Anno C
LETTURE:
Gn 15,5-12.17-18; Sal 26; Fil 3,17-4,1;
Lc 9,28b-36
Lc 9,28b-36
Antifona d'ingresso (Sal 26, 8-9)
Di te dice il mio cuore:
«Cercate il suo volto». Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. |
COLLETTA
O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito perché possiamo godere la visione della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
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Gen 15,5-12.17-18
Dio stipula l'alleanza con Abramo fedele.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».
Dio stipula l'alleanza con Abramo fedele.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale Sal 26
Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
SECONDA LETTURA Fil 3,17-4,1
Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Mc 9,7)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio l'amato: ascoltatelo». Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
DAL VANGELO secondo LUCA
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambio d'aspetto.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola di Dio.
«Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi
17/03/2019
II domenica
di Quaresima
Anno C
"Mentre pregava, il suo
volto cambiò d'aspetto"
PENSIERO DELLA DOMENICA
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donlucioluzzi@virgilio.it
Il tempo di Quaresima deve essere per ciascun cristiano, un cammino di fede. E’ indispensabile, per dare concretezza e produttività ai nostri tiepidi propositi. E LA FEDE VIENE SEMPRE PREMIATA! In questa II domenica di Quaresima la Liturgia della Parola ci presenta la figura di Abramo che, con la sua piena adesione di fede al Signore, otterrà grandi benefici da Dio, per lui e per la sua discendenza. Di fronte a questi personaggi, colossi della fede, noi, con la nostra tiepidezza, non abbiamo il coraggio di imitarli, mentre raffrontandoci con gli apostoli ci sentiamo, in certi aspetti, simili a loro e ci incuriosisce vedere e seguire il loro percorso. Gesù aveva già più volte parlato ai suoi amici, di passione, crocefissione, morte e questi presagi rendevano tristi e sfiduciati gli apostoli. Allora Gesù “... prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare…”.
Probabilmente si tratta del Tabor, oggi Gebel Et - Tor. Che può definirsi alto, perché si eleva isolato e a forma conica sulla pianura di Esdralon, dominando tutto il paesaggio; la sua altezza sul mare è di circa m. 500.
Ogni azione o atto importante sono sempre preceduti dalla preghiera. Questo è il comportamento usuale del Cristo.
E perché la preghiera sia valida e produttiva, si isola dai rumori del mondo e questa volta sceglie una altura solitaria, che elevandosi su un immenso panorama suggeriva nel modo più efficace il distacco dalla terra e l’elevazione al cielo.
La preghiera si protrasse tutta la notte. Pietro e gli altri “...erano appesantiti dal sonno...”, tuttavia restarono svegli “...e mentre Gesù pregava il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante...”.
A questa parziale stupenda visione di paradiso il nostro amico Pietro, sempre generoso e impulsivo, disse: “...Maestro è bello... per noi stare qui…”.
Il godimento paradisiaco dura pochi istanti; poi ridiscendono dal monte insieme a Gesù, perché adesso c’è da percorrere la via della croce.
La fede indomita di Abramo, le titubanze e paure degli apostoli. La premura e benevolenza del Messia.
Alla base di tutto però c’è il cammino tracciato dal Cristo, fatto di sofferenze, amarezze, delusioni, croci, tribolazioni. Soltanto così si arriva alla meta luminosa.
Non illudiamoci è anche il nostro percorso! Ma quanto è indispensabile, nel buio della nostra vita quotidiana, quella luce della fede che ricevemmo il giorno del Battesimo. Anche se flebile, riuscirà ad illuminare i nostri passi sulla via della salvezza. Le premure che Gesù ebbe per i suoi amici, sono garantite anche per me, per te.
Signore stammi vicino; io non riesco ad avere la fede indomita di Abramo. Mi sento simile agli apostoli, nelle loro titubanze, incertezze, paure.
Perché li ha portati sul Tabor?
Per pregare!
Per pregare!
Ogni azione o atto importante sono sempre preceduti dalla preghiera. Questo è il comportamento usuale del Cristo.
E perché la preghiera sia valida e produttiva, si isola dai rumori del mondo e questa volta sceglie una altura solitaria, che elevandosi su un immenso panorama suggeriva nel modo più efficace il distacco dalla terra e l’elevazione al cielo.
La preghiera si protrasse tutta la notte. Pietro e gli altri “...erano appesantiti dal sonno...”, tuttavia restarono svegli “...e mentre Gesù pregava il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante...”.
A questa parziale stupenda visione di paradiso il nostro amico Pietro, sempre generoso e impulsivo, disse: “...Maestro è bello... per noi stare qui…”.
Ma riesce soltanto a sentire la voce di Dio che esce dalla nube
“Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo...”
“Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo...”
Il godimento paradisiaco dura pochi istanti; poi ridiscendono dal monte insieme a Gesù, perché adesso c’è da percorrere la via della croce.
Questa liturgia quaresimale è ricchissima
di insegnamenti per me e per te!
di insegnamenti per me e per te!
La fede indomita di Abramo, le titubanze e paure degli apostoli. La premura e benevolenza del Messia.
Alla base di tutto però c’è il cammino tracciato dal Cristo, fatto di sofferenze, amarezze, delusioni, croci, tribolazioni. Soltanto così si arriva alla meta luminosa.
Non illudiamoci è anche il nostro percorso! Ma quanto è indispensabile, nel buio della nostra vita quotidiana, quella luce della fede che ricevemmo il giorno del Battesimo. Anche se flebile, riuscirà ad illuminare i nostri passi sulla via della salvezza. Le premure che Gesù ebbe per i suoi amici, sono garantite anche per me, per te.
E ci ripete ancora una volta:
”…beati voi, che pur non vedendo con i vostri occhi,
credete sulla mia parola; grande sarà la
vostra ricompensa nei cieli"
”…beati voi, che pur non vedendo con i vostri occhi,
credete sulla mia parola; grande sarà la
vostra ricompensa nei cieli"
Signore stammi vicino; io non riesco ad avere la fede indomita di Abramo. Mi sento simile agli apostoli, nelle loro titubanze, incertezze, paure.
Aiutami a ripetere:
Non ti vedo, ma credo sulla tua parola!
Non ti vedo, ma credo sulla tua parola!
Don Lucio Luzzi
CREDO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
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LITURGIA EUCARISTICA
Sulle Offerte
Questa offerta, Signore misericordioso, ci ottenga il perdono dei nostri peccati e ci santifichi nel corpo e nello spirito, perché possiamo celebrare degnamente le feste pasquali.Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
La trasfigurazione annunzio della beata passione.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, dopo aver dato ai discepoli l’annunzio della sua morte, sul santo monte manifestò la sua gloria e chiamando a testimoni la legge e i profeti indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione. E noi, uniti agli angeli del cielo, acclamiamo senza fine la tua santità, cantando l’inno di lode:
Santo, Santo, Santo il Signore ...
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Antifona alla Comunione (Mt 17,5)
«Questo è il mio Figlio prediletto
nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
DOPO LA COMUNIONE
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri ti rendiamo fervide grazie, Signore, perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo.
Per Cristo nostro Signore. |
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