Liturgia di
Domenica 4 Novembre 2018
Domenica 4 Novembre 2018
XXXI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno B
Anno B
LETTURE:
Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28b-34
Antifona d'ingresso
Sal 37,22-23 Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non star lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza |
COLLETTA
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa' che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
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Prima Lettura Dt 6, 2-6
Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.
Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte leforze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».
Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte leforze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 17
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza
e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza
e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Seconda Lettura Eb 7, 23-28
Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
Dalla lettera agli Ebrei
Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo.
Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
( Gv 14,23 )
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia. |
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
"Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo. "
DAL VANGELO secondo MARCO (Mc 10, 46-52)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
C: Parola del Signore
IL PENSIERO DELLA DOMENICA
La pagina evangelica riferisce un dialogo tra uno scriba e Gesù, e nasce da una domanda che lo scriba medesimo rivolge a Gesù: "qual è il primo di tutti i comandamenti?". Cioè: che cosa nella santa Legge di Dio è più importante?
Fate bene attenzione. Gesù dà una risposta più ampia della domanda. Gli era stato chiesto: "quale è il primo comandamento?"; egli risponde: "il primo è …", ma subito aggiunge: "e il secondo è questo … ". Non gli era stato chiesto.
Dalla risposta completa di Gesù dobbiamo concludere che non si comprende il primo senza metterlo in rapporto al secondo.
Nella risposta di Gesù "l’accento cade completamente sul legame dell’amore di Dio con quello del prossimo; anzi, nell’amore verso il prossimo egli indica il banco di prova e la verifica dell’amore verso Dio" [R. Schnackenburg, Vangelo secondo Marco, Città Nuova, Roma 2002, 328].
In sostanza Gesù dice che non è possibile amare Dio se non si ama il prossimo.
Da altre pagine del Vangelo sappiamo che quando Gesù parla di prossimo intende parlare di ogni persona umana in stato di bisogno, indipendentemente dal popolo cui appartiene, dalla religione che professa, dall’età della sua vita.
La Chiesa, approfondendo questo insegnamento del Signore, lo esprime in modo mirabile. Essa insegna che l’amore con cui amiamo Dio è lo stesso amore con cui amiamo il prossimo. Come è la stessa luce che fa vedere ai nostri occhi oggetti anche molto diversi, così è lo stesso amore che ci fa amare Dio e il nostro prossimo.
E’ qualcosa, questo, di unico nel suo genere.
Cari fratelli e sorelle, il Signore ha voluto che la Visita pastorale che sto facendo fosse illuminata da questo stupendo insegnamento. Custoditelo nel vostro cuore; trasmettetelo ai vostri figli, perché possiate vedere giorni lunghi e felici.
S.E.Card.Carlo Caffarra
Castelletto di Serravalle
Novembre 2012
Castelletto di Serravalle
Novembre 2012
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