CERCARE DIO
Orsù, dunque, o Signore Dio mio,
insegna al mio cuore
dove e come possa cercarti
e dove e come possa trovarti.
O Signore, se non sei qui, dove te assente, cercherò?
E se invece sei ovunque, perché non ti vedo presente?
Ma certo tu abiti «una luce inaccessibile» E dov’è la luce inaccessibile?
E come mi avvicinerò a questa luce inaccessibile?
E chi mi condurrà e mi introdurrà in essa,
affinché in essa io ti veda?
Per mezzo di quali segni, di quale immagine ti cercherò?
Non ti ho mai visto, o Signore Dio mio, non conosco il tuo volto.
Che cosa farà, o altissimo Signore,
che cosa farà codesto tuo esule lontano?
Che cosa farà il tuo servo ansioso del tuo amore
e gettato lontano «dal tuo volto»
Anela di vederti ed è troppo lontano dai tuo volto.
Desidera di avvicinarsi a te e il luogo dove tu abiti è inaccessibile.
Brama di trovarti e non conosce dove tu stai.
Fa di tutto per cercarti e ignora il tuo volto.
O Signore, tu sei il mio Dio e sei il mio Signore e non ti ho mai visto.
Tu mi hai fatto e rifatto
e mi hai dato tutti i miei beni
e io ancora non ti conosco.
In breve: sono stato fatto per vederti
e non ho ancora fatto ciò per cui sono stato fatto.
Anselmo d'AOSTA
mercoledì 26 febbraio 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento