domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 28 dicembre 2014

"IL BAMBINO CRESCEVA,PIENO DI SAPIENZA" DOMENICA FRA L'OTTAVA DI NATALE SANTA FAMIGLIA DI GESÙ MARIA E GIUSEPPE LETTURE: Gn 15,1-6; 21,1-3; Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40

Liturgia della Parola


Domenica



21 Dicembre 2014



DOMENICA FRA L'OTTAVA DI NATALE

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ
MARIA E GIUSEPPE

ANNO B
Festa



  
LETTURE: 

 Gn 15,1-6; 21,1-3Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19Lc 2,22-40

Antifona d'ingresso   (Lc 2,16)
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia.
 





COLLETTA
O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa' che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

 Gn 15, 1-6; 21, 1-3
Uno nato da te sarà tuo erede.

 

Dal libro della Genesi
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.
 
    
  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE

Dal Salmo 104

Il Signore è fedele al suo patto.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
 
     

SECONDA LETTURA     Eb 11, 8.11-12.17-19
La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.
 

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
  
  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
  Cf Eb 1,1.2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti, 
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio. 

Alleluia. 





PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






 VANGELO 




Lc 2,22-40  [forma breve Lc 2,22.39-40]
Il bambino cresceva, pieno di sapienza.

 

Dal vangelo secondo Luca
[Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il bambino (Gesù) a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.]
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
[Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. ]  

   
   

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».



COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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28/12/2014

Santa Famiglia di
Gesù, Maria e Giuseppe

Anno B

La Famiglia di
Nazaret un vero
modello di vita

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 

La famiglia di Nazaret un vero modello di vita. Le proposte della Liturgia sono prevalentemente imitative. Abbiamo celebrato il Natale e ci viene subito proposto il modello della Sacra Famiglia. Apparentemente niente di straordinario. Un operaio, una umile donna ed un fanciullo che vivono in una povera casa incavata nella pietra della collina, confusa tra le altre che si addossavano a formare la borgatella di Nazaret. 

L'operaio si chiamava Giuseppe: uno dei falegnami del paese. Chi lo vedeva nella sua bottega, lavorare dalla mattina alla sera, chi lo vedeva per strada, curvo sotto il peso di qualche asse, certo non immaginava che avesse avuto frequenti colloqui con gli angeli e che gli era stato affidato l'affare più grande di tutta la storia umana: quella del Redentore.
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Vergine Maria, Madre di Dio

La donna si chiamava Maria
Quando la vedevano alla fontana o al lavatoio, a chi poteva passare per la mente che essa era la Vergine e che aveva generato il Messia, per opera dello Spirito Santo? Filava la tela, cuciva le vesti, preparava il cibo, faceva pulizie; e così tutti i giorni. Eppure era quella che, davanti a sua cugina Elisabetta, esclamò: 
" Tutte le genti mi chiameranno beata" 

Il fanciullo si chiamava Gesù 
Era molto buono ed era anche molto intelligente. Soltanto una volta, a dodici anni, avendolo i suoi condotto a Gerusalemme, sua madre lo trovò nel tempio che ascoltava ed interrogava i maestri della Sacra Scrittura, e dava risposte tanto assennate che tutti si meravigliavano.
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Jesus is Lord

Tornato a casa, riprese la vita consueta; lavorava nella bottega con suo padre, ubbidiva, cresceva di statura e di grazia presso Dio e gli uomini.

Questa era la Sacra Famiglia, la Famiglia di Dio!
 

Nella casa di Nazareth prima di tutto, ad ogni costo, c'era l'impegno assoluto di accettare la volontà di Dio.

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La Sacra Famiglia

Vivevano una vita grama, di stenti, di guai a non finire. Dove trovavano tanta forza da rimanere sereni e fiduciosi? In quella casa c'era ogni giorno la preghiera. 

Oggi la famiglia è al centro di infinite polemiche; e l'uomo contemporaneo le affronta e si illude di risolvere, con dibattiti, incontri, proposte di legge...ecc...
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Proporre la soluzione della preghiera, sembrerebbe anacronistico, fuori tema, insignificante. Il risultato? La famiglia di Nazareth, pur con enormi problemi, rimane serena e fiduciosa, perché crede che ogni soluzione è nelle mani di Dio.

Le nostre invece non solo non risolvono, ma spesso peggiorano la situazione; e ci sentiamo smarriti, impotenti, mentre la sfiducia e a volte la disperazione ci attanaglia.
 
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C'è una leggenda che dice: "Stava, una sera afosa, la Vergine Maria, seduta sui gradini della porta con il Bambino addormentato sulle ginocchia: passò un coro di giovani allegri che andavano a divertirsi; ed il Bambino dormendo non li udì. 

Passò un corteo di nozze con fiaccole e grandi grida festose; ed il Bambino dormendo non li udì. La Vergine Maria pensava alle parole del vecchio Simeone, a quella spada che le avrebbe trapassato il cuore: intanto una lacrima le tremò sospesa un poco tra le ciglia e poi le scivolò giù per la guancia. 

Il Bambino sobbalzò nel sonno e apri gli occhi. "Che hai piccino!" Le disse curvandosi maternamente. "Mamma! Ho udito un tonfo come di qualche cosa che mi cadesse nel cuore!".
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Il Signore è fedele al suo patto

Ricordati che tra i tumulti del mondo, le lacrime silenziose delle madri di famiglia, dei padri di famiglia, fanno ancora sobbalzare il cuore del Figlio di Dio; l'unico che risolverà i tuoi problemi!

Don Lucio Luzzi


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donlucioluzzi@virgilio.it

Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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"Fammi nascere"


I
Videoriflessione a cura di Don Lucio Luzzi

Buone Feste













giovedì 25 dicembre 2014

"OGGI VI E' NATO IL SALVATORE" NATALE DEL SIGNORE Solennita' LETTURE: Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18

Liturgia della Parola


Giovedì


25 Dicembre 2014




NATALE DEL SIGNORE
Solennita'


  
LETTURE: 


 Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14 

Antifona d'ingresso   Sal 2,7
Il Signore mi ha detto:
«Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato».







COLLETTA
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

 Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio

 

Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE

Dal Salmo 95


Oggi è nato per noi il Salvatore.
 
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.



SECONDA LETTURA   Tt 2,11-14
E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
  
  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
 Cf Lc 2,10-11

Alleluia, alleluia.
Vi annunzio una grande gioia:
oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.

Alleluia. 





PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






 VANGELO 




Lc 2,1-14
Oggi vi è nato il Salvatore.


 

Dal vangelo secondo Luca



In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

   
   C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.»



COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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Vecchia storia,
ep
pure sempre nuova

Riflessione a cura di
  Don Lucio Luzzi
Questa storia di Natale, vecchia di duemila anni fa, eppure sempre nuova! Sono tanti i fatti pietosi che avvengono ogni giorno e provocano tristezza e dolore, ma poi il tempo fa dimenticare tutto. 

La storia di un Bambino che duemila anni fa nasce in una grotta “al freddo e al gelo”, se ancora oggi viene rievocata e fa tanta tenerezza, deve pur avere un motivo particolare. Nei popoli antichi tutti aspettavano il Salvatore che risolvesse i loro problemi. Il profeta Isaia, settecento anni prima di della venuta del Messia, diceva alla sua gente ”Guardate che verrà una luce che illuminerà il mondo...”.



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L’uomo contemporaneo aspetta che nel mondo intero ci sia giustizia, pace, benessere per tutti, salute, serenità, tranquillità.
Anche i potenti della terra, i politici, i capi delle nazioni, le amministrazioni di ogni grado, promettono, promettono e mantengono poco o nulla; per questo nell’uomo di oggi regna la sfiducia, il pessimismo.

La soluzione dei problemi  la propone questo Bambinello di Betlemme e l’annuncia, per primi, ai pastori (categoria considerata nella storia di un tempo, la più disprezzata, tanto è vero che la legge non consentiva che un mandriano, un pecoraio, potesse testimoniare in tribunale).

Ecco la soluzione proposta
 “Pace in terra agli uomini di buona volontà”. 

Se avrai occasione di fermarti a guardare il presepio, anche e te viene dato questo annunzio e guardando la serenità del Bambinello, avverranno in te strane sensazioni e comincerai ad abbozzare un sorriso intravedendo un cammino che porta alla pace ed alla serenità.

Utopia? Certamente se rimaniamo quelli che siamo!
Se invece ci sforzeremo di contribuire ognuno di noi a mettere la nostra buona volontà, il mondo gradualmente potrà cambiare e quel sorriso di tenerezza che spontaneamente rivolgi al Bambinello del presepio, potrà diventare l’espressione perenne della tua quotidianità.

Il "Sorriso di Natale"  a tutti, persone care e nemici, simpatici e antipatici, datori di lavoro e capo ufficio, concorrenti negli interessi, nelle idee politiche - sociali - religiose.
Il sogno di un mondo nuovo si concretizzerà con il tuo contributo che esprimerai con il sorriso di Natale.
 
B U O N   N A T A LE 
Detto così è motivo di autentica gioia.

Don Lucio Luzzi



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donlucioluzzi@virgilio.it

Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

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Don Lucio Luzzi



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BUON NATALE A TUTTI!