domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

sabato 22 dicembre 2012

NOVENA DI NATALE:7°GIORNO


CORONELLA DA RECITARSI 

PRIMA DI CIASCUNA MEDITAZIONE


Novena di Natale:7°Giorno



I. Gesù mio dolcissimo, che nascesti in una grotta e poi fosti collocato in una mangiatoia sulla paglia, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


II. Gesù mio dolcissimo, che fosti presentato ed offerto da Maria nel tempio, per esser poi un giorno sacrificato per noi sopra la croce, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


III. Gesù mio dolcissimo, che fosti perseguitato da Erode e costretto a fuggire in Egitto, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


IV. Gesù mio dolcissimo, che dimorasti in Egitto per sette anni povero, sconosciuto e disprezzato da quella gente, abbi di noi pietà.
 Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


V. Gesù mio dolcissimo, che ritornasti alla tua patria per esser ivi un giorno crocifisso in mezzo a due ladri, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


VIGesù mio dolcissimo, che fanciullo di dodici anni rimanesti nel tempio a discutere con i dottori, e dopo tre giorni fosti ritrovato da Maria, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

VII. Gesù mio dolcissimo, che vivesti nascosto per tanti anni nella bottega di Nazareth servendo a Maria ed a Giuseppe, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


VIII. Gesù mio dolcissimo, che tre anni prima della tua Passione uscisti a predicare insegnando la via della salvezza, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


IX. Gesù mio dolcissimo, che finalmente per nostro amore terminasti la vita morendo in croce, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.



22 Dicembre 

MEDITAZIONE del viaggio di Gesù bambino in Egitto

Viene dal cielo il Figlio di Dio per salvare gli uomini, ma appena nato questi uomini lo perseguitano a morte. Erode, temendo che questo bambino gli tolga il regno, cerca di farlo morire; per cui S. Giuseppe è avvisato dall'angelo in sogno che prenda Gesù con la sua Madre e fugga in Egitto.

Giuseppe subito ubbidisce e ne avvisa Maria; egli prende quei pochi ferri del suo mestiere, che servivano per aver modo di vivere in Egitto insieme colla sua povera famiglia. Maria da un'altra parte unisce un fardelletto di panni che dovevano poi servire per il santo Bambino; e poi si accosta alla culla e piangendo dice al Figlio che dorme: <<O mio Figlio e Dio, tu sei venuto dal cielo per salvare gli uomini, e questi appena nato ti cercano per toglierti la vita?>> 

Lo prende intanto e seguitando a piangere, nella stessa notte insieme con Giuseppe si mette in viaggio. Consideriamo quanto dovettero patire questi santi pellegrini facendo un viaggio così lungo e senza alcuna comodità. 

Il Bambino non era ancor atto a camminare, onde a vicenda dovettero portarlo in braccio, ora Maria ed ora Giuseppe. In passare per il deserto di Egitto in quelle notti, la nuda terra serve loro di letto, in campagna all'aria aperta. Piange il Bambino per il freddo, e piangono insieme Giuseppe e Maria per compassione. E chi non piangerebbe nel vedere il Figlio di Dio, che povero e perseguitato va fuggendo ramingo per la terra, per non esser ucciso dai suoi nemici

Affetti e preghiere
O caro mio Bambino, tu piangi e ben hai ragione di piangere nel vederti così perseguitato dagli uomini che tu tanto ami. Oh Dio, anche io un tempo ti ho perseguitato con i miei peccati; ma sappi che ora ti amo più di me stesso e non ho pena che più m'affligga quanto il ricordarmi di aver così disprezzato te, mio sommo bene.


 Deh perdonami, Gesù mio, e permettimi che io ti porti con me, nel mio cuore in tutto il viaggio della vita che mi resta da fare, per entrare insieme con te all'eternità. Io tante volte ti ho discacciato dall'anima mia con offenderti, ma ora ti amo sopra ogni cosa e mi pento sopra ogni male d'averti offeso.

Amato mio Signore, io non voglio lasciarti più, ma tu dammi forza di resistere alle tentazioni; non permettere che io mi separi più da te, fammi prima morire, che io abbia a perdere un'altra volta la tua grazia. O Maria speranza mia, fammi viver sempre e morire amando Dio.

Nessun commento:

Posta un commento