domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

lunedì 29 luglio 2013

PREGHIERA PER LE VITTIME DELL'INCIDENTE SULLA NAPOLI-BARI

Signore Gesu',Tu che Risorgendo dalla morte,ci hai aperto le Porte della Vita Eterna,Trasfigurandoci assieme a Te,ti chiediamo Signore Misericordioso di accogliere le Vittime dell'incidente stradale sull'Autostrada Napoli-Bari,accoglile nel Tuo Paradiso.
Signore Misericordioso,dona Pace,Conforto ai familiari delle Vittime,poni la Tua Mano Santa su tutti coloro che piangono le vittime di questa tragedia.
Signore,ascolta questa preghiera e le preghiere di tutti coloro che si rivolgono a Te per dare forza e pace a chi soffre.Per Cristo nostro Signore Amen

domenica 21 luglio 2013

"MARIA SI E'SCELTA LA PARTE MIGLIORE" XVI^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C- LETTURE:Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42




Liturgia di

Domenica 21 Luglio 2013









XVI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

-Anno C -

LETTURE:

Gn 18, 1-10; Sal 14; Col 1, 24-28; Lc 10, 38-42


Antifona d'ingresso(Sal 53,6.8)

Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l'anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.







GLORIA A DIO


Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
Padre sapiente e misericordioso, donaci un cuore umile e mite, per ascoltare la parola del tuo Figlio che ancora risuona nella Chiesa, radunata nel suo nome, e per accoglierlo e servirlo come ospite nella persona dei nostri fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.







LITURGIA DELLA PAROLA








PRIMA LETTURA

 Gn 18, 1-10
Signore, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo.


Dal libro della Gènesi.

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua
, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne
focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 14

Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre
.


 
SECONDA LETTURA Col 1, 24-28
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi.

Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo
, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
C: Parola di Dio.



A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Lc 8,15)



Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono,
e producono frutto con perseveranza.

Alleluia.







PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






DAL VANGELO secondo LUCA
 Lc 10, 38-42
»Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore»
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse:
«Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

 
C: Parola del Signore


A: Lode a Te o Cristo










«Una sola cosa è necessaria.
Maria si è scelta la parte migliore
»
.

COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

 




 L'ascolto, primo servizio a DioUn rabbi che entra nella casa di due donne, sovranamen­te libero di andare dove lo porta il cuore. Libero di par­lare alle donne, le escluse, come agli apostoli, seguen­do la strada tracciata per la prima volta dall'angelo del­l'annunciazione: mettere a parte le donne dei più ripo­sti segreti del Signore.
Gesù ha una meta, Gerusa­lemme, ma non tira mai dritto, non «passa oltre» quando incontra qualcuno. Per lui, come per il buon sa­maritano, ogni incontro diventa una meta.
Maria seduta ai piedi del Si­gnore ascolta la sua parola.




Il primo servizio da rendere a Dio - e a tutti - è l'ascolto. Dare un po' di tempo e un po' di cuore; è dall'ascolto che comincia la relazione. Allora una sorta di contagio ti prende quando sei vicino a uno come Lui, un conta­gio di luce quando sei vici­no alla luce. Mi piace immaginare questi due totalmente presi l'uno dall'altra, lui a darsi, lei a ri­ceverlo. E li sento tutti e due felici, lui di aver trovato un nido e un cuore in ascolto, lei di avere un rabbi tutto per sé, per lei che è donna, a cui nessuno insegna. Lui total­mente suo, lei totalmente sua.
Marta Marta tu ti affanni e ti agiti per troppe cose. Ge­sù, affettuosamente raddoppia il nome, non con­traddice il servizio ma l'af­fanno, non contesta il cuore generoso di Marta ma l'agi­tazione.
 

A tutti, ripete: attento a un troppo che è in agguato, a un troppo che può sorgere e in­goiarti, troppo lavoro, trop­pi desideri, troppo correre, prima la persona poi le cose». Ti siedi ai piedi di Cristo e impari la cosa più impor­tante: a distinguere tra su­perfluo e necessario, tra il­lusorio e permanente, tra ef­fimero ed eterno.
Dice Gesù: non ti affannare per nulla che non sia la tua essenza eterna.
 

Gesù non sopporta che Marta, sia impoverita in un ruolo di servizio, che si per­da nelle troppe faccende di casa: Tu, le dice Gesù, sei molto di più. Tu non sei le cose che fai; tu puoi stare con me in una relazione di­versa, condividere non solo servizi, ma pensieri, sogni, emozioni, sapienza, cono­scienza.
Perché Gesù non cerca ser­vitori, ma amici, non perso­ne che facciano delle cose per lui, ma gente che gli la­sci fare delle cose dentro di sé, come santa Maria: ha fat­to grandi cose in me l'Onni­potente .
Il centro della fede non è ciò che io faccio per Dio, ma ciò che Dio fa per me.
 

In me le due sorelle si ten­gono per mano. Con loro passerò da un Dio sentito come affanno, è Marta, a un Dio sentito come stupore, è Maria. Imparerò a passare da un Dio sentito come do­vere, a un Dio sentito come desiderio.


 
 

 
Padre Ermes Ronchi











CREDO



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.


Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio del Cristo hai dato valore e compimento alle tante vittime della legge antica, accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti.Per Cristo nostro Signore.










ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Lc 10,42)
«Una sola cosa è necessaria.
Maria si è scelta la parte migliore
»
.
 
DOPO LA COMUNIONE


Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa' che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore.


 







domenica 14 luglio 2013

"CHI E' IL MIO PROSSIMO?" XV^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C- LETTURE: Dt 30, 10-14;Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37




Liturgia di

Domenica 14 Luglio 2013








XV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

-Anno C -

LETTURE:

Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37


Antifona d'ingresso(Sal 16,15)
Nella giustizia
contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza.







GLORIA A DIO


Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.







LITURGIA DELLA PAROLA








PRIMA LETTURA

Dt 30, 10-14
Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.

Dal libro del Deuteronòmio


Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi
attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 18

I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.


SECONDA LETTURA Col 1, 15-20
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi


Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 6,63.68)



Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.







PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






DAL VANGELO secondo LUCA
Lc 10, 25-37
«Un Samaritano, che era in viaggio... gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino».
Chi è il mio prossimo?




In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.







Il buon samaritano ebbe compassione:
«Va' e anche tu fa' lo stesso».

COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi



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14/07/2013

XV domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


Farsi prossimo di tutti
senza fare distinzioni


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it

 



 


Gesù nei suoi viaggi apostolici, sempre a contatto con folle oceaniche che volevano vedere di persona le sue qualità taumaturgiche, ha dovuto fare fronte anche a categorie di persone ostili che vigliaccamente si presentano a Lui, come agnelli, e pongono domande che per la folla sono dolci, buone e molto interessanti. Il Cristo risponderà sempre da par suo; a volte li smaschera per la loro perfidia, ma soprattutto approfitta per dare a tutti un vero insegnamento. E’ un dottore della legge questa volta che gli chiede: "Chi e il mio prossimo‘?". La domanda poteva essere compromettente data la visione ristretta che i Giudei avevano del prossimo. Gesù risponde con una magnifica parabola, la cui intuitiva evidenza non permetteva obiezioni. E’ la grande parabola della misericordia: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. . .".

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Da Gerico, che è a 250 metri sotto il livello del mare, a Gerusalemme, che è a 750 metri sopra di esso, vi era un dislivello di mille metri che si doveva superare con una strada tortuosa di 28 Km in una zona desertica, caratterizzata da caverne, e assai pericolosa.
Un sacerdote che aveva terminato la sua settimana di servizio al tempio, sta ritornando a Gerico. sua città residenziale. L’uomo incappato nei ladroni, giaceva da tempo al lato della strada; il sacerdote certamente si avvicinò a lui per vedere di che cosa si trattava. Ma non volendo fastidi, si allontanò subito, pur avendo compreso il dovere di intervenire.
La stessa cosa farà un levita, aiutante del sacerdote, che seguiva a buona distanza. Sarà un Samaritano che andava a Gerusalemme per affari, ad avere compassione del malcapitato e nonostante fosse Giudeo, quindi suo acerrimo nemico, fascia le ferite versandovi olio e vino.
 
 
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Una raffigurazione della Parabola
del "Buon samaritano"
lo mette sulla sua cavalcatura e lui prosegue il viaggio a piedi; lo conduce fino alla locanda (il Kham palestinese). Non disse: "... io ho fatto anche troppo. ora pensateci voi...". Ma da tutte le garanzie presenti ed anche per quando passerà di ritorno.
Non esiste parabola di Gesù dove qualcuno di noi possa dire:
"A me questa non
mi riguarda!"

Prova anche tu a fare la domanda: Signore. ma oggi nei tempi moderni e così controversi. chi è il mio prossimo? lo penso che debba escludere chi mi ha fatto del male proverò al massimo a non odiarlo! In Famiglia mia ci sono problemi. divisioni. ingiustizie ereditarie che ho subito pretese, presunzioni ....

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Non mi dire Signore che questi devono essere il mio prossimo da amare... Nel lavoro subisco concorrenza sleale; in ufficio il comportamento del "capo" è insopportabile... Io questi l’ho cancellati dall’elenco del mio prossimo.

Faccio bene? Se vivo in comunità o a contatto con il pubblico non mi dire Signore che devo sorridere sempre a tutti... Per carattere io rispondo a tono a critiche sbagliate; al massimo potrò abbassare un po’ la voce, ma gli devo dire quello che penso...
Perche Signore non mi rispondi?
Ho capito: le mie azioni, i miei modi, i miei comportamenti, anche se con la ragione cerco di giustificarli, non coincidono con il tuo insegnamento. La cosa che mi lascia perplesso e che Tu non mi dici: provaci almeno in parte.
Come al solito categorico, per il mio bene:
"Se mi vuoi seguire questa è la strada da percorrere..."
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Ci proverò Signore; aiutami e forse
inizierà tanta pace nel mio cuore!
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Don Lucio Luzzi










CREDO



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.


Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali in cibo spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.










Antifona alla Comunione (Cf Lc 10,37) Il buon samaritano ebbe compassione:
«Va' e anche tu fa' lo stesso».

 

DOPO LA COMUNIONE


Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l'opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore


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"Chi è il mio prossimo?"
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it




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