domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

giovedì 15 agosto 2013

"GRANDI COSE HA FATTO PER ME L'ONNIPOTENTE" 15 Agosto Assunzione della Beata Vergine Maria LETTURE: Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-27a; Lc 1, 39-56




Liturgia di


Giovedi 15 AGOSTO 2012

 


ASSUNZIONE IN CIELO DELLA
BEATA VERGINE MARIA






Colore liturgico: bianco



LETTURE: Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-27a;
Lc 1, 39-56


Antifona d'ingresso

Grandi cose di te si cantano, o Maria:
oggi sei stata assunta sopra i cori degli Angeli e trionfi con Cristo in eterno.




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.








COLLETTA
O Dio, che volgendo lo sguardo all'umiltà della Vergine Maria l'hai innalzata alla sublime dignità di madre del tuo unico Figlio fatto uomo, e oggi l'hai coronata di gloria incomparabile, fa' che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a te nella gloria del cielo.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.









LITURGIA DELLA PAROLA 



Prima Lettura Ap 11, 19a; 12, 1-6a.10ab
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale Sal 44


Risplende la Regina, Signore, alla tua destra.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.



Seconda Lettura 1 Cor 15, 20-27a
Camminate nella carità come Cristo.

Dalla Prima Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini


Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.







PROCLAMAZIONE DEL VANGELO




Lc 1, 39-56


Dal VANGELO secondo LUCA

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.




In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo





«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
»


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO


La Chiesa oggi celebra la più importante e solenne festa mariana: la assunzione al cielo di Maria.
Per ricordarci quale è il mistero mariano che stiamo celebrando, possiamo ricorrere alle parole con cui Pio XII di v.m. dichiarò infallibilmente questa verità della nostra fede. Dice dunque il Magistero della Chiesa: "l’Augusta Madre di Dio… ottenne di essere preservata dalla corruzione del sepolcro e, vinta la morte, come già il suo Figlio, di essere innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo" [Cost. Ap. Munificentissimus Deus, AAS 42(1950), 796]. Dunque il mistero mariano che oggi celebriamo è il seguente: Maria, in Cristo e per mezzo di Cristo, ha già vinto la morte ed è già, anche col suo corpo, nella gloria celeste.
1. Se vogliamo avere una qualche comprensione di questo fatto, ci viene in aiuto l’apostolo Paolo nella seconda lettura.
Egli ci rivela che la persona umana, ciascuno di noi, è come radicato in un duplice principio.
Siamo radicati in Adamo e come incorporati a lui, dal quale abbiamo in eredità sofferenza, morte e peccato. Ma, ci insegna l’Apostolo, siamo incorporati, radicati anche in Cristo risorto, il nuovo Adamo, e così la sua vita incorruttibile è già in noi. "Essere in Cristo", infatti, significa appartenere già alla nuova creazione; vivere già della vita del Risorto.
Due destini si incrociano così nella nostra vicenda umana: un destino di morte, in conseguenza della nostra incorporazione ad Adamo; un destino di vita, in conseguenza della nostra incorporazione a Cristo.
Come si estingue, si abbandona la prima e si entra nella seconda? Mediante la fede ed i sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia. La vera scelta decisiva del nostro destino quindi è la fede. Riascoltiamo l’Apostolo: "se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo".
La Chiesa, nel suo Magistero infallibile, oggi ci dice che Maria fu talmente incorporata a Cristo, talmente radicata e fondata in Lui, che al termine della sua vita terrena divenne subito partecipe della vita incorruttibile del suo Figlio risorto, anche nel suo corpo. Esso quindi non conobbe il disfacimento del sepolcro ma fu subito rivestito di immortalità. Maria vive già quello che noi proclamiamo nel Credo: "aspetto la risurrezione dei morti e la vita eterna".
2. Grande è la luce che emana da questo mistero mariano; veramente esso ci fa conoscere verità circa la nostra persona che sono di fondamentale importanza.
Fra poco nel prefazio diremo: "in Lei… hai fatto risplendere per il tuo popolo pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza".
"Sicura speranza" in che cosa? Che il nostro destino definitivo non è quel poco di cenere in cui saremo ridotti nel sepolcro; che la nostra sorte ultima non è il nulla eterno. In Maria vediamo anticipato ciò che accadrà in ciascuno di noi, se resteremo incorporati a Cristo: l’ingresso nella vita eterna.
"Vita eterna" è certamente una realtà che con molta difficoltà e imprecisione possiamo descrivere. Ma che cosa essa sia nella sua sostanza, ci viene comunque detto dalla Parola di Dio. È la vita che noi vivremo con il Padre in Cristo, per sempre. È questa vita il nostro destino finale.
Ma c’è anche un’altra grande verità circa la nostra persona, che l’odierna festa mariana ci rivela. Non una parte di noi stessi solamente vivrà in Cristo risorto col Padre, ma tutta la nostra realtà umana, dunque anche il nostro corpo. Più precisamente: la nostra persona intera, corpo e spirito, vivrà col Padre in Cristo. Tutta la nostra persona e tutto ciò che l’ha plasmata durante questa vita, sarà accolta dal Padre nella sua eternità; sarà trasformata nella divina incorruttibilità. Niente andrà perso: tutto sarà purificato, trasformato, glorificato. O se vogliamo usare il vocabolario liturgico odierno: sarà "assunto in cielo". Quello che disse Gesù, tutti i capelli del nostro capo sono contati [cfr. Mt. 10,30], non è un’esagerazione.
Cari fratelli e sorelle, la liturgia non ci illude. Come avete sentito nella prima lettura, la nostra vita sulla terra trascorre nel contesto di uno scontro tra il drago e la donna, il bene ed il male. Mi piace allora terminare con una preghiera di san Bernardo.
"Ti preghiamo, o benedetta… fa’ che colui che per te s’è degnato di farsi partecipe della nostra miseria ed infermità, grazie alla tua preghiera ci faccia partecipe delle sue grazie, della sua beatitudine ed eterna gloria". [Sermone 2 di Avvento, 5: PL 183, 43].
Amen.

S.E Card.Carlo Caffarra
Arcivescovo di Bologna
Seminario, 15 agosto 2011





LITURGIA EUCARISTICA

Sulle Offerte
Salga a te, Signore, il sacrificio che la Chiesa ti offre nella festa di Maria Vergine assunta in cielo, e per sua intercessione i nostri cuori, ardenti del tuo amore, aspirino continuamente a te. Per Cristo nostro Signore.



Prefazio

Maria icona della Chiesa pellegrinante

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Oggi la Vergine Maria, madre di Cristo,
tuo Figlio e nostro Signore,
è stata assunta nella gloria del cielo.
In lei, primizia e immagine della Chiesa,
hai rivelato il compimento del mistero di salvezza
e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra,
un segno di consolazione e di sicura speranza.
Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro
colei che ha generato il Signore della vita.

E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo ...


Antifona di Comunione

Tutte le generazioni
mi chiameranno beata,
perché grandi cose
ha fatto in me l'Onnipotente.
Lc 1,48-49



Dopo la Comunione
O Dio, che in questo sacrificio eucaristico ci hai resi partecipi della tua salvezza, fa' che per l'intercessione della Vergine Maria assunta in cielo giungiamo alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.










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