di letizia in onore del Cristo risorto, per testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

At 15, 1-2. 22-29
È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. 
 

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Sal 66
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
 



SECONDA LETTURA Ap 21, 10-14. 22-23
L'Angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo


L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 14,23)

Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserva la mia parola, 
dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo GIOVANNI
Gv 14, 23-29

Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
In quel tempo, Gesù disse [ ai suoi discepoli ]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.






«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.»



IL PENSIERO 

DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi


                                                                                                        





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01/05/2016

VI domenica
di Pasqua


Anno C


Credere: porre in Dio
ogni speranza


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 


Durante l’anno liturgico la prima lettura, per l’ascolto della  Parola di Dio, è presa dai libri del Vecchio Testamento e le poche righe proposte, non sempre, per noi digiuni, sono di facile collocazione e interpretazione. In questo periodo post - pasquale la Liturgia attinge dagli Atti degli Apostoli, il libro presumibilmente scritto da Luca nei primi mesi del 64, dove l’evangelista espone all’ottimo amico  Teofilo, i fatti avvenuti mentre egli era presente.L’assemblea di Gerusalemme sancisce l’ingresso dei pagani nella Chiesa, senza obblighi della circoncisione e delle osservanze della legge mosaica. Gli apostoli hanno risposto allo Spirito Santo.
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Ci sono dei contrasti all’interno della Chiesa nascente e gli apostoli  non  danno spazio a discussioni, opinioni diverse, ma seguono l’ispirazione dello Spirito Santo.

“E’ parso bene ,infatti, allo  Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi  dalle carni offerte agli idoli, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!”

Come si inserisce bene il brano evangelico di Giov. 14,23-29: “...se uno mi ama, osserverà la mia parola ed il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui…”.

Quando oggi si parla della concreta difficoltà di ogni tipo di convivenza è perché abbiamo messo come base la convenienza, il profitto, la soddisfazione, il piacere… e non sappiamo più conoscere il valore portante della vera amicizia!

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Io penso che anche per gli apostoli, ognuno con il loro carattere, con il loro modo di esprimersi e di comunicare, con l’anelito (più volte espresso in varie circostanze) di primeggiare l’uno sull’altro, sarebbe stato difficile convivere seGesù non li avesse formati gradualmente alla vera amicizia.

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E siccome accettavano il principio della vera fraternità,
ma con molti, troppi distinguo,
il Maestro è categorico quando dice loro: 

“...voi siete miei amici se farete quello che io vi comando…”


Quelli di Gesù non sono fervorini, buoni consigli,
pii desideri, ma è categorico:
"...questo vi comando, amatevi gli uni gli altri...”

La stessa cosa la dice a me, a ciascuno di noi!  Non possiamo continuare a distinguere e scegliere le persone verso le quali abbiamo sentimenti di amicizia.


Il Cristo non ammette distinzioni verso l’antipatico, il cattivo, il presuntuoso, l’indisponente, il disonesto, l’approfittatore… mi dice:

"... te lo comando, amali come tuoi fratelli...”

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Signore perché sei così perentorio?"Perché voglio che tu abbia la vera felicità;
per questo ti voglio bene"


Don Lucio Luzzi




CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, 
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

Accogli Signore, l'offerta del nostro sacrificio, perché, rinnovati nello Spirito, possiamo rispondere sempre meglio all'opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio Pasquale V

Cristo sacerdote e vittima

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.

Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione (Gv 14,23)

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui».

DOPO LA COMUNIONE


Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l'umanità alla speranza eterna, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale con la forza di questo sacramento di salvezza.Per Cristo nostro Signore. 

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Vie dello Spirito

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"Il Signore è il mio pastore"

Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina







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