domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 23 ottobre 2011

"AMERAI IL SIGNORE TUO DIO E IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO"

Liturgia di
Domenica 23 OTTOBRE 2011

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XXX^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ANNO (A)

  

 
LETTURE:
Es 22, 20-26; Sal.17; 1 Ts 1, 5-10; Mt 22, 34-40.  


ANTIFONA D'INGRESSO

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 105,3-4) 

ATTO PENITENZIALE

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell’Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, tu sei la via che riconduce al Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, tu sei la verità che illumina i popoli, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, tu sei la vita che rinnova il mondo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

GLORIA A DIO






COLLETTA

Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
 LITURGIA DELLA PAROLA
 

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PRIMA LETTURA



Es 22,20-26
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.
    ‡ Dal libro dell'Esodo

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
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 SALMO RESPONSORIALE
Sal 17
RIT: Ti amo, Signore, mia forza.Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.



SECONDA LETTURA





Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

‡ Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
Alleluia.



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO 

 

 

 


 

Dal VANGELO secondo MATTEO




Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
 In quel tempo,i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova:«Maestro, nella Legge,qual'è il  grande comandamento?».
Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


C: Parola del Signore
A: Lode a te o Cristo.

«Amerai il Signore tuo Dio,
e il tuo prossimo come te stesso. »

COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
 A CURA DI DON LUCIO LUZZI

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23/10/2011

XXX domenica del
Tempo Ordinario


Anno A

"Maestro, nella legge quale
è il grande comandamento?"
PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO


“Maestro quale è il píú grande comandamento della legge?". E' ancora una domanda maliziosa dei farisei "per metterlo alla prova". I farisei avendo saputo che Gesù aveva chiuso la bocca ai Sadducei, "si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro quale è il più grande comandamento della Legge?“. Gli rispose. "Amerai il Signore Dío tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. “Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. Ed il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso”.


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Questo diverbio tra il Messia e i suoi avversari ormai è insanabile!

Le domande che gli vengono fatte sono maliziose e hanno l'unico scopo di prenderlo in fallo.

Però sono formulate con moderazione, con apparente ossequio, e sembrano molto pertinenti. E' questa falsità che il Cristo non  riesce a tollerare!

L'espressione del Cristo "Amerai il prossimo tuo come te stesso..." era sconvolgente per la mentalità della gente di allora; ma forse lo è altrettanto ai nostri giorni.

Infatti è quasi assurdo che tu possa dire: io amo tutto il mio prossimo! 

Come faccio ad amare chi mi ha fatto del male, chi mi ha danneggiato nei miei interessi, chi mi ha offeso?


Eppure, dice il Messia, il segreto della felicità sta proprio in questo:
avere la forza di perdonare!


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Maledire, odiare, avere risentimento, sono i motivi della tua insoddisfazione, del tuo nervosismo, del tuo animo sempre inquieto, della tua infelicità e tutta la tua vita diventa condizionata dal tuo orgoglio ferito.

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Ti auguro di cuore, che tu non possa mai dire: la mia vita è un inferno; anche se ti costerà tantissimo, prova a seguire i consigli del Cristo: ritornerà nel tuo cuore un po’ di serenità.

Don Lucio Luzzi

PREGHIERA DEI FEDELI

Il Signore è nostra fortezza, nostro liberatore. Egli è la nostra potente salvezza. Eleviamo a lui la nostra preghiera, perché ci dia la forza di realizzare con le opere la sua parola che abbiamo accolto nel cuore.
Preghiamo dicendo:

Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa annunci senza stancarsi mai il primato dell’amore e testimoni con fedeltà la carità verso tutti. Preghiamo.
2. Perché i cristiani sperimentino la tenerezza dell’amore di Dio, facendo dell’ascolto della Parola e della preghiera il nutrimento quotidiano della loro fede. Preghiamo.
3. Perché i giovani scoprano che l’amore è donarsi, specialmente ai poveri, ai deboli, a chi è nel bisogno. Preghiamo.
4. Perché l’amore sia linfa delle famiglie e cementi i rapporti tra gli sposi e tra genitori e figli. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità vengano meno il rancore, l’apatia e ogni divisione, e si diffondano la comunione fraterna e l’accoglienza reciproca. Preghiamo.

O Dio, Padre nostro, donaci la gioia e la forza dello Spirito Santo per fuggire gli idoli e convertirci a te, perché possiamo amarti con tutto il cuore, la mente e le forze e amare i fratelli come noi stessi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. 


LITURGIA EUCARISTICA


SULLE OFFERTE 

Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest’offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno.
Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, ma ci ottengono la grazia che ci salva, per Cristo nostro Signore.
E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te il nostro canto e proclamiamo insieme la tua gloria:

SANTO,SANTO,SANTO....


 ANTIFONA DI COMUNIONE

“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore,
con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Mt 22,37) 
 


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a cura di
Don Lucio Luzzi


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Max46

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