Zuppi è il nuovo arcivescovo di Bologna: "Per una Chiesa di tutti, soprattutto dei poveri"
Succede al cardinale Caffarra, che ringrazia il Pontefice: "Ora mi ritirerò in assoluto silenzio". E' stato nominato da Papa Francesco, ha sessant'anni: "Misericordia e ascolto, sennò si vedono solo guai..."
BOLOGNA - Matteo Zuppi, 60 anni, è il nuovo arcivescovo di Bologna. Sostituirà il cardinale Carlo Caffarra. Assistente ecclesiastico della Comunità di Sant'Egidio, Zuppi era vescovo ausiliare per il settore centro della diocesi di Roma. La sua nomina è stata comunicata alla Curia bolognese dallo stesso Caffarra, che a sua volta è stato nominato amministratore apostolico fino all'ingresso del successore.
Ecco le sue prime parole di saluto alla sua "nuova" città: "Voglio provare, con voi, a guardare il mondo e ogni uomo ancora con quella simpatia immensa, volendo la Chiesa di tutti, proprio di tutti, ma sempre particolarmente dei poveri". Nella sua dichiarazione Zuppi più volte richiama il Concilio Vaticano II, monsignor Romero e Giovanni XXIII, per ricordare che "Gesù non condanna ma usa misericordia. Senza ascolto e senza misericordia si finisce tristemente per vedere, certo sempre con tanto zelo per la religione, solo rovine e guai". E questo già sembra essere un fortissimo segno di discontinuità col passato recente della Curia bolognese, arroccata da decenni su posizione sempre più conservatrici e chiuse.
IL RITRATTO Il prete degli ultimi
In un'intervista Nettuno Tv ha sottolineato ulteriormente la sua intenzione di "ascoltare tutte le domande della città", in particolare le voci della "sofferenza, dell'incertezza e delle difficoltà" perché essere attenti a queste istanze "aiuterà tutti quanti a essere migliori". Infine anche una battuta: "Mi perdonerete qualche inflessione romana. Ma c'è una parola che imparerò subito, perché voi la pronunciate con un accento che mi ha sempre ricordato un tratto molto materno: 'teneressa'. E' quella che chiedo alla Madonna di San Luca, perché mi e ci protegga".
La lettera ai bolognesi: "Vogliatemi bene"
L'addio di Caffarra: "Mi ritirerò nel silenzio". L'arcivescovo uscente ha espresso al Santo Padre, anche a nome dell'Arcidiocesi, "la più viva gratitudine per la nomina del nuovo arcivescovo, di cui sono note la fede e lo zelo pastorale, e all'arcivescovo eletto il primo saluto dell'intera Arcidiocesi". Il cardinale si ritirerà in un appartamento a Villa Revedin, dove già il cardinal Poma andò a vivere dopo il suo ritiro. "ll mio compito ora è di condurre la comunità verso il nuovo pastore", afferma Caffarra, e poi, "con grande, grande pace, mi ritirerò nel più assoluto silenzio e nella preghiera: penitenziale per le mie mancanze e di intercessione per la chiesa di bologna". In latino specifica che i suoi giorni si concluderanno "nell'ombra". Del resto, ammette il cardinale, "dai preallarmi ho capito che l'incontro con il Signore non sarà lontano".
Il benvenuto del sindaco. "Rivolgo a Mons. Matteo Maria Zuppi le mie più sincere congratulazioni per l'incarico - afferma Virginio Merola in una nota -. In questo preciso momento storico, caratterizzato da un aumento della povertà e del numero delle famiglie in difficoltà, senza reddito e senza casa, la storia di Zuppi ci conforta nel lavoro che le istituzioni civili e religiose, insieme, dovranno affrontare nei prossimi mesi, per rispondere alle
molteplici esigenze che arrivano dalla nostra comunità, seguendo il sentiero di solidarietà, accoglienza e vicinanza ai più poveri della società indicato da Papa Francesco. Sono convinto che la collaborazione non mancherà. A nome della città di Bologna auguro al Vescovo Zuppi un buon lavoro". Poi in un'intervista alla Dire ha aggiunto che la scelta "è in linea con un cambiamento generale, nel Paese, del modo in cui la Chiesa affronta i problemi della società".
Le lodi della comunità di Sant'Egidio. Di Zuppi, dice la comunità di Sant'Egidio, che lo ha avuto come assistente ecclesiastico, "abbiamo apprezzato negli anni le sua grandi qualità umane, l'impegno con i poveri come parroco a trastevere e nella periferia di Roma, il suo lavoro per la pace in Africa e altrove, la sua capacità di amicizia con tutti". L'amico fraterno Andrea Riccardi, ex ministro e fondatore di Sant'Egidio, assicura: "Matteo sorprenderà Bologna e tutti i bolognesi. E' un prete di strada, da sempre vicino ai poveri, un vescovo di papa Francesco, in perfetta linea e sintonia. Sorprenderà anche quelli che oggi sono timorosi, con la sua carica evangelica. Non è uomo fazioso, nè ideologico, è uomo di rigore ma di straordinaria apertura"
La sua vita. Come annuncia il bollettino della Santa sede, monsignor Zuppi è nato a roma l'11 ottobre 1955. E' entrato nel seminario di Palestrina e ha seguito i corsi di preparazione al sacerdozio all'Università
FONTE:WWW.REPUBBLICA.IT
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