domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 3 febbraio 2013

"GESU'COME ELIA ED ELISEO E'MANDATO NON PER I SOLI GIUDEI" IV^ DOMENICA DEL Tempo Ordinario ANNO C LETTURE: Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 1 Cor 12,31-13,3; Lc 4,21-30





Liturgia di

Domenica 3 FEBBRAIO 2013





IV^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno C



  
LETTURE: Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 
1 Cor 12,31-13,3Lc 4,21-30

Antifona d'ingresso (Sal 105,47)
Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici da tutti i popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome
e ci gloriamo della tua lode.



GLORIA A DIO



Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra 
agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, 
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, 
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, 
Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, 
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.









COLLETTA
Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l'anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
 






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura Ger 1,4-5.17-19
Ti ho stabilito profeta delle nazioni.
 

Dal libro del profeta Geremia   
Nei giorni del re Giosìa, mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni.
Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
   

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale Sal 70

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.




Seconda Lettura 1Cor 12,31-13,13
Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi   
Fratelli, desiderate intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo, per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
 ]



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
( Lc 4,18)

Alleluia, alleluia. 
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA

Lc 4,21-30
Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.


In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». 
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria»


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

A CURA DI 

Don Lucio Luzzi


Image

03/02/2013

IV domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


“Nessun profeta è bene
accetto nella sua patria”




PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 








La prima parte della Messa è chiamata Liturgia della Parola di Dio, composta di tre letture. La più comprensiva, per noi, è la terza dove viene sempre proposta una pagina del Vangelo, riguardante la vita di Gesù. La prima parte di oggi, per esempio, consiste in poche righe prese dal libro del Profeta Geremia. Dio lo manda a predicare la conversione e la penitenza.
Le sue parole provocano la contestazione, ma Dio gli assicura la sua protezione. Nella seconda lettura un brano della prima lettera che Paolo apostolo scrisse agli abitanti di Corinto. 
La pagina più celebre delle lettere di san. Paolo è questo intenso inno alla carità. La carità è il cuore del cristianesimo, il più grande dei doni spirituali, perché è il solo che resterà nella vita presso Dio.Vorrei permettermi di darti un consiglio: ricordati che la Parola di Dio non è riservata ai sapienti, agli intellettuali, ma è pane di vita per tutti.
Image

Quando ti trovi in Chiesa, durante le prime due letture, mettiti in atteggiamento di raccoglimento, possibilmente ad occhi chiusi. Non importa se percepisci poco di quello che viene declamato. Dio parlerà direttamente al tuo cuore e quei brani, forse poco o nulla comprensibili, produrranno, per virtù del Signore, nostro Dio, un grande effetto nel tuo animo.

Poi in piedi per l’ascolto del Vangelo di oggi dove Gesù torna a Nazareth “dove era stato allevato ed aveva trascorso tutta la vita fino al battesimo nel Giordano e dove si trovava la sua parentela...”.

Dovette compiere un cammino verso sud-ovest di una cinquantina di chilometri. E’ là che i suoi parenti avrebbero voluto ricondurlo quando erano venuti a prenderlo a Cafarnao, senza riuscire nell’intento; ora è Gesù stesso che vi si reca, ma non per sottrarsi alle spossanti fatiche apostoliche, come volevano i parenti, ma per estenderle al suo paese, insieme ai suoi discepoli.

Egli vi era stato all’inizio del suo ministero, prima di andare ad abitare a Cafarnao, ma fu una visita drammatica perché i suoi paesani “...lo spinsero fino al ciglio del monte… per precipitarvelo...”.

Adesso tutti sanno della sua fama e dei miracoli che compie, ma la istintiva ammirazione viene subito soffocata da una crescente invidia...

E’ sabato e Gesù si mette ad insegnare nella Sinagoga ai suoi paesani che ora esternano tutta la loro invidia e livore con analoghe espressioni: “… e chi credi di assere... capirai… vuol fare il maestro... lui che è il falegname, il figlio di Maria…”.

Lo conoscevano bene, perché Gesù durante i lunghi anni della sua vita nascosta, aveva lavorato nell’unica bottega artigianale di Nazareth, quella di Giuseppe.
Quanto avrà sofferto sua Madre
per l’ostilità dei suoi concittadini!

Image

Gesù se ne va sconfitto ed umiliato e disse:
"Un profeta non è disprezzato che nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua…"


Image

Fermati un attimo ed applica a te stesso quanto accaduto a Gesù: troverai questi fatti di una realtà sconcertante, se li applichi al tuo ambiente, ai tuoi tanti concittadini, al tuo posto di lavoro...
Sarà soltanto la Parola di Dio
che ti darà sollievo ed equilibrio


Image

Don Lucio Luzzi







CREDO 



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.








LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore, questi doni che noi, tuo popolo santo, deponiamo sull'altare, e trasformali in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio 
E' veramente cosa buona e giusta proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno.
Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai Santi, cantiamo senza fine l'inno della tua lode:


Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione Lc 4,21
«Oggi si è adempiuta la Scrittura
che voi avete udita con i vostri orecchi» .
 



DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che per la forza di questo sacramento, sorgente inesauribile di salvezza, la vera fede si estenda sino ai confini della terra.  Per Cristo nostro Signore.


VIDEO CORRELATI:



Video correlato"Senza di me non potete far nulla"(Gv. 15,1-8)Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 






Image












Nessun commento:

Posta un commento