domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 30 giugno 2013

"SEGUIMI" XIII^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C LETTURE: 1 Re 19, 16.19-21; Sal 15; Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62




Liturgia di

Domenica 30 Giugno 2013






XIII^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

-Anno C -
LETTURE:

1 Re 19, 16.19-21; Sal 15;
Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62




Antifona d'ingresso(Sal 46,2)
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia.







GLORIA A DIO


Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.







LITURGIA DELLA PAROLA








PRIMA LETTURA

1 Re 19, 16. 19-21
Eliseo si alzò e seguì Elia.

Dal primo libro dei Re


In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».

Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

 
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15

Sei tu, Signore, l'unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.




SECONDA LETTURA Gal 5, 1.13-18
Siete stati chiamati alla libertà


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati


Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha
desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(1Sam 3,9; Gv 6,68)

Alleluia, alleluia.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.







PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






DAL VANGELO secondo LUCA
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li
rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò:
«Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.






 
«Seguimi»
COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi



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30/06/2013XIII domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


Radicalità nel seguire Cristo.
Una richiesta anche per noi!
PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it






Siamo liturgicamente alla XIII domenica del Tempo Ordinario. Il colore liturgico dei paramenti del celebrante è il verde che caratterizza le domeniche ordinarie, ossia senza nessuna ricorrenza particolare. Ci accompagna sempre l’Evangelista Luca che descrive anche i particolari organizzativi dei viaggi apostolici del Cristo. Gesù era in missione con i dodici ed altri discepoli e manda avanti alcuni a preparare vitto e alloggio. “Entrarono in un villaggio di Samaritani; era uno dei villaggi di confine della Samaria, tra la Galilea a nord e la Giudea a sud”. I Samaritani odiavano i Giudei ed il loro culto e avevano edificato anche un loro tempio sul monte Garizim (l’attuale Gebel et - tor di Giordania ) alto 868 metri “... questi però non li accolsero...” ed allora i due fratelli focosi Giacomo e Giovanni, soprannominati da Gesù "figli del tuono", andarono su tutte le furie, chiedendo addirittura al Maestro di far scendere il fuoco dal cielo e distruggere quei pessimi samaritani.


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San Luca Evangelista


Tale proposta era incompatibile con la mitezza e lo spirito di misericordia del Maestro che mai aveva usato tali metodi con i nemici, “... ma Gesù si voltò verso Giacomo e Giovanni e li rimproverò…”.

Si dirigono quindi verso un’ altro villaggio. Tutti seguono Gesù, attratti da possibili posizioni di benessere; tra questi un giovane che dice

“… ti seguirò dovunque tu vada…”

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Ma Gesù contro le illusioni ed i miraggi
di benessere terreno taglia corto:
“…le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,
ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”


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Gli apostoli si ammutoliscono, altri si trovano in imbarazzo a seguirlo e delusi se ne vanno.

Quanto ci fa riflettere questo atteggiamento di Gesù!

Trova sulla sua via nemici che lo odiano e cercano in ogni modo di fargli del male. Non c’è in Lui una parola di reazione, una lamentela. La sua amarezza profonda non la esterna in alcun modo.

Ed io?Quanto sono simile all’atteggiamento
dei due fratelli Giacomo e Giovanni!


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Ho bisogno di scaricarmi, di sfogarmi anche senza controllo delle parole, la mia delusione e il mio nervosismo.

Ti chiedo sempre, Signore, tranquillità economica, serenità nel mio campo di lavoro, e di farmi godere la vita…

Con queste premesse la mia esistenza inevitabilmente sprofonda nella delusione, sfiducia, reazione e vorrei dirti: perché Signore non mi aiuti? Perché ai disonesti va tutto bene? E arrivo in certi momenti oscuri della vita a dire “...ma forse è inutile pregare il Signore, tanto per me non ci sarà ami nulla di buono…".

Ho capito Signore perché non reagisci ai miei lamenti!

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Se Tu assecondassi le mie richieste di comodità non mi potresti più garantire il premio eterno!

Aiutami ad accettare le tue proposte.Lo so che lo fai perché mi vuoi bene.
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Don Lucio Luzzi


 




CREDO



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.


Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, fa' che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.










Antifona alla Comunione (Cf Lc 9,51)
Gesù mosse decisamente verso Gerusalemme incontro alla sua Passione. 
 
DOPO LA COMUNIONE


La divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noi principio di vita nuova, perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.


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Vie dello SpiritoPortale Cattolico Italianopresenta

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"Ti seguirò"



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POSA LA TUA MANO SUL MIO CAPO

Posa la tua mano sul mio capo
Signore, Tu sei l'infinito amore
sorgente di ogni vita, di ogni bellezza, di ogni bontà:
da te vengono e a Te ascendono tutte le cose
Posa la tua mano sul mio capo, o Dio
perché il male e il caos che è in me non mi travolga.

Dacci pace con Te, o Dio
pace con gli uomini,
pace con noi stessi
e liberaci dalla paura

O Signore,
Tu che sei al di sopra di noi,
Tu che sei anche in noi,
Tu che io non conosco,
ma a cui appartengo,
Tu che io non comprendo,
ma che costruisci il mio destino,
fa' che io segua fino in fondo
la via delle tue segnalazioni interori
in amore e pazienza,
in fedeltà e coraggio,
in rettitudine e umilta,
in quiete.

Fa' che io non disperi mai,
perche sono sotto la tua mano
e in Te è ogni forza e bontà.
Nella tua mano, o Signore
ogni ora ha senso e grazia.
elevatezza e pace e consistenza.

Dammi puri sensi per vederti,
dammi umili sensi per udirti,
dammi sensi d'amore per servirti.
dammi sensi di fede perché io dimori saldo in Te.

O Signore, Tu che sei al di sopra di noi,
Tu che sei anche in noi,
fa' che ognuno ti veda anche in me.
Dag Hammarskjold

domenica 2 giugno 2013

Il 2 giugno le diocesi di tutto il mondo in adorazione con il Papa

Il 2 giugno le diocesi di tutto il mondo in adorazione con il Papa


 Per un'ora, il 2 giugno, il mondo cattolico si collegherà con Roma e con papa Francesco per una "adorazione Eucaristica" planetaria. Un evento unico nella storia della Chiesa che, ora della Città Eterna, si svolgerà dalle 17 alle 18 e troverà luogo fisico di unità nella Basilica di San Pietro dove il Pontefice si raccoglierà in una preghiera silenziosa con lo sguardo sul mondo.


"Abbiamo scelto come espressione per dare significato a questo evento: 'Un solo Signore, una sola fede', - ha spigato in una conferenza stampa in Vaticano monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione - per testimoniare il senso di profonda unità che caratterizza questo momento. Sarà un evento che per la prima volta si realizza nella storia della Chiesa e abbiamo motivo di definirlo 'storico'".

Infatti, ha spiegato il vescovo, "le cattedrali del mondo per un'ora saranno sincronizzate sull'ora di Roma e saranno in comunione con il Papa nell'Adorazione Eucaristica". Fino ad oggi sono giunte "adesioni massicce" si fa sapere dal Vaticano anche se in alcuni paesi come la Cina e la Siria non si sa ancora se il collegamento ci potrà essere.

Comunque, ad aderire, sono già state intere conferenze episcopali, parrocchie, congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni. "Difficile dare il numero esatto, - ha poi spiegato monsignor Fisichella - ma sono certamente migliaia e migliaia le adesioni". Questo mentre a oggi la presenza di pellegrini a Roma per celebrare l'Anno della Fede voluto da papa Ratzinger hanno raggiunto il ragguardevole numero di circa 4 milioni e 300 mila pellegrini.

Il 2 giugno ogni parte del pianeta, dalle Isole Cook, Samoa e Honolulu a Reykiavik in Islanda, dal Sudafrica, al Vietnam fino all'Oceania, saranno collegate in questa invisibile rete che potrà contare anche su alcune intenzioni di preghiera volute dal Papa stesso. Una sarà rivolta alla Chiesa nel mondo perché possa sempre essere "apportatrice di misericordia e provocare un rinnovato impegno nell'amore" e per "quanti nelle diverse parti del mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro 'schiavo', per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza". Ma papa Francesco non ha mancato di pregare anche "per tutti coloro, inoltre, che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, i senzatetto, i carcerati e quanti sperimentano l'emarginazione".

fonte:
www.canticodeicantici.com

sabato 1 giugno 2013

"TUTTI MANGIARONO A SAZIETA'" DOMENICA DEL CORPUS DOMINI - ANNO C- LETTURE: Gn 14, 18-20; Sal 109; 1 Cor 11, 23-26; Lc 9, 11-17




Liturgia di

Domenica 2 Giugno 2013







CORPUS DOMINI
Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Anno C - Solennità



  
LETTURE: 

Gn 14, 18-20Sal 109; 1 Cor 11, 23-26
Lc 9, 11-17




Antifona d'ingresso(Sal 80,17)
Il Signore ha nutrito il suo popolo
con fior di frumento,
lo ha saziato di miele della roccia.





GLORIA A DIO 


 Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.






COLLETTA
Dio Padre buono, che ci raduni in festosa assemblea per celebrare il sacramento pasquale del Corpo e Sangue del tuo Figlio, donaci il tuo Spirito, perché nella partecipazione al sommo bene di tutta la Chiesa, la nostra vita diventi un continuo rendimento di grazie, espressione perfetta della lode che sale a te da tutto il creato.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.





LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA

Gn 14, 18-20
Offrì pane e vino.

 
Dal libro della Gènesi


In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
[Abramo] diede a lui la decima di tutto.  

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  


Salmo Responsoriale Dal Salmo 109
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek». 


SECONDA LETTURA 1 Cor 11, 23-26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.  

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  

Sequenza
[Sion, loda il Salvatore, 
la tua guida, il tuo pastore 
con inni e cantici. 

Impegna tutto il tuo fervore: 
egli supera ogni lode, 
non vi è canto che sia degno. 

Pane vivo, che dà vita: 
questo è tema del tuo canto, 
oggetto della lode. 

Veramente fu donato 
agli apostoli riuniti 
in fraterna e sacra cena. 

Lode piena e risonante, 
gioia nobile e serena 
sgorghi oggi dallo spirito. 

Questa è la festa solenne 
nella quale celebriamo 
la prima sacra cena. 

È il banchetto del nuovo Re, 
nuova Pasqua, nuova legge; 
e l'antico è giunto a termine. 

Cede al nuovo il rito antico, 
la realtà disperde l'ombra: 
luce, non più tenebra. 

Cristo lascia in sua memoria 
ciò che ha fatto nella cena: 
noi lo rinnoviamo. 

Obbedienti al suo comando, 
consacriamo il pane e il vino, 
ostia di salvezza. 

È certezza a noi cristiani: 
si trasforma il pane in carne, 
si fa sangue il vino. 

Tu non vedi, non comprendi, 
ma la fede ti conferma, 
oltre la natura. 

È un segno ciò che appare: 
nasconde nel mistero 
realtà sublimi.

Mangi carne, bevi sangue; 
ma rimane Cristo intero 
in ciascuna specie. 

Chi ne mangia non lo spezza, 
né separa, né divide: 
intatto lo riceve. 

Siano uno, siano mille, 
ugualmente lo ricevono: 
mai è consumato. 

Vanno i buoni, vanno gli empi; 
ma diversa ne è la sorte: 
vita o morte provoca. 

Vita ai buoni, morte agli empi: 
nella stessa comunione 
ben diverso è l’esito! 

Quando spezzi il sacramento 
non temere, ma ricorda: 
Cristo è tanto in ogni parte, 
quanto nell’intero. 

È diviso solo il segno 
non si tocca la sostanza; 
nulla è diminuito 
della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli, 
pane dei pellegrini, 
vero pane dei figli: 
non dev’essere gettato. 

Con i simboli è annunziato, 
in Isacco dato a morte, 
nell'agnello della Pasqua, 
nella manna data ai padri. 

Buon pastore, vero pane, 
o Gesù, pietà di noi: 
nutrici e difendici, 
portaci ai beni eterni 
nella terra dei viventi. 

Tu che tutto sai e puoi, 
che ci nutri sulla terra, 
conduci i tuoi fratelli 
alla tavola del cielo 
nella gioia dei tuoi santi.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 6,51)

Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, 
dice il Signore, 
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. 

Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA
Lc 9, 11b-17
Tutti mangiarono a sazietà. 

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste. 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.»



COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

a cura di Don Lucio Luzzi


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02/06/2013

Ss. Corpo e
Sangue di Cristo


Anno C


L' Eucaristia è il cuore
ed il culmine della vita
della Chiesa


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 


La Festa del Corpus Domini ha le sue origini dal miracolo di Bolsena  (cittadina sul lago omonimo in provincia di Viterbo). Un sacerdote boemo, di passaggio nel 1263, andò a celebrare la Messa nella Chiesa di Santa Cristina, tormentato, come sempre, dai dubbi intorno alla reale presenza del  Corpo  del Signore nell’ostia eucaristica. Al momento della frazione dell’ostia, sotto il suo sguardo esterrefatto, caddero dal calice gocce di sangue sul corporale e sul pavimento.Fu subito informato il Papa, Urbano IV, che risiedeva ad Orvieto, il quale fece esaminare il prodigio da illustri teologi, quali Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Accertato il miracolo, il Papa istituì la Festa del Corpus Domini, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo cristiano.

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Un' immagine raffigurante
il miracolo eucaristico
di Bolsena

E’ una festa, quella del Corpus Domini che rafforza la fede del credente e le dà la certezza assoluta che non è solo e abbandonato nei marasmi della quotidianità, ma nella presenza della Eucaristia c’è Lui, il vero amico che ti sta sempre a fianco.
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Papa Urbano IV
mostra il corporale
insanguinato

Fu a Cafarnao, con parole nitide e ferme, che Gesù promise che avrebbe istituito l’eucaristia:

"... io sono il pane vivo disceso dal cielo. La mia carne è vero cibo ed il mio sangue vera bevanda; chiunque mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. E vivrà in eterno…”

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La gente che seguiva il Cristo, attratta dal panino che Gesù moltiplicò per sfamarli, non comprese questa promessa e se ne andarono tutti delusi.

Ma Lui quello che aveva promesso mantenne fedelmente in quella sera in cui sarebbe stato tradito!

Nella nostra vita, quando i nostri progetti vengono ostacolati e non si realizzano, con tanta delusione abbandoniamo tutto.

Sapeva benissimo il Signore che anche noi tante volte non lo avremmo seguito, forse anche tradito, rimanendo nella nostra sfiducia su tutti e su tutto…

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Ci ha dato l’ennesima prova del suo smisurato amore per  ciascuno di noi, restandoci vicino, anche quando abbiamo, illusoriamente, creduto di poter fare a meno di Lui, per  venirci subito in soccorso, alla nostra timida richiesta di aiuto.

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La nostra gratitudine esprimiamola insieme,
con la “sequenza” della Liturgia:


Ecco il pane degli angeli - pane dei pellegrini,
vero pane dei figli - non dev’ essere  gettato.
Con i simboli è annunziato in Isacco dato a morte
nell’agnello della pasqua nella manna data ai padri.
Buon Pastore, vero pane, o Gesù pietà di noi
nutrici e difendici, portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi che ci nutri sulla terra
Conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo
Nella gioia dei santi.

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Don Lucio Luzzi




CREDO 



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, 
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.


Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.









LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte

Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre, i doni dell'unità e della pace, misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.Per Cristo nostro Signore.


Prefazio della Santa Eucarestia I
L'Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo
 
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.

Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l'offerta in sua memoria.
Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.

Per questo mistero del tuo amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione (Lc 9,16)
Gesù prese i cinque pani e i due pesci
e li diede ai discepoli,
perché li distribuissero alla folla.
Alleluia.



DOPO LA COMUNIONE


Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno, che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


VIDEO CORRELATI:
Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta


Video correlato"Corpus Domini"
L'atto di fede del credente
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi - donlucioluzzi@virgilio.it 

BENEDICI O SIGNORE

(Gen Rosso)

Video a cura di
"Gesu'di Nazareth-Blog"




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