domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

venerdì 30 novembre 2012

NOVENA ALL'IMMACOLATA CONCEZIONE:2°GIORNO


2° GIORNO: 30 Novembre
TI SALUTO, O MARIA.
Ti saluto, O Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.

Tu sei la corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali.
Compatisci, o purissima, l'infermità dell'anima mia.
Tu puoi ogni cosa perché sei la Madre di Dio; a Te nulla si nega, perché sei la Regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finchè durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi.

3 Ave Maria

giovedì 29 novembre 2012

NOVENA ALL'IMMACOLATA CONCEZIONE:1°GIORNO


1° GIORNO: 29 Novembre
INVOCAZIONE D'AIUTO A MARIA

1° GIORNO: 29 Novembre
INVOCAZIONE D'AIUTO A MARIA
O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.
Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l'opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il Suo Sangue, ci ha donato.
Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere "segni" di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.

3 Ave Maria


fonte:www.figlidellaluce.it

sabato 24 novembre 2012

"TU LO DICI:IO SONO RE" XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'UniversoLETTURE: Dn 7, 13-14; Sal.92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37.




Liturgia di


Domenica 25 Novembre 2012



XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B 


Nostro Signore Gesu'Cristo 


Re dell'Universo 



  
LETTURE: Dn 7, 13-14; Sal.92; Ap 1, 5-8; 
Gv 18, 33-37. 



Antifona d'ingresso (Ap 5,12; 1,6)



L'Agnello immolato è degno di ricevere potenza 
e ricchezza e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno.



GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.









COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell'universo, fa' che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.







LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura  Dn 7,13-14

Il suo potere è un potere eterno.

Dal libro del profeta Daniele

Guardando nelle visioni notturne, 
ecco venire con le nubi del cielo 
uno simile a un figlio d'uomo; 
giunse fi­no al vegliardo e fu presentato a lui. 
Gli furono dati potere, gloria e regno; 
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: 
il suo potere è un potere eterno, 
che non finirà mai, 
e il suo regno non sarà mai distrutto.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale   Sal 92

Il Signore regna, si riveste di splendore.
 
Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
 
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre, dall'eternità tu sei.
 
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore. 



Seconda Lettura   Ap 1,5-8

Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio. 

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero, e per lui tutte le tribù della ter­ra si batteranno il petto. Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: Io sono l'Alfa e l'Omèga, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
 (   Mc 11,9.10  ) 

Alleluia, alleluia. 

Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo GIOVANNI

Tu lo dici: io sono re.
«Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei…».In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giu­deo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno con­segnato a me. Che cosa hai fatto?». 
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». 
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo 




«Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi   


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25/11/2012

Cristo Re
dell'Universo


Anno B


Pilato disse a Gesù:
"Sei tu il Re dei Giudei?"



PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 



La Chiesa oggi, ha cambiato il colore liturgico; è terminato ormai il colore verde che ci ha accompagnato per tutta la lunga serie delle domeniche estive. In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco, perché è la grande Festa di Cristo Re. Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati, perché il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro. Per noi il concetto di Re è sinonimo di superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi. Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono Re, fa una certa impressione e ne fece tanta a suo tempo, che fu motivo di scandalo, tanto è vero che lo denunciarono.Lo portarono in tribunale perché aveva osato dire che Lui era il vero Re, invece di Cesare. E’ per l’ennesima volta costatiamo che la vita di Cristo, dal punto di vista umano, è stata un fallimento. Sempre contornato da gente perfida, maldicente, invidiosa, come erano i farisei, che inventeranno, come capo di accusa e di condanna, che ha osato dire che si sostituisce a Cesare.
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Cristo Re dell'Universo
Deve morire, con la morte più infamante, quella della croce. Durante il percorso al calvario, passando in mezzo alla folla attonita, ma ipocritamente neutrale per paura dei capi del popolo, Gesù si rivolge a quelli che Lui ha tanto beneficato e lo chiama ancora: “Popolo mio che male ti ho fatto? In che cosa ti ho contristato?Se ti ho fatto del male percuotimi, ma se ti ho voluto sempre bene, perchè mi tratti così?".

E fino all’ultimo istante svolge la Sua missione salvifica, quando dice al delinquente crocifisso con Lui, ma pentito

“Oggi sarai con me in Paradiso”


“Oggi sarai con me in Paradiso”

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Gesù e il buon ladrone

Quale è la forza, la missione di questo Cristo Re dei nostri cuori? E’ la bandiera del cristianesimo: 

AMA SEMPRE IL PROSSIMO TUO!

Ricordati che il tuo prossimo più immediato è la famiglia dove si vive continuamente accettando, a volte, contrarietà, forse anche umiliazioni.

Cristo vorrebbe essere il Re della tua famiglia;
per credere a questo ci vuole fede

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Il 9 Febbraio 1527 si riunì a Firenze nel Palazzo della Signoria quello che noi chiamiamo oggi il consiglio comunale. C’erano i vessilliferi, i capitani del popolo e vari rappresentanti. Si discuteva del più e del meno; ad un certo punto prende la parola Pier Capponi: parla animatamente di problemi sociali, di necessità che incombevano tra la popolazione. Poi si mise in ginocchio davanti a tutti e disse: "Io propongo a Firenze repubblicana di eleggere Cristo Re dei fiorentini". Tutti scoppiarono in un applauso, approvarono questa sua mozione e fu eletto ufficialmente Cristo Re dei Fiorentini. Ancora oggi all’ingresso diPalazzo della Signoria c’è una lapide in latino che ricorda questo atto di fede dei fiorentini.

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Una raffigurazione
di Pier Capponi

Prova anche tu a sentire la gioia di essere suddito di questo grande Re che ti viene incontro, ti aiuta, ti vuole bene, ti perdona.

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E’ l’unico che ti sa capire e che ti comprende nelle tue miserie e nelle tue debolezze…



Don Lucio Luzzi





CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.








LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte
Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione, e per i meriti del Cristo tuo Figlio concedi a tutti i popoli il dono dell'unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 



Prefazio
Cristo sacerdote e re dell'universo.
 
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.

E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona di Comunione  (Sal 28,10-11)
Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace.
 

Dopo la Comunione 
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, fa'che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell'universo, per vivere senza fine con lui nel suo regno glorioso. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 





Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta

Video correlato"Lodi all'Altissimo"
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina
Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 



SII ESALTATO SIGNORE 

a cura del Blog "Gesu'di Nazareth"






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giovedì 22 novembre 2012

25 NOVEMBRE 2012 FESTA DI CRISTO RE



Solennità di Cristo Re
Pianoro Nuovo, 20 novembre 2011

Omelia del Card.Arcivescovo di Bologna,S.E. Carlo Caffarra


1. Cari fratelli e sorelle, la fede ci dona una nuova intelligenza della realtà. Essa rende la nostra ragione più capace di capire il senso delle tribolate e confuse vicende umane. Il mistero che oggi celebriamo, la sovrana regalità di Cristo, ci offre la vera chiave interpretativa della storia umana, divenendo sorgente di sicura speranza nella difficoltà delle nostre giornate terrene.
Come avete sentito la Parola che oggi la Chiesa ci fa meditare, ci invita a guardare all’atto finale della regalità di Cristo, alla sua manifestazione ultima: il giudizio finale.
"Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti". La suprema manifestazione della regalità di Cristo sarà il Giudizio finale. Quando professiamo la nostra fede, diciamo: "… di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti".
Cari amici, questa verità del Giudizio finale è pressoché scomparsa dalla coscienza dei credenti. Al contrario, le prime generazioni di cristiani vivevano di essa. L’oscurarsi della fede nella regalità di Cristo che dà il giudizio definitivo sulle vicende umane, è la causa non ultima dell’affievolirsi della speranza nel cuore di tanti. Per quale ragione? Ascoltiamo ancora il Vangelo: "egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra".
Quante ingiustizie sono commesse nella storia! Quante prepotenze sui più poveri, sui più deboli, da parte di chi ha potere! Dentro al tempo, al povero e al debole non resta altro che il pianto o l’inefficacia della ribellione priva di forza. E morirà il giusto e l’ingiusto; chi ha commesso l’ingiustizia come chi l’ha subita. Ma noi ci ribelliamo non solo emotivamente ma ragionevolmente al pensiero che non ci sia nessuna possibilità di "rimettere le cose a posto", di "dare a ciascuno il suo". Sì, cari amici, "Esiste la giustizia. Esiste la "revoca" della sofferenza passata, la riparazione che ristabilisce il diritto" [Benedetto XVI, Lett. Enc. Spe salvi 43]. Questa revoca, questa riparazione è il giudizio finale. Il prepotente non sta dalla stessa parte della vittima: "e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra … e se ne andranno questi al supplizio eterno e i giusti alla vita eterna".
La celebrazione della regalità di Cristo, invitandoci a portare lo sguardo della nostra fede sull’atto finale, tiene vivo in noi quel desiderio che esprimiamo nella preghiera insegnataci da Gesù: "venga il tuo regno".
2. Ma la celebrazione odierna non ci fa attendere solo il futuro; non ci fa solo vivere nell’attesa della beata speranza che venga definitivamente il Regno. L’odierna celebrazione ci aiuta anche a vivere bene il nostro presente. Lo insegna il profeta nella prima lettura. "Così dice il Signore Dio: "Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura". Non siamo soli; non siamo abbandonati a noi stessi. Alla forza disgregatrice dei nostri egoismi si contrappone l’amore del Re-Pastore che ci raduna da tutti i luoghi dove eravamo dispersi.
Nessuna persona umana è ignorata. "Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata".
Il potere sovrano di Cristo non si eserciterà solo alla fine della storia, quando darà a ciascuno il suo. Già fin da ora, la sovranità di Cristo è presente dentro alla nostra vicenda umana come sovranità di grazia e di amore.
Questa sovranità di salvezza ha cominciato a manifestarsi nella vita di Gesù: "se col dito di Dio io scaccio i demoni, allora è già certamente arrivato a voi il regno di Dio" [Lc 11, 20]. Ed ora, anche nel nostro tempo, continua ad essere annunciato ed instaurato dalla Chiesa: "di questo regno essa costituisce il germe e l’inizio" [Cost. dogm. Lumen Gentium 5, 2; EV 1, 290].
Cari fratelli e sorelle, il Vescovo è venuto a visitarvi per esortarvi a guardare avanti verso il giorno e l’ora in cui il Re "verrà a giudicare i vivi e i morti"; per esortarvi a vivere nel presente la vostra vita di ogni giorno nella certezza che il Signore è la nostra guida, e che la grazia ci accompagnerà sempre.