Anno C
LETTURE:
Is 43,16-21; Sal 125; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11
Antifona d'ingresso ( Sal 42,1-2)
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà; salvami dall'uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. |
COLLETTA
Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che ci hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa' che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
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Is 43,16-21
Ecco, faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
Dal libro del profeta Isaìa
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore,
che aprì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi a un tempo;
essi giacciono morti, mai più si rialzeranno,
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
«Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi».
che aprì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi a un tempo;
essi giacciono morti, mai più si rialzeranno,
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
«Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
SECONDA LETTURA Fil 3,8-14
A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gl 2,12-13)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
DAL VANGELO secondo GIOVANNI
Gv 8,1-11
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
C: Parola di Dio.
«Va’ e d’ora in poi non peccare più»
PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi
07/04/2019
V domenica
di Quaresima
Anno C
Gesù alla donna:
"Và e d'ora in poi
non peccare più"
PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it
Ricordate la tentazione di inizio Quaresima? Rinviare la nostra conversione“...tanto a Pasqua c’è tempo...”. E questo periodo di revisione e riconciliazione si va esaurendo. La Liturgia di questa V domenica di quaresima ci sollecita ad un recupero salutare ed indispensabile per la nostra anima, presentandoci la misericordia infinita di Dio.
I soliti, insopportabili Scribi e Farisei, che seguono Gesù con fini perversi, lo chiamano con una espressione bugiarda di rispetto:“Maestro, questa donna è stata colta in fragrante adulterio; ora Mosè nella legge ci ha comandato di lapidare tali donne (per esattezza questa norma riguardava una fidanzata infedele), che ne dici? E questo dicevano per avere di che accusarlo”.
Secondo il loro astuto piano, qualunque risposta avrebbe compromesso Gesù. E Lui chinatosi, col dito scriveva in terra; probabilmente faceva solo dei segni sulla polvere; era un contegno di disimpegno, usato dai rabbini, per dimostrare la noncuranza di quanto veniva loro chiesto.
I soliti, insopportabili Scribi e Farisei, che seguono Gesù con fini perversi, lo chiamano con una espressione bugiarda di rispetto:“Maestro, questa donna è stata colta in fragrante adulterio; ora Mosè nella legge ci ha comandato di lapidare tali donne (per esattezza questa norma riguardava una fidanzata infedele), che ne dici? E questo dicevano per avere di che accusarlo”.
Secondo il loro astuto piano, qualunque risposta avrebbe compromesso Gesù. E Lui chinatosi, col dito scriveva in terra; probabilmente faceva solo dei segni sulla polvere; era un contegno di disimpegno, usato dai rabbini, per dimostrare la noncuranza di quanto veniva loro chiesto.
I farisei, con la loro insistenza, cercano di salvare la faccia, o alcuni ritengono che il silenzio del Cristo esprima imbarazzo e pensano che il loro tranello evrebbe potuto ottenere effetto.
C’erano dei lavori in corso nel tempio e potevano trovare le pietre anche subito. Ma per primi cominciarono gli anziani ad andarsene!
Pensavano tra loro "...e noi in tutti questi anni, chissà quanti peccati abbiamo fatto...".
E’ Lui che compie la remissione dei peccati della donna, dopo averla sollecitata nel frattempo ad un salutare pentimento, richiedendole come sigillo il proposito.
Se facciamo, nella nostra vita sociale, mancanze gravi, la giustizia vi condanna e giustamente.
Ci presentiamo davanti a Dio con il nostro fardello di peccati e diveniamo subito oggetto di misericordia infinita.
Ci pensi quanto siamo restii a riconoscere i nostri difetti, i nostri peccati, i nostri sbagli, con umiltà e sincerità, davanti a questo Padre Celeste, con la certezza di essere oggetto di infinits misericordia?
Se esistesse un tribunale umano che desse garanzia di assoluzione, ci rivolgeremmo tutti verso questa istituzione, àncora di salvezza per i nostri guai e i nostri debiti.
Quando si tratta di Dio, unico che ci comprende, ci perdona e ci vuole sempre più bene, quanto è assurda la nostra titubanza, reticenza...
Forse perché il proposito che ci viene chiesto, non abbiamo il coraggio di metterlo in pratica, per non troncare definitivamente quella relazione, quel vizio, quella debolezza, quel nostro modo di fare…
Ti sentirai alleggerito nell’animo e nello spirito e prenderà spazio in te, la serenità che per Pasqua diventerà pace.
Ed ecco come ne esce Gesù:
“... chi di voi è senza peccato, scagli per
primo una pietra contro di lei...”
“... chi di voi è senza peccato, scagli per
primo una pietra contro di lei...”
C’erano dei lavori in corso nel tempio e potevano trovare le pietre anche subito. Ma per primi cominciarono gli anziani ad andarsene!
Pensavano tra loro "...e noi in tutti questi anni, chissà quanti peccati abbiamo fatto...".
E’ stupefacente questa misericordia infinita del Messia,
che la esercita anche verso una prostituta...
Gesù e l'adultera
che la esercita anche verso una prostituta...
Gesù e l'adultera
Determinante è la conclusione di Gesù:
“… va e d’ora in poi non peccare più!”
“… va e d’ora in poi non peccare più!”
E’ Lui che compie la remissione dei peccati della donna, dopo averla sollecitata nel frattempo ad un salutare pentimento, richiedendole come sigillo il proposito.
Se facciamo, nella nostra vita sociale, mancanze gravi, la giustizia vi condanna e giustamente.
Ci presentiamo davanti a Dio con il nostro fardello di peccati e diveniamo subito oggetto di misericordia infinita.
Ci pensi quanto siamo restii a riconoscere i nostri difetti, i nostri peccati, i nostri sbagli, con umiltà e sincerità, davanti a questo Padre Celeste, con la certezza di essere oggetto di infinits misericordia?
Se esistesse un tribunale umano che desse garanzia di assoluzione, ci rivolgeremmo tutti verso questa istituzione, àncora di salvezza per i nostri guai e i nostri debiti.
Quando si tratta di Dio, unico che ci comprende, ci perdona e ci vuole sempre più bene, quanto è assurda la nostra titubanza, reticenza...
Forse perché il proposito che ci viene chiesto, non abbiamo il coraggio di metterlo in pratica, per non troncare definitivamente quella relazione, quel vizio, quella debolezza, quel nostro modo di fare…
Ultimi giorni di Quaresima; prendiamo il coraggio
ed il tempo per dire al Cristo, rappresentato dal suo ministro:
”…ho peccato, ho sbagliato, perdonami Signore!
ed il tempo per dire al Cristo, rappresentato dal suo ministro:
”…ho peccato, ho sbagliato, perdonami Signore!
Non rinviare, provaci!
Ti sentirai alleggerito nell’animo e nello spirito e prenderà spazio in te, la serenità che per Pasqua diventerà pace.
Don Lucio Luzzi
i
CREDO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
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LITURGIA EUCARISTICA
Sulle Offerte
Ti offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
La penitenza dello spirito È veramente giusto renderti grazie, è bello cantare la tua gloria, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno: Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale, perché si convertano a te con tutto il cuore, e liberi dai fermenti del peccato vivano le vicende di questo mondo, sempre orientati verso i beni eterni Per questo dono della tua benevolenza, uniti agli angeli e ai santi, con voce unanime cantiamo l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore ...
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Antifona alla Comunione (Gv 8,10-11)
«Donna, nessuno ti ha condannata?».
«Nessuno, Signore».
«Neppure io ti condanno: d'ora in poi non peccare più».
DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli di essere sempre inseriti come membra vive nel Cristo, poiché abbiamo comunicato al suo corpo e al suo sangue.Per Cristo nostro Signore.
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"Purificami o Signore" Introduzione al canto liturgico a cura di Don Lucio Luzzi -donlucioluzzi@virgilio.it |
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