domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 24 giugno 2012

"GIOVANNI E'IL SUO NOME"DOMENICA DELLA NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA LETTURE: Is 49, 1-6; Sal. 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66. 80.



Liturgia di
Domenica 24 
GIUGNO 2012





NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA
  Colore liturgico: rosso


  

 LETTURE:

 Is 49, 1-6; Sal. 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66. 80.

ANTIFONA D'INGRESSO



Venne un uomo mandato da Dio, 
e il suo nome era Giovanni. 
Egli venne come testimone 
per rendere testimonianza alla luce 
e preparare al Signore un popolo ben disposto. (Gv 1,6-7; Lc 1,7) 




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.







COLLETTA



O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto,
allieta la tua Chiesa
con l’abbondanza dei doni dello Spirito,
e guidala sulla via della salvezza e della pace. 

Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA


 
 




PRIMA LETTURA
Is 49,1-6
Ti renderò luce delle nazioni.



 ‡ Dal libro del profeta Isaia


Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



 SALMO RESPONSORIALE


Sal 138


RIT:Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.


Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

SECONDA LETTURA



At 13,22-26
Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.



‡ Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, [nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia,] Paolo diceva:
«Dio suscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza».



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Lc 1,76)
Alleluia,Alleluia

Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.

Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo LUCA





Lc 1,57-66.80
Giovanni è il suo nome.



Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. 
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo 


«Giovanni è il suo nome».

COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO





Camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia.Si chiamerà Giovanni. Dio si serve degli uomini; con noi e per noi realizza i suoi piani di salvezza. Sceglie ciò che nel mondo è debole per confondere i forti. Egli sa rendere fecondo ciò che è sterile e aprire la bocca ai muti. Intreccia le sue con le nostre storie affinché ciò che egli vuole si compia in cielo e sulla terra. Rende feconda la vergine Maria affinché generi il Salvatore del Mondo, ma concede la maternità anche ad Elisabetta, sterile e avanti negli anni. Predispone un incontro tra le due mamme e i rispettivi nascituri e già sgorga la gioia messianica! E’ riconosciuta la Madre del Signore e il futuro battezzatore freme e sussulta di gioia nel grembo della madre sua. È lo stesso angelo ad annunciare a Zaccaria i motivi della gioia: “Elisabetta ti darà un figlio… Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita”. Il suo compito sarà quello di preparare la via al Signore affinché Egli trovi un popolo ben disposto. Umanamente parlando, dato l’evolversi degli eventi e la sorte toccata a Cristo e allo stesso Giovanni Battista, potremmo anche concludere che la sua missione sia fallita. Ciò però eventualmente nulla toglie alla fedeltà del Precursore e interviene a sciogliere ogni dubbio il magnifico elogio che Cristo stesso ne tesse. Al più potremmo con migliore saggezza, concludere che la missione che Dio ci affida va sempre vista e valutata nel contesto di un ben più ampio progetto di salvezza e solo in quella luce assume la sua vera dimensione il suo pieno valore. Egli, infatti, precede e annuncia il Messia, l’Agnello di Dio, ma poi sa che deve farsi da parte e lasciare spazio a Colui dinanzi al quale egli si prostra e non si sente degno neanche di sciogliergli i legacci dei sandali. Lo precederà anche nel martirio: pagherà con la vita la sua coerenza e la sua incrollabile fermezza, ignaro delle prepotenze dei grandi e delle losche trame di due donne. Così egli concluderà la sua missione, alla stessa maniera di Cristo; così lo vediamo brillare nella chiesa come ultimo dei profeti dell’Antico Testamento e il primo dei tempi messianici.


A CURA DEI MONACI BENEDETTINI SILVESTRINI




Preghiera dei fedeli


Fratelli, oggi festeggiamo la nascita di Giovanni Battista. E un giorno di gioia, nel quale ci è annunciato il Messia. Infatti a suo tempo Giovanni lo indicherà ai suoi discepoli: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo". Il Signore conceda anche noi di metterci con tutte le nostre energie al servizio di Cristo e di preparare la sua venuta nel mondo. 

Preghiamo insieme e diciamo: 



Ascoltaci, o Signore. 

1. Per la Chiesa, affinché annunci senza paura il messaggio del Vangelo, e riveli la presenza di Cristo, sempre vivo e presente in lei: preghiamo. 


2. Per i pastori della Chiesa. Perché predichino coraggiosamente la verità, ma lo facciano con umiltà, pazienza e carità, affinché essa sia da tutti accettata: preghiamo. 


3. Per i cristiani. Perché si sforzino di mettere in pratica per primi gli insegnamenti di Cristo, per insegnarli con maggior efficacia nel loro ambiente di vita: preghiamo. 


4. "Che sarà mai questo bambino"? - si domandava la gente, parlando di Giovanni Battista. Perché i genitori si preoccupino di preparare l'avvenire dei loro figli, rivelando loro un Cristo vivo, dinamico e pieno di amore: preghiamo. 


5. Per la nostra comunità. Perché ognuno si impegni a vivere nello spirito di Giovanni Battista, osservando per primo gli insegnamenti di Cristo per poterli insegnare agli altri: preghiamo.

Signore, tu sei sempre "colui che viene". Fa' che anche noi, sull'esempio del Battista, prepariamo la tua venuta in mezzo ai fratelli. Fa' che sappiamo aprire il loro cuore e la loro anima, senza mai cedere allo scoraggiamento, ma contenti di spendere tutte le nostre forze al tuo servizio. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.




LITURGIA EUCARISTICA


Preghiera sulle offerte


Accogli, o Padre, i nostri doni
nel solenne ricordo della nascita
di san Giovanni il precursore,
che annunziò la venuta e indicò la presenza
del Cristo Salvatore del mondo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO

La missione del Precursore. 

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo per le meraviglie
operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna
hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore. Fin dal grembo materno esultò per la venuta del Redentore;
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici
e, solo fra tutti i profeti,
indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo,
e rese a lui la testimonianza suprema
con l’effusione del sangue.
E noi, uniti agli angeli e ai santi, 
cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo,Santo,Santo....







ANTIFONA DI COMUNIONE


“Giovanni è il suo nome”.
Davvero la mano del Signore stava con lui. (Lc 1,60.66)




PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Esulti, o Padre, la tua Chiesa, nutrita alla cena dell’Agnello;
riconosca l’autore della sua rinascita, Cristo tuo Figlio, che la parola del precursore annunziò presente in mezzo agli uomini.
Per Cristo nostro Signore.











domenica 17 giugno 2012

"CON MOLTE PARABOLE ANNUNCIAVA LA PAROLA" XI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO B LETTURE: Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34.



Liturgia di
Domenica 17 
GIUGNO 2012




                              
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 
(ANNO B)

  Colore liturgico: rosso

  

 LETTURE:

 Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34.

ANTIFONA D'INGRESSO


Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. 
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, 
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.





COLLETTA



O Padre, che a piene mani semini nel nostro cuore il germe della verità e della grazia,
fa’ che lo accogliamo con umile fiducia
e lo coltiviamo con pazienza evangelica,
ben sapendo che c’è più amore e giustizia
ogni volta che la tua parola fruttifica nella nostra vita. 

Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA

 
 




PRIMA LETTURA
Ez 17,22-24
Io innalzo l’albero basso.


 ‡ Dal libro del profeta Ezechiele

Così dice il Signore Dio:
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami lo coglierò
e lo pianterò sopra un monte alto, imponente;
lo pianterò sul monte alto d’Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso,
faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



 SALMO RESPONSORIALE

Sal 91


RIT:È bello rendere grazie al Signore

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.


SECONDA LETTURA



2Cor 5,6-10
Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.


‡ Dalla seconda lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi

Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Mc 4,30)
Alleluia,Alleluia

Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo MARCO





Mc 4,26-34
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo  







COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
a cura di DON LUCIO LUZZI




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17/06/2012

XI domenica del
Tempo Ordinario

Anno B

Con molte parabole
annunciava la Parola...



La Liturgia segue ora il lunghissimo periodo del Tempo Ordinario, contrassegnato nei paramenti del celebrante dal colore verde. Il brano domenicale del Vangelo verrà preso sempre dall’ Evangelista Marco. Marco ci viene presentato come figlio di Maria, la padrona del locale dove Pietro, uscito miracolosamente dalle prigioni del Re Agrippa I, trovò radunata la prima comunità cristiana di Gerusalemme, come narrato negli Atti 12, 12-17. Marco è cugino di Barnaba, il noto apostolo della  “seconda chiamata”, un levita oriundo dell’isola di Cipro (cf. Atti 4, 36-37)E’ affascinante la supposizione che il giovanetto (neaniskos) schizzato via nudo dal legionario romano, al momento della cattura di Gesù al Gtsemani, fosse proprio Marco: dopo la Pentecoste Marco fece parte del primo viaggio dell’apostolo Paolo, ma dopo la campagna di Cipro, si separò dal gruppo e tornò a casa sua a Gerusalemme (At. 13,13). Poi ci ripensò e all’inizio del secondo viaggio chiese di rientrare. Paolo rifiutò.
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Marco dopo quell’incidente increscioso con Paolo, si mise alla sequela del primo degli apostoli, diverso per carattere.

Seguì Pietro ad Antiochia e a Roma e, dopo aver appreso tutto dalla sua catechesi autorevole, compilò una narrazione bene ordinata della vita, dell’opera e dell’insegnamento del divino Maestro.

Dice Marco, nel Vangelo di oggi: “Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa”.

Talvolta ci lasciamo prendere dallo sconforto di fronte alle difficoltà della vita e la nostra fede va in crisi.

Oggi la Parola di Dio ci infonde nuova linfa: non siamo soli, Gesù non ci abbandona mai e sempre ci accompagna in ogni momento della nostra vita.

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Signore mio se avessi il coraggio, anche nelle cose di dirti: ho sbagliato, abbi pietà di me che mi riconosco un povero peccatore!

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Se avessi veramente fede nella tua bontà e misericordia infinita… proverei la gioia di sentirmi dire da Te:
"...ti sono perdonati i tuoi molti peccati, perché hai molto amato..."

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Ho bisogno di trovare quella serenità e tranquillità,
che soltanto tu mi puoi dare.

Aiutami o mio Signore, perché ho bisogno di Te!




Don Lucio Luzzi





Preghiera dei fedeli

Riuniti insieme dalla chiamata del Signore Gesù, ci rivolgiamo a Lui con fiducia.
Preghiamo insieme e diciamo: 


Ascoltaci o Signore.

1. Ti ringraziamo o Signore Gesù, di averci donato la semente della fede. Donaci la grazia di crescere come persone e come comunità nella tua Santa Chiesa, noi ti preghiamo.


2. Ti ringraziamo o Signore per i pastori che mandi a coltivare e sostenere la nostra vita cristiana: Papa Benedetto, il nostro vescovo Carlo, i sacerdoti e i nuovi sacerdoti. Sostieni con la tua grazia il loro laborioso ministero, noi ti preghiamo.


3. Ti affidiamo il nostro tempo, o Signore: dona fortezza e speranza a tutte le famiglie, specialmente a quelle che soffrono per mancanza di amore, di lavoro, di casa. Apri il nostro cuore all’accoglienza e alla carità vera, noi ti preghiamo.


4. Concedici la grazia di usare bene ogni giornata che ci doni. Ti affidiamo il tempo dell’estate dei ragazzi e dei giovani, perché diventi occasione di incontri che aiutano a vivere con gioia e verità, noi ti preghiamo.

Con la fiducia dei figli ci affidiamo a te, presentandoti anche le nostre intenzioni personali. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

LITURGIA EUCARISTICA


Preghiera sulle offerte

O Dio, che nel pane e nel vino
doni all’uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa’ che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.

Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con il sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito tu hai ricostituito l’unità della famiglia umana disgregata dal peccato, perchè il tuo popolo, radunato nel vincolo di amore della Trinità, a lode e gloria della tua multiformr sapienza, formi la Chiesa, corpo del Cristo e tempio vivo dello Spirito.
Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode:Santo,Santo,Santo....






ANTIFONA DI COMUNIONE


Il regno di Dio è come il granellino di senapa
che si fa albero e offre riparo agli uccelli del cielo. (cf. Mc 4,31-32) 




PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.Per Cristo nostro Signore. 



Vie dello Spirito

Portale Cattolico Italiano

presenta



Video correlato
"Signore, vorrei parlare con Te: mi ascolti?"

Videoriflessione a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 
















domenica 10 giugno 2012

"QUESTO E' IL MIO CORPO...QUESTO E'IL MIO SANGUE" DOMENICA DEL CORPUS DOMINI,SOLENNITA' LETTURE: Es 24, 3-8; Sal.115; Eb 9, 11-15; Mc 14, 12-16. 22-26.



Liturgia di
Domenica 10 GIUGNO 2012




                              
CORPUS DOMINI
SOLENNITA SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO


Anno B

  Colore liturgico: rosso


  

 LETTURE:

 Es 24, 3-8; Sal.115; Eb 9, 11-15; 


Mc 14, 12-16. 22-26.


ANTIFONA D'INGRESSO



Il Signore ha nutrito il suo popolo 
con fior di frumento, 
lo ha saziato di miele della roccia. 

(Sal 81,17) 




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.







COLLETTA



Signore, Dio vivente,
guarda il tuo popolo radunato intorno a questo altare,
per offrirti il sacrificio della nuova alleanza;
purifica i nostri cuori,
perché alla cena dell’Agnello
possiamo pregustare la Pasqua eterna 
della Gerusalemme del cielo.  
Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA


 
 




PRIMA LETTURA
Es 24,3-8
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.



 ‡ Dal libro dell'Esodo
In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». 
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



 SALMO RESPONSORIALE


Sal 115


RIT:Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.




SECONDA LETTURA



Eb 9,11-15
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

‡ Dalla lettera agli Ebrei

 



Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Sequenza


Ecco il pane degli angeli, 
pane dei pellegrini, 
vero pane dei figli: 
non dev’essere gettato. 

Con i simboli è annunziato, 
in Isacco dato a morte, 
nell'agnello della Pasqua, 
nella manna data ai padri. 

Buon pastore, vero pane, 
o Gesù, pietà di noi: 
nutrici e difendici, 
portaci ai beni eterni 
nella terra dei viventi. 

Tu che tutto sai e puoi, 
che ci nutri sulla terra, 
conduci i tuoi fratelli 
alla tavola del cielo 
nella gioia dei tuoi santi.




ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 6,51)
Alleluia,Alleluia

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, 
dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo MARCO




Mc 14,12-16.22-26
Questo è il mio corpo.
Questo è il mio sangue.

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.


C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo  








COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
a cura di DON LUCIO LUZZI




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10/06/2012

Santissimo
Corpo 
e Sangue
di Cristo

Anno B

"Questo è il mio corpo...
questo è il mio sangue"



La Festa del Corpus Domini ha le sue origini dal miracolo di Bolsena (cittadina sul lago omonimo in provincia di Viterbo). Un sacerdote boemo, di passaggio, nel 1263, andò a celebrare nella Chiesa di Santa Cristina tormentato, come sempre, dai dubbi intorno alla reale presenza del corpo e sangue, nell’ostia consacrata. Al momento della frazione dell’ostia, sotto il suo sguardo esterrefatto, caddero dal calice gocce di sangue sul corporale e sul pavimento.Fu subito informato  il Papa, Urbano IV, che risiedeva ad Orvieto, il quale fece esaminare il prodigio da illustri teologi quali Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio.
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Un' immagine raffigurante
il miracolo eucaristico
di Bolsena

Accertato il miracolo, il Papa istituì la festa del Corpus Domini 
da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo cristiano


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Papa Urbano IV
mostra il corporale
insanguinato


E’ una festa, quella del Corpus Domini, che rafforza la fede del credente e le dà la certezza assoluta che non è solo e abbandonato nei marasmi della quotidianità, ma nella presenza eucaristica c’è Lui, il vero amico che ti stà sempre a fianco.



Fu a Cafarnao, con parole nitide e ferme, che Gesù promise che avrebbe  istituito l’eucarestia: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo… la mia carne è vero cibo ed il mio sangue vera bevanda; chiunque mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui, e vivrà in eterno...”.
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La gente che  seguiva il Cristo attratta dal panino che Gesù moltiplicò per sfamarli, non compresero questa promessa e se ne andarono tutti delusi!

Ma Lui quello che aveva promesso mantenne fedelmente, in quella sera in cui sarebbe stato tradito.

Nella nostra vita quotidiana, quando i nostri progetti vengono ostacolati e non si realizzano, con tanta delusione abbandoniamo tutto.

Sapeva benissimo il Signore che anche noi tante volte non lo avremmo seguito forse anche tradito nella nostra sfiducia su tutti e su tutto.

Ci ha dato l’ennesima prova del suo smisurato amore per noi, restandoci vicino anche quando abbiamo, illusoriamente creduto di poter fare a meno di Lui, per venirci subito in soccorso alla nostra timida richiesta di aiuto.
 



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La nostra gratitudine esprimiamola
insieme con la “sequenza della Liturgia


Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini
vero pane dei figli, non deve essere gettato.
Con i simboli è annunziato in Isacco dato a morte.
Nell’agnello della Pasqua nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane, o Gesù pietà di noi
nutrici e difendici portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai a puoi che ci nutri sulla terra
conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo
nella gioia dei santi

Don Lucio Luzzi






Preghiera dei fedeli


Al Padre, che nell'Eucaristia ci ha lasciato il memoriale vivo dell'alleanza compiuta nel corpo e nel sangue di Cristo, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera.
Lo invochiamo dicendo: 



Salvaci, o Signore.

1. Perché la Chiesa continui a essere costruttrice di comunione e spinga gli uomini a vivere in uno spirito di solidarietà, preghiamo. 


2. Perché nell'Eucaristia ogni cristiano possa incontrare il sostegno per il cammino di ogni giorno e la forza per lottare contro il male, preghiamo. 


3. Per tutti coloro che scoprono il dono dell'Eucaristia, soprattutto per chi lo riceve per la prima volta, perché trovi nella Chiesa una famiglia che fa dell'Eucaristia la vera sorgente di vita, preghiamo. 


4. Perché gli ammalati e gli anziani trovino nell'Eucaristia sostegno alle loro sofferenze, e le sappiano offrire, insieme a quelle di Cristo, per la salvezza del mondo, preghiamo. 


5. Perché ogni celebrazione apra lo sguardo al termine ultimo del nostro cammino, e doni la consapevolezza che questo cammino sfocia nell'incontro pieno e gioioso con Dio nella vita eterna, preghiamo.

O Dio nostro Padre, che in Cristo morto e risorto ci hai lasciato il segno meraviglioso del tuo amore, e in lui hai concluso la tua alleanza definitiva con gli uomini, fa' che viviamo sempre con intensità e riconoscenza questo grande dono, in comunione con tutti i nostri fratelli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

LITURGIA EUCARISTICA


Preghiera sulle offerte


Concedi benigno alla tua Chiesa, 
o Padre,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte 

che ti presentiamo. 
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo 
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero del tuo amore,
uniti agli angeli e ai santi, 
cantiamo con gioia l’inno della tua lode:Santo,Santo,Santo....







ANTIFONA DI COMUNIONE


“Prendete, questo è il mio corpo.
Questo è il mio sangue, 

il sangue dell’alleanza”,
dice il Signore. Alleluia. (Mc 14,22.24)




PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Donaci, Signore,
di godere pienamente della tua vita divina
nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento 

del tuo Corpo e del tuo Sangue. 
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 



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Videoriflessione a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 



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