domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 8 luglio 2018

"UN PROFETA NON E'DISPREZZATO SE NON NELLA SUA PATRIA" XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B LETTURE: Ez 2,2-5; Sal 122; 2 Cor 12,7-10; Mc 6,1-6



Liturgia di
Domenica 8 
LUGLIO 2018





XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B 

  

 LETTURE:

 Ez 2,2-5Sal 122; 2 Cor 12,7-10Mc 6,1-6

ANTIFONA D'INGRESSO



Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 47,10-11; ) 




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.





COLLETTA



O Dio, che nell'umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l'umanità della sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall'oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. 
Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA


 
 




PRIMA LETTURA
Ez 2, 2-5

Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.

Dal libro del profeta Ezechiele


In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”.
Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli –, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


 SALMO RESPONSORIALE

Sal 122


RIT:I nostri occhi sono rivolti al Signore.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi

alla mano dei loro padroni.
 
Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
 
Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi. 
SECONDA LETTURA



2 Cor 12, 7-10

Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Cf Lc 4,18  )
Alleluia,Alleluia

Lo Spirito del Signore è sopra di me: 
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo MARCO




Mc 6, 1-6

Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo 


«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua»

PENSIERO DELLA DOMENICA





XIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO Anno B



«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria»

a cura di Don Lucio Luzzi

Nessuno è profeta nella propria patria
La prima parte della Messa è chiamata Liturgia della Parola, composta di tre letture.

 La più comprensiva, per noi, è la terza dove viene sempre proposta una pagina del Vangelo riguardante la vita di Gesù.
 La prima lettura di oggi, per esempio, consiste in appena cinque versetti del profeta Ezechiele che fu fatto prigioniero nel 597 a.c. e deportato a Babilonia ( la Bagdad di oggi) insieme con la moglie che nove anni dopo gli muore.
Il Profeta parla in nome di Dio e incoraggia il suo popolo perché, anche nelle prove, non smetta mai di confidare nel suo Signore.

Nella seconda lettura appena un brano della lettera che Paolo scrisse agli abitanti di Corinto, dove dice che satana lo schiaffeggia perché lui non vada in superbia per le rivelazioni avute da Dio.
Allora dice: “…mi compiaccio nella mia infermità, negli oltraggi, nella necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo…”.
Vorrei permettermi di darti un consiglio: ricordati che la Parola di Dio non è riservata ai sapienti, agli intellettuali, ma è pane di vita per tutti.

Quando ti trovi in Chiesa, durante le prime due letture, mettiti in atteggiamento di raccoglimento, possibilmente ad occhi socchiusi.
Non importa se percepisci poco di quello che viene declamato: Dio parlerà direttamente al tuo cuore e quei brani forse poco o nulla comprendibili, produrranno, per virtù del Signore, nostro Dio, un grande effetto nel tuo animo.
Poi in piedi per l’ascolto del Vangelo di oggi dove Gesù torna a Nazareth “ dove era stato allevato ed aveva trascorso tutta la vita fino al battesimo nel Giordano e dove si trovava la sua parentela..”.

Dovette compiere un cammino verso sud-ovest di una cinquantina di chilometri.
E’ là che i suoi parenti avrebbero voluto ricondurlo quando erano venuti a prenderlo a Cafarnao, senza riuscire nell’intento; ora è Gesù stesso che vi si reca, ma non per sottrarsi alle spossanti fatiche apostoliche, come volevano i parenti, ma per estenderle al suo paese insieme ai suoi discepoli.

Egli vi era già stato all’inizio del suo ministero, prima di andare ad abitare a Cafarnao , ma fu una visita drammatica perché i suoi paesani “..lo spinsero fino sul ciglio del monte, per precipitarvelo….”.
Adesso tutti sanno della sua fama e dei miracoli che compie, ma la istintiva ammirazione viene subito soffocata da una crescente indivia.

 E’ di sabato e Gesù si mette ad insegnare nella sinagoga ai suoi paesani, che ora esternano tutta la loro invidia e livore con analoghe espressioni:”..e chi si crede di essere…capirai.. lui che è il falegname…il figlio di Maria…vuol fare il maestro…”.

Lo conoscevano bene perché Gesù durante i lunghi anni di vita nascosta aveva lavorato nell’unica bottega artigianale di Nazareth, quella di Giuseppe.
Quanto avrà sofferto sua madre per l’ostilità dei suoi concittadini !

Gesù se ne va sconfitto, umiliato e disse:” UN PROFETA NON E’ DISPREZZATO CHE NELLLA SUA PATRIA, TRA I SUOI PARENTI E IN CASA SUA…”.
Fermati un attimo ed applica a te stesso quanto accaduto a Gesù.
Troverai questi fatti di una realtà sconcertante, se li applichi al tuo ambiente, a tanti tuoi concittadini, al tuo posto di lavoro…

DON LUCIO LUZZI


sabato 7 luglio 2018

PER I RAGAZZI THAILANDESI

Signore Gesu',
Signore della Vita

Ti chiediamo di salvare i ragazzi thailandesi,
Ti chiediamo di proteggerli
in questa difficile situazione nella quale si trovano

Ti preghiamo Signore
ci sono gia' troppe lacrime di dolore
 in questo mondo
fa che non se ne versino delle altre..

Signore benedici i soccorritori,thailandesi e di tutto il mondo che stanno 
compiendo uno sforzo sovraumano,
ti preghiamo o Signore
evita l'ennesima tragedia
che coinvolge dei piccoli innocenti.

Ricordati delle famiglie 
che vivono nell'ansia,nell'angoscia
perche' Tu o Signore
possa restituire alle famiglie,
i loro figli sani e salvi.

Ricordati del soccorritore
che ha perduto la propria vita,per aiutare questi ragazzi,sicuri che avra'la ricompensa della Vita Eterna...

Ti preghiamo o Signore,a Te obbediscono,venti e mari,oceani,
placa i monsoni e tutte le avversita' atmosferiche, che stanno ostacolando i soccorsi.

Per Cristo,nostro Signore

Amen


domenica 1 luglio 2018

"TALITA KUM"XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B LETTURE: Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

Liturgia della Parola

 DOMENICA 


1 Luglio 2018




XIII  DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno B 


LETTURE:

Sap 1,13-15; 2,23-24Sal 29; 

Cor 8,7.9.13-15Mc 5,21-43


Antifona d'Ingresso   Sal 46,2
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia.



COLLETTA

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...








PRIMA LETTURA
    
  Sap 1,13-15; 2,23-24
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.

Dal libro della Sapienza


Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




SALMO RESPONSORIALE

  
Dal Salmo 29

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato. 
 

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre



SECONDA LETTURA

   2 Cor 8,7.9.13-15
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno»

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





ACCLAMAZIONE AL VANGELO



Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo
.
Alleluia.

Proclamazione del VANGELO




Vangelo  Mc 5, 21-43
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!

Dal vangelo secondo Marco

[In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.]
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?»I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando 
[dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.  



C: Parola del Signore.


A: Lode a Te,o Cristo






«Figlia, la tua fede ti ha salvata»

PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi

Image

01/07/2018
XIII domenica del
Tempo Ordiario


Anno B


"Figlia, la tua fede
ti ha salvata"
dice Gesù


PENSIERO DELA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 


Gesù è “la risurrezione e la vita”. Con i miracoli del ritorno alla vita della figlia a Giairo e della guarigione della donna con perdite di sangue, Gesù illumina la nostra esistenza. 

Ci richiama alla fede ed apre il nostro cuore a una profonda speranza di vita e di salvezza. Ogni domenica la Chiesa ci propone dei brani della Parola di Dio, fonte inesauribile di insegnamento e linfa vitale per la nostra anima.Il linguaggio di Gesù non è sempre facilmente percepibile, perché non basato sull’assenso della nostra ragione, né condiviso da fatti concreti, tangibili. 


Quando parla di infinito, regno dei cieli, vita eterna, queste verità possono e debbono essere accettate con la fede, il grande dono che il Signore ci ha dato! 

La Liturgia odierna ci presenta un piccolo brano del libro della Sapienza. E’ stato scritto verso la metà del secondo secolo a.c, in greco da un autore assai esperto della lingua. L’attribuzione a Salomone è fittizia; il vero autore è sconosciuto. L’insistenza per tutto ciò che riguarda l’ Egitto potrebbe far pensare ad un ebreo di Alessandria.
Image
... prese la mano della bambina, le disse:
"Talità kum", che significa "Fanciulla, io ti dico, alzati!"



Dio non ha creato l’uomo perché fosse preda del nulla. Lo ha creato per la vita. La morte è entrata nel mondo per l’invidia del diavolo, e cioè per il peccato dell’uomo!

Con il salmista crediamo che Dio ci farà risalire dall’abisso della morte, dalle situazioni difficili: per questo diciamo:

TI ESALTERO’ SIGNORE, PERCHE’ MI HAI RISOLLEVATO

Il Vangelo di Marco che ci viene proposto in questa domenica XIII del T.O. ci presenta una donna che aveva perdite di sangue; udito parlare di Gesù, viene tra la folla e da dietro tocca il suo mantello. Diceva infatti “…se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata…”

Image
Gesù è la Via, la Verità e la Vita

La crisi dell’uomo moderno ha le sue radici nell’orgoglio di pretendere di poter fare tutto senza ascoltare la voce di Dio!

Si esalta quando raggiunge grandi traguardi con la scienza, 
si sente padrone dell’universo,
crede che può fare  tutto ciò che vuole, 

spesso si auto distrugge e trova sfogo ai suoi fallimenti 
ribellandosi ed imprecando contro Dio!

Senza la fede è impossibile  sopravvivere a tragedie, sofferenze che spesso sono pane quotidiano della nostra vita terrena.

Ricordati che la fede non è come un oggetto che quando possiedi te ne puoi servire all’occorrenza.

Ripeti spesso 
“...credo Signore, ma aumenta la mia fede…”


Image
Jesus is Lord

Pensa con gratitudine ai tuoi genitori, quando nei primi giorni della tua esistenza ti portarono al Tempio per ricevere il dono della fede e intesero l’accorato monito del celebrante che disse loro… ”Abbiate cura che questa creatura cresca come figlia della luce”.

Don Lucio Luzzi
Image
donlucioluzzi@virgilio.it 

Image
Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

Image

Image

Vie delo Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta

Video correlato
"Signore vero corpo"
Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina
Buon canto e buona domenica a tutti!