domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 14 ottobre 2018

"VA VENDI QUELLO CHE HAI E DALLO AI POVERI"XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B LETTURE: Sap 7,7-11; Sal 89; Eb 4,12-13; Mc 10,17-30

Liturgia di
Domenica 14 OTTOBRE
 2018


XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 
Anno B 

  

 LETTURE:

  Sap 7,7-11; Sal 89; Eb 4,12-13; Mc 10,17-30


ANTIFONA D'INGRESSO (Sal 129,3-4)


Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele.




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.



COLLETTA



O Dio, nostro Padre, che scruti i sentimenti e i pensieri dell'uomo, non c'è creatura che possa nascondersi davanti a te; penetra nei nostri cuori con la spada della tua parola, perché alla luce della tua sapienza possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno. 
Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


 LITURGIA DELLA PAROLA

 
 




PRIMA LETTURA
 Sap 7, 7-11
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.
L'ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


 SALMO RESPONSORIALE

 Dal Salmo 89

Saziaci, Signore, con il tuo amore:
gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda.
 

SECONDA LETTURA



Eb 4, 12-13La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. 

Dalla lettera agli Ebrei


La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto. 
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
Cfr Gv 17,17b.a   )

Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito, 
perché di essi è il regno dei cieli. 
Alleluia.



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo MARCO



Mc 10, 17-30
Vendi quello che hai,  poi vieni e seguimi.

Dal vangelo secondo Marco
 
[Iquel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».
Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

 


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo 


«Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri.»

PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi




“ Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri.."

 Gesù e gli apostoli, usciti di casa, riprendono il viaggio verso Gerusalemme.
 Un giovane gli corse incontro e, gettatosi in ginocchio davanti a Lui, gli domandò: “…Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”

 Dopo l’incontro con i bambini, questo con il giovane ricco, crea un suggestivo contrasto ammonitore.
I bambini avevano cercato Gesù in casa, il giovane lo attende per le vie del mondo.
 Gesù gli disse: tu conosci i comandamenti: non uccidere, non rubare, non commettere adulterio, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre….

 Marco dice che Gesù guardò il giovane con occhio amoroso.
Sono i particolari dell’evangelista che più volte ha fatto rilievi sullo sguardo di Gesù.
Evidentemente sono particolari appresi da Pietro( suo informatore) che tra l’altro sperimentò tale sguardo su di sé, dopo il tradimento.

 Il giovane dice:
” Maestro tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza.
 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: una cosa sola ti manca; va vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo…ma egli rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni…”.
 Non ha avuto il coraggio il giovane di seguire le indicazioni del Messia, fino in fondo.

 Anche i discepoli sono rimasti perplessi, ma Gesù rincara la dose….” Figlioli come è difficile entrare nel regno di Dio…”
 E per l’ennesima volta viene fuori Pietro; anche noi dice, abbiamo lasciato famiglia,casa, lavoro, tempo libero.. e poi non ci salveremo?
 Gesù anche se è categorico nei principi, usa sempre tanta benevolenza e comprensione.
 Ogni volta che parla Pietro ci sembra a noi di rifletterci su lui,come in uno specchio.

Sentirci dire “ se vuoi essere perfetto lascia tutti i tuoi terreni”.. rimaniamo, come gli apostoli, perplessi, poi giustifichiamo il nostro rifiuto, con una serie di motivazioni e giustificazioni.
 Cristo conoscendo i nostri limiti, non pretenderà mai da noi il gesto eroico ( per noi pazzesco ) di lasciare tutto.
 Però proprio nella Liturgia di oggi, ci fa presente che che l’attaccamento alla ricchezza, può diventare un ostacolo alla nostra salvezza.

 In parole povere oggi, il Cristo ci sbatte in faccia il principio inderogabile della povertà cristiana e della solidarietà con i nostri fratelli più bisognosi.
 E’ questo spirito che dobbiamo avere!
Non rimaniamo ancorati, nell’esercizio della carità fraterna con il dare appena una piccola parte del superfluo.
Provoca la Provvidenza!
Non temere di dare dieci, Lui ha garantito che ti darà cento volte tanto.
Ci vuole fede!
Provaci una volta; constaterai con mano come poi la Provvidenza entra inaspettatamente e abbondantemente in casa tua.


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