domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 6 maggio 2012

"IO SONO LA VITE E VOI I TRALCI" V^Domenica di Pasqua ANNO B At 9, 26-31; Sal.21; 1 Gv 3, 18-24; Gv 15, 1-8.



Liturgia di
Domenica 6 MAGGIO 2012
                                 






 V^DOMENICA DI PASQUA 


Anno B

  Colore liturgico: bianco
  

 LETTURE:

 At 9, 26-31; Sal.21; 1 Gv 3, 18-24; Gv 15, 1-8.



ANTIFONA D'INGRESSO



Cantate al Signore un canto nuovo, 
perché ha compiuto prodigi; 
a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia. (Sal 98,1-2) 








GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.







COLLETTA



O Dio, che ci hai inseriti in Cristo
come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché, amandoci gli uni gli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova. 

Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA


 
 




PRIMA LETTURA
At 9,26-31
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.




 ‡ Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

 SALMO RESPONSORIALE


Sal 21


RIT:A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

SECONDA LETTURA



1Gv 3,18-24
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.

‡ Dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo 

 



Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 15,4.5)

Alleluia,Alleluia
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo GIOVANNI




Gv 15,1-8
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.




In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto.
 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo  






Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 


COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
a cura di DON LUCIO LUZZI







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06/05/2012

V domenica
di Pasqua

Anno B

In questo è glorificato il Padre:
"Che portiate molto frutto"




PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 






Siamo già alla quinta domenica di Pasqua; si avvicina ormai la partenza definitiva di Gesù che ritorna al Padre (20 Maggio p.v.) e questo ultimo periodo viene impiegato dal Maestro per confermare, nella fede, i suoi amici: gli apostoli. Ora sono convinti che Lui non è un fantasma. Lo hanno toccato! Ha mangiato con loro! L’ansia di Gesù è che rimangano uniti fra loro, tramite Lui. E ancora una volta porta una similitudine plastica, comprensibilissima per loro:“…rimanete in me ed io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla…se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato…”E gli apostoli con atteggiamento semplice, quasi infantile, si imprimono nella mente l’immagine del tralcio che perché viva deve essere sempre attaccato alla vite.

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Non esiste una vita cristiana senza una comunione totale con Cristo. Per avere frutti nella nostra vita spirituale è condizione indispensabile attingere linfa vitale da lui il Redentore


Spesso nella nostra vita quotidiana pretendiamo di fare di testa nostra e non ci accorgiamo che gradualmente diventiamo un tralcio secco; assurdo pretendere frutti… l’anima senza la linfa vitale, muore.

Quante volte anche io mi sono posto la stessa domanda che fece quel giovane a Gesù: “Maestro che devo fare per ottenere la vita eterna?”

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E la risposta di Gesù per ognuno di noi è sempre la stessa: 
“Ama Dio con tutto il cuore e la mente…
e il prossimo tuo come te stesso”


Eccola al linfa indispensabile!

Mi sembra, e forse mi illudo, che per il primo punto sono a posto.

Ma quando mi dice Gesù “...devi sempre e in ogni evenienza amare il tuo prossimo...” rimango perplesso, cerco di fare dei distinguo, provo a giustificarmi perché convinto che io sono dalla parte della ragione…

Dico sì, mi impegno a parole, ma poi in concreto rimando, rimando, perché non ho coraggio e non riesco a sbloccarmi.

E mentre mi sembra di essere sicuramente ancorato da sempre a Lui, mio Signore, io stò diventando un tralcio che se non ho il coraggio di drastiche soluzioni, lentamente appassisce e si secca.

E se entriamo nella aridità dell’anima, la nostra sorte sarebbe ben triste. Con quanto amore Gesù dice agli apostoli e ad ognuno di noi:

“...rimanete in me ed io in voi...”


SIGNORE AIUTACI AD ESSERE SEMPRE UNITI A TE PER PORTARE FRUTTI.
QUESTO SIA IL NOSTRO DESIDERIO: SAPER VIVERE DA FRATELLI,
PER REALIZZARE UNA VERA COMUNIONE.




Don Lucio Luzzi






Preghiera dei fedeli



Il Signore ci assicura che qualunque cosa chiediamo al Padre, egli ce la concederà; con fiducia rivolgiamo a lui le nostre invocazioni. 
Preghiamo insieme e diciamo: 



Padre, sia fatta la tua volontà.
1. Perché la Chiesa, sull'esempio della prima comunità cristiana, sia sempre aperta ad accogliere la novità dello Spirito, superando ogni diffidenza e paura, preghiamo. 


2. Perché tutti i cristiani riconoscano di essere testimoni del Vangelo e siano sempre animati dalla forza dello Spirito Santo che ci viene continuamente donato, preghiamo. 


3. Per tutti coloro che sono provati da situazioni di dolore, di malattia, di divisioni familiari, perché possano sentire sempre che rimangono uniti a Cristo, come i tralci alla vite, preghiamo.

 
4. Perché tutti noi in questo tempo pasquale gustiamo la gioia di essere figli di Dio, e la comunichiamo agli altri attraverso atteggiamenti di serenità e di sguardo positivo sul mondo, preghiamo. 

Padre, nella tua volontà è la nostra pace. Tu, che ci hai fatto la grazia di diventare tuoi discepoli, fa' che, rimanendo uniti a te, possiamo portare molto frutto a lode della tua gloria. 

Per Cristo nostro Signore.

LITURGIA EUCARISTICA


Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questo scambio di doni
ci fai partecipare alla comunione con te,
unico e sommo bene,
concedi che la luce della tua verità
sia testimoniata dalla nostra vita.  

Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE V 

Cristo sacerdote e vittima 

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria:Santo,Santo,Santo....





ANTIFONA DI COMUNIONE


“Io sono la vera vite e voi i tralci”, 
dice il Signore; 
“chi rimane in me e io in lui,
porta molto frutto”. Alleluia. (Gv 15,1.5)




PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Assisti, Signore il tuo popolo,
che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato 
alla pienezza della vita nuova.  
Per Cristo nostro Signore.


Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta



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Rimanete in me ed io in voi"
Riflessione a cura di Don Lucio Luzzi






LA VERA VITE
Mons.Marco Frisina






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