domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 10 febbraio 2013

"LASCIARONO TUTTO E LO SEGUIRONO" V^DOMENICA DEL Tempo Ordinario ANNO C LETTURE: Is 6,1-2,3-8; Sal 137; 1 Cor 15,1-11; Lc 5,1-11


Liturgia di

Domenica 

10  FEBBRAIO 2013


V^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno C


  
LETTURE: 
Is 6,1-2,3-8; Sal 137; 1 Cor 15,1-11; Lc 5,1-11
Antifona d'ingresso (Sal 105,47)
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio.



GLORIA A DIO



Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra 
agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, 
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, 
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, 
Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, 
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.









COLLETTA
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
 






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura Is 6,1-2.3-8
Eccomi, manda me!
Dal libro del profeta Isaia
Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Sal 137

Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
   
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
    

Seconda Lettura 1Cor 15,1-11
Così predichiamo e così avete creduto.
 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 
 ]
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.  ]
  

ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
(Mt 4,19)
Alleluia, alleluia. 
Venite dietro a me, dice il Signore, 
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA

Lasciarono tutto e lo seguirono.

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
 .
 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



«Lasciarono tutto e lo seguirono».


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

A CURA DI 

Don Lucio Luzzi


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10/02/2013

V domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


“Non temere; d’ora in poi
sarai pescatore di uomini”



PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 




Quanto è diverso lo stile di Dio da quello umano! Se una persona aspira ad ottenere un posto, una promozione, si comincia dalla presentazione di un curriculum vitae, con elenco dei vari titoli ed esami, poi da un colloquio preventivo, un periodo di prova, una assunzione a tempo determinato e forse ci si ferma lì. Determinanti poi, il più delle volte, le raccomandazioni! Tutto all’opposto le chiamate di Dio. Isaia, nato nel 768 a.c. vive a Gerusalemme, appartiene a famiglia agiata, è molto colto, sposato con almeno due figli. Dio lo chiama: ”Va profetizza”. Non c’è contratto, né una garanzia scritta da parte di Dio. Isaia non chiede spiegazioni, chiarimenti, assicurazioni. Compie la sua missione e finirà ucciso,segato nel mezzo con una sega di legno. Arriva Cristo e stesso metodo: era sulle rive del lago di Genezareth perché a causa della gran folla la sinagoga non era più capiente.
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Gesù e gli apostoli
sulle rive del lago

Ci sono dei pescatori che hanno altri problemi, avendo pescato inutilmente per tutta la notte; e Gesù chiede il favore di salire sulla barca, scostarsi un po’ e di parlare alla folla.

I due pescatori, Simone e Andrea, pensavano al fallimento di una intera notte di lavoro e Gesù diventa anche provocatorio quando dice a Simone “...prendi il largo e calate le reti per la pesca!”.

La risposta di Simone è molto logica: ”Maestro abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla… ma sulla tua parola…". E presero una quantità enorme di grossi pesci.

Gesù disse a Simone:“...non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”

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Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono!

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Se vogliamo ottenere dei risultati nella nostra vita, dobbiamo accettare questo stile di Cristo.

Isaia non chiese spiegazioni e garanzie. Simone e Andrea fecero quello che aveva detto Gesù, anche se era tutto illogico.

Quanto diverso il nostro atteggiamento
verso la Parola di Dio!

Per noi è sempre determinante il nostro ragionamento, le nostre motivazioni e soprattutto nei rapporti con Dio siamo noi che poniamo delle condizioni e addirittura proponiamo a Lui quello che deve fare per il nostro bene (che è quasi sempre di carattere materiale).

Dio invece chiama ciascuno di noi a compiere la nostra missione, nella famiglia, nel lavoro, nella società in cui viviamo.

Non riusciremo mai a capire il silenzio di Dio!

Ma ricordati che se hai il coraggio di seguire ciecamente il Suo volere, non ti troverai mai deluso e abbandonato.
Non computare mai i tempi di Dio, con le tue esigenze immediate! Fidati ciecamente di Lui.

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C’è una espressione che Gesù disse a Simone e 
ripete continuamente a ciascuno di noi:
“NON TEMERE”

Sta tutto qui il segreto della vera fiducia in Dio creatore che ci guida e ci governa.


Don Lucio Luzzi







CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.








LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
 


Prefazio 

E' veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi, e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, perchè, fedele interprete dei tuoi disegni, eserciti il dominio su ogni creatura, e nelle tue opere glorifichi te, Creatore e Padre, per Cristo nostro Signore.
E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te il nostro canto, e proclamiamo insieme la tua gloria:

Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione (Lc 3,5)
«Maestro, tutta la notte abbiamo faticato invano,ma sulla tua parola getterò la rete».
 



DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa' che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.


VIDEO CORRELATI:

Vie dello SpiritoPortale Cattolico Italianopresenta

Video correlato"Il silenzio di Dio"
Videomeditazione a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it



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