LETTURE:
Nm 21, 4b-9; Sal 77; Fil 2, 6-11; Gv 3, 13-17
Antifona d'ingresso Cf Gal 6,14
Di null'altro mai ci glorieremo
se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore:egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione;per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. |
COLLETTA
O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
LITURGIA DELLA PAROLA
Nm 21, 4b-9
Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.
Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
SALMO RESPONSORIALE
Salmo 77
Non dimenticate le opere del Signore!
Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.
Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.
Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.
Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.
SECONDA LETTURA Fil 2, 6-11
Cristo umiliò se stesso; per questo Dio lo esaltò.
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippési
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippési
Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua croce hai redento il mondo.
Alleluia.
2 Cor 5,19
Alleluia, alleluia.
Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua croce hai redento il mondo.
Alleluia.
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
VANGELO Gv 3, 13-17
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.»
COMMENTO
COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
14/09/2014 Esaltazione della Santa Croce Anno A Siamo stati salvati dalla Croce di Cristo PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO donlucioluzzi@virgilio.it
La Chiesa cattolica, molti gruppi protestanti (spesso quelli di origine anglicana) e gli ortodossi celebrano la Festa della Esaltazione della Santa Croce. La data del 14 Settembre segna l’anniversario di una dedicazione che lasciò nella storia ecclesiastica un profondo ricordo. Il 14 settembre del 335 una folla considerevole di curiosi, di pellegrini, di monaci, di clero e di prelati, accorsi da tutte le province dell’impero, si riunivano a Gerusalemme per la dedicazione del magnifico santuario restaurato dall’Imperatore Costantino nel luogo stesso dove il Signore aveva sofferto ed era stato sepolto.
San Paolo Apostolo
“Abbiate in voi, fratelli miei, lo stesso sentimento di cui era animato Cristo Gesù, esistendo nella forma di Dio, non considerò questa sua eguaglianza con Dio come una rapina, ma annichilì se stesso, prendendo la forma di servo e, divenendo simile agli uomini, apparve come semplice uomo. Egli umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”.
Le parole dell’Apostolo Paolo, che leggiamo nell’Epistola della Messa, ci danno il senso della festa che oggi celebriamo. I termini "schiavo" e "croce" sono, è vero, per noi parole correnti, perché hanno perduto il senso abietto che avevano nel mondo antico, prima dell’era cristiana, e perciò i destinatari della lettera di San Paolo capivano meglio di noi l’orrore della cosa e misuravano meglio di noi quanto Gesù Cristo si sia abbassato con l’incarnazione e la morte sulla croce.
Essendo stata l’adorazione della Croce un rito della festa
di oggi per molto tempo, ti invito a fare tua la preghiera di Sant’ Anselmo: O Croce Santa, la vista della quale ci ricorda un'altra croce, quella sulla quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha strappati con la sua morte alla morte eterna, nella quale stavamo precipitando miseramente, risuscitandoci alla vita eterna perduta per il peccato, adoro, venero, glorifico in te la Croce che rappresenti e, in essa il misericordioso Signore. Per essa egli compì la sua opera di misericordia. O amabile Croce, in cui sono salvezza, vita, e resurrezione nostra! O legno prezioso per il quale fummo salvati e liberati! O simbolo in cui Dio ci ha segnati! O Croce gloriosa della quale soltanto dobbiamo gloriarci
Come ti lodiamo? Come ti esaltiamo?
Con quale cuore ti preghiamo? Con quale gioia ci glorieremo di te? Per te è spogliato l’inferno; è chiuso pere tutti coloro che in te sono stati riscattati. Per te i demoni sono terrificati, compressi, vinti, schiacciati. Per te il mondo è rinnovato, abbellito, in virtù della verità c he splende e della giustizia che regna in Lui. Per te la natura umana, peccatrice, è giustificata; era condannata ed è salvata; era schiava del peccato ed è perfezionata. Per te Dio, Figlio di Dio, volle per noi obbedire al Padre fino alla morte (Fil. 2, 8-9). Per questo egli elevato da terra, ebbe un nome che è al di sopra di ogni nome. Per te egli ha preparato il suo trono(Sal. 9,8) e ristabilito il suo regno. Sia su di te e in te la mia gloria, in te e per te la mia vera speranza. Per te siano cancellati i peccati miei, per te la mia anima muoia alla vita vecchia e sorga a vita nuova, la vita della giustizia.Fa, te ne prego, che, avendomi purificato nel battesimo dai peccati nei quali fui concepito e nacqui, tu ancora mi purifichi da quelli che ho contratto dopo la nascita alla seconda vita, e che per te io pervenga ai beni per i quali l’uomo è stato creato per il medesimo Gesù Cristo nostro Signore, cui sia benedizione nei secoli. Don Lucio Luzzi donlucioluzzi@virgilio.it Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi Vie dello Spirito Portale Cattolico Italiano presenta Video correlato "Ti saluto o Croce Santa" Introduzione al canto liturgico a cura di
Don Lucio Luzzi
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