domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 31 luglio 2016

"QUELLO CHE HAI PREPARATO DI CHI SARA'?"XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C LETTURE: Qo 1, 2; 2, 21-23; Sal 94; Col 3,1-5. 9-11; Lc 12,13-21




Liturgia di

Domenica 31  Luglio 2016



XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO



ANNO C



  
LETTURE: 


Qo 1, 2; 2, 21-23
Sal 94; 
Col 3,1-5. 9-11; 
Lc 12,13-21
  
Antifona d'ingresso  Sal 69,2.6
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.









LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

  Qo 1,2; 2,21-23
Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità!
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Dal Salmo 89

Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.
 


SECONDA LETTURA Col 3,1-5. 9-11
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Mc 1,15)

Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





VANGELO





Quello che hai preparato, di chi sarà?
Dal vangelo secondo Luca


In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». 
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
  




C: Parola di Dio.

A: Rendiamo grazie a Dio.




«Quello che hai preparato, di chi sarà?».  


PENSIERO DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi



XVIII DOMENICA t.o. 31 luglio 2016 ANCHE SE UNO E’ RICCO LA SUA VITA NON DIPENDE DAI SUOI BENI


XVIII DOMENICA t.o.31 luglio 2016
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 ANCHE SE UNO E’ RICCO LA SUA VITA

 NON DIPENDE DAI SUOI BENI

 
Nei tre anni di vita pubblica del Messia, i suoi rapporti con il popolo sono stati sempre ispirati ad una infinita misericordia e sollecitudine verso tutti i problemi della sua gente.

 Per loro compie prodigi, come moltiplicazione dei pani, sana malati, addirittura risuscita un amico, Lazzaro.

Lo seguono folle immense, lo ammirano, lo applaudono, perché pensano che Lui per sempre  risolverà tutti i loro problemi.
 Ma ci sono due categorie di persone con le quali avrà rapporti difficili, tesi; i Sadducei e i Farisei.
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 I Sadducei, così detti, perché attenevano alla sola legge legale( la sola legge di Mosè) a differenza dei Farisei che ammettevano obbligatorie le osservanze tradizionali, erano scettici, epicurei e negavano non solo la risurrezione dei corpi, ma anche l’ immortalità.

 Nella sua missione itinerante in mezzo alle folle,ci sono sempre alcuni farisei e Sadducei; lo seguono apparentemente con interesse, pongono quesiti, chiedono spiegazioni al Maestro, ma solo, come riportano gli evangelisti, per metterlo alla prova.

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 Quanto salutari, per noi, i monito della Parola di Dio fin dal Vecchi Testamento!

“ Ricordati del tuo Creatore. Temi Dio ed osserva i suoi comandamenti, perché Egli giudicherà il bene e il male che tu compi”.

 Purtroppo l’uomo moderno attratto dalle chimere del piacere, del godimento, della ricchezza, è disposto a grandi sacrifici per raggiungere questi illusori miraggi.
 Quando hai tempo rifletti sulla parabola di Gesù: 
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 “ La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “ Che farò, poiché bob ho dove mettere i miei raccolti? 

Farò così.disse; demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei bene. Poi dirò a me stesso: anima mia, hai a disposizione molti beni,per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti”.

Ma Dio gli disse: “ Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio”.

  Il pensiero della caducità della vita e della morte, che per noi è motivo di incubo, quanto è salutare, invece, nel nostro breve tragitto terreno!
 S.Agostino diceva: 
“ Tu ami la terra? Terra sarai.
  Tu ami Dio?…Dio sarai”.

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 Aiutami Signore ad avere sempre un giusto equilibrio nella impostazione della mia vita quotidiana.

Ad allontanare dalla mia mente le chimere che mi allettano,
Ad avere piena e totale fiducia in Te, e a dire sempre, in ogni evento della vita di ogni giorno, TI RINGRAZIO O MIO SIGNORE!

Ricordati che sempre ed anche in atteggiamenti negativi della tua vita sentirai il dovere di esprimere con serenità e fiducia il tuo ringraziamento a Dio, per la Sua infinita bontà e misericordia.

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Don Lucio Luzzi

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sabato 16 luglio 2016

"MARIA HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE CHE NON LE SARA' TOLTA" XVI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C LETTURE: Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42




Liturgia di

Domenica 17 Luglio 2016



XVI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

ANNO C



  
LETTURE: 


Gn 18, 1-10Sal 14; Col 1, 24-28Lc 10, 38-42
Antifona d'ingresso  Sal 53,6.8
Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l'anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.









LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

   Gn 18, 1-10
Signore, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi.

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Dal Salmo 14

Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
 


SECONDA LETTURA Col 1, 24-28
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi.
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Lc 8,15)

Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono 
la parola di Dio
con cuore integro e buono, 
e producono frutto con perseveranza.

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





  Dal VANGELO secondo LUCA 

Lc 10, 38-42
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
  
 



C: Parola di Dio.

A: Rendiamo grazie a Dio.




«Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».  


PENSIERO DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi



XVI Domenica T.O./C 17 Luglio 2016- Beati noi se sapremo accogliere la Parola di Dio



XVI Domenica T.O./C

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17 Luglio 2016-

Beati noi se sapremo accogliere la Parola di Dio
 La liturgia di questa domenica XVI del TO. ci offre utili riflessioni sul tema della accoglienza. Ci presenta Abramo, perfetto modello della ospitalita’, per la premura e la generosità con la quale  accolse i tre misteriosi ospiti, che lui riconosce come presenza di Dio, comportandosi  esemplarmente di conseguenza. 
 
Poi nel brano di Luca, per noi più adatto, Gesù si trova in viaggio verso Gerusalemme e fa sosta  nel villaggio di Betania, sulle pendici orientali del monte degli ulivi.
 E’ il villaggio delle due sorelle   Maria e Marta e del fratello Lazzaro. 

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MARTA, nome aramaico che vuole dire " signora- padrona";  essendo presumibilmente la più anziana dei tre, era effettivamente responsabile della casa. Non   aveva marito, perché altrimenti sarebbe toccato a lui ricevere Gesù. "Essa aveva una sorella, di nome Maria”. 
MARIA, e Maria Maddalena, una delle pie donne che seguivano Gesù, forse l’antica peccatrice convertita. "Sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola”. Sedeva a terra, secondo il modo consueto di stare ai piedi dei maestri. 

Si rivede l’infiammato e devoto amore della peccatrice convertita, di colei che seguiva Gesù, che starà sul calvario, che comprerà gli aromi, che correrà presto al sepolcro, che incontrerà per prima il Risorto; essa e sempre ai piedi di Gesù.
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 Marta invece l era in faccende per dare degna ospitalità a Gesù  e per preparare la mensa. Con qualche venatura   forse di risentimento, di zitella buona e volenterosa, ma un po’ bisbetica, nella semplicità della sua confidenza essa fa quasi un rimprovero anche a Gesù:"..Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire?". . .dille dunque che mi aiuti..
ma Gesù le rispose. . .Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola e la cosa di cui c’e bisogno: Maria si e scelta la parte migliore che non le sarà tolta". Ecco il grande insegnamento del Messia, che ci indica sempre l’essenziale, la vera strada da seguire. 
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Io quanto mi raffiguro in Marta! Sempre indaffarato, mille  cose da fare, il tempo che non basta mai; e invece di concludere la giornata col dire:.."sono un servo t ` inutile..", comincio a pensare, a recriminare, faccio anche l’offeso, sono insoddisfatto e deluso per non avere riconoscimento e gratitudine..

 E tu? Nella tue condizioni di famiglia, di lavoro, di  impegni, di svago. .quanto e difficile trovare uno spazio per mettersi ai piedi di Gesù, per ascoltare  le sue parole di vita, per riprendere coraggio,forza, impegno, entusiasmo.

Solo Lui può riempire il vuoto che inevitabilmente si crea nel tuo cuore, nelle tante vicissitudini quotidiane. Pensa quanto  siamo assurdi quando diciamo:".. ho tante cose da fare, non ho tempo di pensare a Dio. .. ma so che soltanto con Lui potrei risolvere i miei problemi! . ..

 Signore`Gesù, noi riempiamo la nostra vita di molte cose e finiamo con il dimenticare Te. Non siamo capaci di fare silenzio e la tua parola si  perde in mezzo al frastuono. Siamo troppo affannati e non sappiamo distinguere ciò che conta veramente. Abbi misericordia di noi e perdona i nostri peccati.
Don Lucio Luzzi


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venerdì 15 luglio 2016

GESU'FIGLIO DEL DIO VIVENTE ASCOLTACI

Gesu' crediamo che Tu sei il Figlio del Dio Vivente

Ti preghiamo perche' cessi la violenza in questo mondo

Gesu' Signore,Gesu' Maestro

Noi crediamo in Te,nel Tuo Amore

Insegnaci,guidaci alla via della pace

la Tua Pace....

Signore infinitamente buono

accogli nel Tuo Regno

le Vittime dell'attentato a Nizza

tutte le Vittime innocenti

dell'odio e del terrore...

dell'ingiustizia e dell'arroganza...

Signore Gesu' ti aspettiamo

Aspettiamo il Tuo ritorno

perchè Tu possa portare 

la Pace in questo mondo

in mezzo a noi

che ne abbiamo tanto bisogno.

Gesu' Cristo

Figlio di Dio 

Tu hai annientato la morte e il peccato

converti i cuori 

di chi accecato dall'odio  
sa solo
portare morte e disperazione


mercoledì 13 luglio 2016

PREGHIERA PER LE VITTIME DELLA SCIAGURA FERROVIARIA IN PUGLIA

Signore Gesu',
Tu che sulla Croce 
hai vinto la morte,
Tu che morendo sulla Croce
hai redento i nostri peccati
ti chiediamo di accogliere nel Tuo Regno le vittime innocenti della tragedia ferroviaria 
accaduta in Puglia ieri.

Benedici o Signore
i morti,dona loro la Gloria e la Pace
dona Loro di vederti e di vedere il Padre

Consola chi è nel dolore,chi piange
i loro cari perduti
Perchè la Tua Passione e la Tua Resurrezione
Siano segno di Speranza e di Certezza
di Poterti incontrare nel Regno del Padre Tuo 
e di poter riabbracciare i loro cari.

Guarisci i feriti
dona loro guarigione dalle ferite fisiche
e spirituali di questo immenso dramma
Dona pace e serenita'
affinche possano ristabilirsi al piu'presto

Signore ti preghiamo
per la sicurezza per ogni persona che viaggia
per chi guida ogni mezzo di trasporto
dona la serenita' e la pace che consenta di
svolgere al meglio il proprio dovere

Fa che chi ci governa o Signore
metta al primo posto non il profitto
ma la persona
e metta in atto tutte le misure necessarie
per prevenire ed impedire queste sciagure

Ascoltaci o Padre



domenica 10 luglio 2016

"CHI E' IL MIO PROSSIMO?" XV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C LETTURE: Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37




Liturgia di

Domenica 10 Luglio 2016



XV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

ANNO C



  
LETTURE: 

Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20Lc 10, 25-37

Antifona d'ingresso  Sal 16,15
Nella giustizia 
contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio 

mi sazierò della tua presenza.
 









LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

   Dt 30, 10-14
Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.
Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica
». 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Dal Salmo 18

I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
 



SECONDA LETTURA Col 1, 15-20
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 6,63.68)

Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





  Dal VANGELO secondo LUCA 

Lc 10, 25-37
Chi è il mio prossimo?


In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
 



C: Parola di Dio.

A: Rendiamo grazie a Dio.




«Chi è il mio prossimo?»


PENSIERO DELLA DOMENICA

a cura di Don Lucio Luzzi



XV Domenica T.O./C
10 Luglio 2016-


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Farsi prossimo di tutti
Senza fare distinzioni


Gesù nei suoi viaggi apostolici. sempre a contatto con folle oceaniche che volevano vedere di persona le sue qualità taumaturgiche, ha dovuto fare fronte anche a categorie di persone ostili, che vigliaccamente si presentano a Lui, come agnelli, e pongono domande che per la folla sono dolci, buone e molto interessanti.


ll Cristo risponderà sempre da par suo; a volte li smaschera per la loro perfidia, ma soprattutto approfitta per dare a tutti un vero insegnamento. 


E’ un dottore della legge questa volta che gli chiede: "Chi è il mio prossimo‘?" La domanda poteva essere compromettente, data la visione ristretta che i Giudei avevano del prossimo. Gesù risponde con una magnifica parabola, la cui intuitiva evidenza non permetteva obiezioni. E’ la grande parabola della misericordia.

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"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. . .". Da Gerico che è a 250 metri sotto il livello del mare, a Gerusalemme che e a 750 metri sopra di esso. vi era un dislivello di mille metri che si doveva superare con una strada tortuosa di Km. 28. in una Zona desertica. caratterizzata da caverne, e assai 
pericolosa.


 Un sacerdote che aveva terminato la sua settimana di servizio al tempio, sta ritornando a Gerico. sua città residenziale. L’uomo incappato nei ladroni. giaceva da tempo al lato della strada; il sacerdote certamente si avvicinò a lui per vedere di che cosa si trattava. Ma non volendo fastidi, si allontanò subito, pur avendo compreso il dovere di intervenire. La stessa cosa farà un levita, aiutante del sacerdote, che seguiva a buona distanza.
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Sarà un Samaritano che andava a Gerusalemme per affari, ad avere compassione del malcapitato e nonostante fosse Giudeo, quindi suo acerrimo nemico, fascia le ferite. versandovi olio e vino. lo mette sulla sua cavalcatura e lui prosegue il viaggio a piedi; lo conduce fino alla locanda ( il Kham palestinese). 


Non disse:".. io ho fatto anche troppo. ora pensateci voi..." ma dà tutte le garanzie presenti ed anche per quando passerà di ritorno. Non esiste parabola di Gesù dove qualcuno di noi possa dire: "a me questa non mi riguarda. .   

Prova anche tu a fare la domanda: Signore. ma oggi nei tempi moderni e cosl controversi. chi e il mio prossimo? lo penso che debba escludere chi mi ha fatto del male proverò  almassimo a non odiarlo! 


In Famiglia mia ci sono problemi. divisioni. ingiustizie ereditarie che ho subito. pretese. presunzioni .... Non mi dire Signore che questi devono essere il mio prossimo da amare. .. Nel lavoro subisco concorrenza sleale; in ufficio il comportamento del "capo" e insopportabile. ..io questi l’ho cancellati dall’elenco del mio prossimo


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. 

Faccio bene'? Se vivo in comunità o a contatto con il pubblico. non mi dire Signore che devo sorridere sempre a tutti.. Per carattere io rispondo a tono a critiche sbagliate; al massimo potrò abbassare un po’ la voce, ma gli
devo dire quello che penso. .. Perche Signore non mi rispondi? Ho capito: le mie azioni, i miei modi, i miei comportamenti, anche se con la ragione cerco di giustificarli, non coincidono con il tuo insegnamento. 

l,a cosa che mi lascia perplesso e che Tu non mi dici: provaci almeno in parte.  come al solito categorico. per il mio bene: se mi vuoi seguire. questa è la strada da percorrere. .. Ci proverò  Signore; aiutami e forse inizierà tanta pace nel mio cuore.

Don Lucio Luzzi

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