Visione di Paradiso
Riflessione
Il nostro calendario ricorda ogni singolo giorno il nome di un santo e diventa, equivalente al nostro nome, l’onomastico. La Chiesa dà molta importanza alla Festa di Ognissanti che festeggia ogni anno il 1° novembre. La ricorrenza vuole ricordare la stupenda realtà di questa visione di Paradiso dove la schiera dei Santi, insieme a miriadi di Angeli, vivono nell’eterna visione beatifica di Dio.
Noi abbiamo una certa dimestichezza della Chiesa terrestre, concretizzata nel nostro quotidiano con la parrocchia – il ministro di Dio – le opere di bene e caritative.
Quando sentiamo parlare di Chiesa Celeste, rimaniamo perplessi perché non abbiamo punti di riferimento riscontrabili con la nostra ragione.
Sant’ Agostino diceva che “Non possiamo mai separare la Chiesa terrestre dalla Chiesa Celeste”.
Infatti il giorno della morte la liturgia lo chiama “dies natalis” ossia il momento in cui si nasce alla vera vita, all’eterna beatitudine, perché come dice San Gregorio Magno “la Santa Chiesa ha due vite: una nel tempo e l’altra nell’eternità”.
I pagani che non avevano il concetto di vita eterna, ponevano come base della loro esistenza il “carpe diem” ossia “cerca di godere in ogni modo perché con la morte finisce tutto”.
Quanto è sublime la nostra fede che ci ricorda le Parole del Cristo che prima di ritornare definitivamente al Padre disse: “… lì preparerò un posto per ciascuno di voi”.
Quanto è sublime la nostra fede che ci ricorda le Parole del Cristo che prima di ritornare definitivamente al Padre disse: “… lì preparerò un posto per ciascuno di voi”.
Conquistiamolo con una vita onesta, corretta, con l’accettazione dei guai quotidiani; soltanto così anche noi faremo parte un giorno insieme ai Santi all’Eterna Beatitudine.
Signore fa che comprenda che la realizzazione più vera è quella di diventare Santi; che mi sostengano nel cammino verso la Città del Cielo e mi aiutino a superare le difficoltà del quotidiano.
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