domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 16 ottobre 2011


Liturgia di
Domenica 16 OTTOBRE 2011

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XXIX^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ANNO (A)


  

 
LETTURE:
Is 45, 1. 4-6; Sal.95; 1 Ts 1, 1-5; Mt 22, 15-21.  


ANTIFONA D'INGRESSO

Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8) 

ATTO PENITENZIALE

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C: Signore, che a Pietro pentito hai offerto il tuo perdono, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che al buon ladrone hai promesso il paradiso, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

GLORIA A DIO






COLLETTA

O Padre, a te obbedisce ogni creatura
nel misterioso intrecciarsi
delle libere volontà degli uomini;
fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere,
ma ogni autorità serva al bene di tutti,
secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio,
e l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
 LITURGIA DELLA PAROLA
 

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PRIMA LETTURA



Is 45,1.4-6
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.
    ‡ Dal libro del profeta Isaia

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
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 SALMO RESPONSORIALE
Sal 95
RIT: Grande è il Signore e degno di ogni lode.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.



SECONDA LETTURA



1Ts 1,1-5
Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

‡ Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Fil 2,15-16)
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.

Alleluia.



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO 

 

 

 


 

Dal VANGELO secondo MATTEO


Mt 22,15-21
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.


 In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli:
«Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».


C: Parola del Signore
A: Lode a te o Cristo.

«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
 A CURA DI DON LUCIO LUZZI

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16/10/2011

XXIX domenica del
Tempo Ordinario


Anno A

"E' lecito o no pagare
il tributo a Cesare?"

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO


"Ipocriti, perché mi tentate?” è la risposta dì Gesù alla domanda: dobbiamo pagare le tasse o no? Dal testo diMatteo 22,15-21"… Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, dì a noi il tuo parere: è lecito o no pagare il tributo a Cesare?”. Ma Gesù conoscendo la loro malizia rispose: "Ipocriti perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Di chi é questa immagine e l’iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare!”. Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.


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Ormai i rapporti tra Gesù ed i farisei (gente falsa) sono sempre più tesi.

La perfidia dei suoi avversari è insopportabile e cercano qualunque pretesto per accusarlo e farlo condannare. 

II tranello era ben congegnato: se risponde "si” lo accusiamo di essere a favore della occupazione romana; se dice "no" lo accusiamo di istigare le folle a non pagare le tasse all'imperatore Cesare.


La risposta perentoria del Cristo è
"IPOCRITI"


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Quante volte anche noi tiriamo Dio per la giacchetta al fine di giustificare le nostre scelte! 

Nella tua vita quotidiana agisci sempre con lealtà e sincerità, consapevole che devi rispondere del tuo operare, davanti alle leggi che regolano la società in cui vivi, e davanti a Dio per tutto quello che la coscienza morale e religiosa ti impone, sempre ed esclusivamente per il tuo bene.

Nella liturgia di oggi si prega per la società civile e i suoi governanti, perché promuovano ìl bene comune nel rispetto delle leggi e dei diritti di tutti i cittadini.

Don Lucio Luzzi

PREGHIERA DEI FEDELI

La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo:

Donaci, o Dio, una fede viva!

Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:

Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:

Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:

Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:

Perché l’incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:

Per coloro che vivono come se Dio non ci fosse.
Per coloro che diffondono immagini e spettacoli osceni.

O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A te la lode nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA


SULLE OFFERTE 

Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
E’ veramente cosa buona e giusta renderti grazie per la tua immensa misericordia, Dio onnipotente, re d’eterna gloria.
Per mezzo del Cristo, tuo dilettissimo Figlio, hai creato l’uomo a tua immagine e lo hai rigenerato a vita nuova.
Per questo mistero di salvezza ti servono tutte le creature, ti lodano gli uomini da te redenti, ti benedico unanimi gli angeli e i santi. E noi ci uniamo con gioia a questo immenso coro, per cantare la tua lode:

SANTO,SANTO,SANTO....


 ANTIFONA DI COMUNIONE

“Rendete a Cesare quello che è di Cesare,
e a Dio quello che è di Dio”. (Mt 22,21) 





 

Max46

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