domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 4 giugno 2017

"COME IL PADRE HA MANDATO ME ANCH'IO MANDO VOI" DOMENICA DI PENTECOSTE - ANNO A - LETTURE: At 2,1-11; Sal 103; 1 Cor 12,3b-7.12-13; Gv 20,19-23




Liturgia della Parola


Domenica 4 Giugno 2017







DOMENICA DI PENTECOSTE

- ANNO A -




  
LETTURE: 

At 2,1-11; Sal 103; 1 Cor 12,3b-7.12-13;

Gv 20,19-23


Antifona d'ingresso  Sap 1,7
Lo Spirito del Signore 
ha riempito l'universo, 
egli che tutto unisce, 
conosce ogni linguaggio. Alleluia.







COLLETTA
O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA



At 2, 1-11
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.


Dagli Atti degli Apostoli


Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». 



  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Dal Salmo 103


Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra. 
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.
 



SECONDA LETTURA 1 Cor 12, 3b-7. 12-13
Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo

Dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi

Fratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.
Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.
Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  




Sequenza
 
   























Sequenza

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce. 

Vieni, padre dei poveri, 
vieni, datore dei doni, 
vieni, luce dei cuori. 

Consolatore perfetto, 
ospite dolce dell'anima, 
dolcissimo sollievo. 

Nella fatica, riposo, 
nella calura, riparo, 
nel pianto, conforto. 

O luce beatissima, 
invadi nell'intimo 
il cuore dei tuoi fedeli. 

Senza la tua forza, 
nulla è nell'uomo, 
nulla senza colpa. 

Lava ciò che è sórdido, 
bagna ciò che è árido, 
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido, 
scalda ciò che è gelido, 
drizza ciò che è sviato. 

Dona ai tuoi fedeli, 
che solo in te confidano 
i tuoi santi doni. 

Dona virtù e premio, 
dona morte santa, 
dona gioia eterna.




Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.

Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Alleluia.

  




PROCLAMAZIONE DEL VANGELO








   
Vangelo   Gv 20, 19-23
Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi. 

Dal vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



«Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».



PENSIERO DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi

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04/06/2017

Domenica di
Pentecoste


Anno A


“Ricevete lo Spirito Santo”
Gesù agli apostoli

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 

La Pentecoste era la seconda solennità ebraica, che vuol dire cinquantesimo, perché si celebrava cinquanta giorni dopo la Pasqua, per ringraziare Dio della raccolta. 

Facciamo una fugace sintesi del nostro percorso con la Liturgia.Ricordi mercoledì 01 marzo 2017, le ceneri, quando iniziarono i quaranta giorni di revisione della nostra vita interiore, con impegno alla conversione; ed arrivammo al 16 Aprile con quel grido di esultanza, Alleluja, perché Cristo risorto aveva sconfitto la morte. 

Poi gli ultimi quaranta giorni del corso della vita terrena del Messia, conclusi con l’ Ascensione, ritorno definitivo al Padre, nei cieli. E, sempre con la Liturgia, ora siamo alla Pentecoste. Per noi cristiani è la promessa di Gesù che per l’ennesima volta diventa realtà. La missione data agli apostoli era ostacolata dalle loro lacune,titubanze, timori, paure, incapacità…Ma Gesù aveva detto loro “... non temete, vi manderò lo Spirito Santo che vi trasformerà...”. 
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Dice Luca, negli Atti degli Apostoli, che “... mentre il giorno di Pentecoste stava per terminare, si trovarono tutti riuniti, insieme alla Madonna, nello stesso luogo, in attesa anche se forse non sapevano esattamente di che cosa...”
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Senti quanto è bello il racconto: 
“… venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbattesse gagliardo e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi...”.
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Vorrei proporti due brevissime considerazioni:


La prima: 
Gesù più volte si è qualificato così “Io sono la verità” e sempre si è avverato quello che  ha detto, come sempre ha mantenuto le sue promesse. 

Tu pensa nella nostra vita quotidiana quanti condizionamenti hanno i nostri impegni e la nostra giustificazione la sintetizziamo con le nostre solite frasi… ”Mi dispiace, mi è passato di mente; mi dispiace ho avuto molto da fare; mi dispiace ho avuto un contrattempo; mi dispiace non mi è stato possibile, non ci sono riuscito...”. 

E quante volte gli stessi nostri slogan li usiamo come giustificativi alla continua proposta di vera vita che il Cristo ci sussurra ogni giorno, rispettando però la nostra  libertà.
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La seconda:

Quante volte hai pregato con fede lo Spirito Santo, per ricevere i suoi doni? Forse sia per me che per te è il grande dimenticato! 

E pensare che senza la presenza dello Spirito la Chiesa, popolo di Dio, non esisterebbe. Io penso spesso alle tue non facili condizioni di genitore verso i figli o di persona adulta verso i giovani. Siamo tutti convinti che i rimproveri, le critiche, le prediche, sono spesso controproducenti.
 

Oggi è Pentecoste: 

Rivolgiamoci con umiltà allo Spirito Santo e affidiamo a Lui,
Spirito di consiglio, Spirito di fortezza,
chi della nostra famiglia è motivo di tante ansie e preoccupazioni.


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Io, per me, faccio oggi questa preghiera: 

VIENI O SPIRITO SANTO 

E CONSACRAMI TEMPIO DI DIO

VIENI O SPIRITO SANTO 

A RIFARMI FIGLIOLO DI DIO…

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Vuoi fare anche tu questa preghiera?

Don Lucio Luzzi








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