domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

sabato 12 maggio 2018

"IL SIGNORE FU ELEVATO IN CIELO E SEDETTE ALLA DESTRA DI DIO"ASCENSIONE DEL SIGNORE ANNO B LETTURE: At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20

Liturgia della Parola

 DOMENICA  


13 MAGGIO 2018





ASCENSIONE DEL SIGNORE


ANNO B


LETTURE:



At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20
 

Antifona d'Ingresso  Cf Is 48,20

«Uomini di Galilea,
perché fissate nel cielo lo sguardo?
Come l'avete visto salire al cielo,
così il Signore ritornerà». Alleluia.



COLLETTA

Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio...







PRIMA LETTURA
    
 At 1,1-11
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.


Dagli Atti degli Apostoli


Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

    C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Sal 46
Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. 

 

SECONDA LETTURA

  Ef 4, 1-13
Raggiungere la misura della pienezza di Cristo. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni.

Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?
Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

  
ACCLAMAZIONE AL VANGELO 


 Gv 14,23

Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, 
dice il Signore. 
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, 
fino alla fine del mondo. 
Alleluia



Proclamazione del VANGELO




Vangelo  Mc 16, 15-20


Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, [ Gesù apparve agli Undici ] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.


A: Lode a Te,o Cristo







«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.»

PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi  




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13/05/2018
Ascensione
del Signore


Anno B


Cristo asceso nei cieli
regna alla destra del Padre

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Siamo al quarantesimo giorno dalla Risurrezione. Ormai la missione terrena di Gesù si conclude. E’ finito il tempo della incarnazione e deve congedarsi dai suoi amici. 


Nella prima lettura della Liturgia della Ascensione è ancora Luca che con il suo scritto - Atti degli Apostoli - racconta al suo carissimo amico Teofilo come Gesù “... si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del Regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre, quella, disse, che voi avete udito da me…” . 

Poi condusse gli apostoli fuori della città e li portò in 
cima al monte oliveto, facendo il cammino che aveva percorso con loro esattamente sei settimane addietro, la sera del giovedì santo. Stesso ambiente ma spirito completamente diverso! Allora andava con loro verso la notte della agonia, ora verso il giorno del trionfo! 
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Sulla cima alzò una ultima volta le mani a benedire i suoi apostoli, poi i piedi forati si staccarono da terra ed elevandosi in alto, partì da loro.
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Tutti tenevano il volto rivolto in su, guardando Lui che emanava abbagliantissima luce, finchè una nube lo avvolse e lo tolse alla loro vista.

 

Cristo ormai era nella gloria del Padre,
seduto alla sua destra!


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Gli apostoli, come bambini, rimangono ancora estasiati a guardare lassù nel cielo, ma non vedranno più niente.

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Quante volte forse è venuta spontanea, anche a noi, questa considerazione… magari avessimo potuto anche noi vederlo con i nostri occhi, toccarlo con le mani, ascoltalo con le nostre orecchie… 

Se così fosse avvenuto la nostra fede non avrebbe più avuto merito e il nostro amore sarebbe stato prevalentemente sensibile… 

E’ indispensabile, invece, che i nostri pensieri e desideri siano rivolti al mondo invisibile.

San Paolo quando scrive agli abitanti
di Corinto (II Cor. IV) dice: 

“…Le cose visibili sono temporanee,
mentre le invisibili sono eterne…” 


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San Paolo

E per darci la certezza e garanzia dell’eternità, Gesù disse ad ognuno di noi la frase che io considero la più consolante per ogni uomo…

”ORA IO RITORNO AL PADRE E LI’ PREPARO
UN POSTO PER CIASCUNO DI VOI…”

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Gesù è il Signore
Grazie Signore di questo ennesimo atto di tenerezza e di amore per noi! Non hai detto “prima facciamo i conti e poi vedremo se te lo meriti...”.

E’ troppo grande l’amore che hai per me, nonostante il mio carattere, i miei difetti, le mie debolezze... 

Nella tua misericordia infinita
il posto me lo hai già preparato!

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Aiutami Signore, ad essere meno indegno ogni giorno della mia esistenza terrena, della bontà, senza limiti, che continui ad avere per me…

Don Lucio Luzzi
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donlucioluzzi@virgilio.it 


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Videoriflessione a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 







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