domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 27 agosto 2017

"MA VOI CHI DITE CHE IO SIA?"XXI^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A LETTURE: Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36; Mt 16,13-20




Liturgia della Parola


Domenica 26 AGOSTO 2017








XXI^DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 

Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36Mt 16,13-20
  

Antifona d'ingresso Sal 86,1-3
Tendi l'orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido.





COLLETTA
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA





 
 


PRIMA LETTURA


Is 22, 19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.

Dal libro del profeta Isaia


Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».




  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 66

Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.



SECONDA LETTURA Rm 11, 33-36
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro, e su questa pietra 
edificherò la mia Chiesa
e le porte degli inferi non prevarranno su di essa.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






  
VANGELO  
Mt 16, 13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.


Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». 
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. ». 


PENSIERO DELLA DOMENICA 
A cura di Don Lucio Luzzi


XX1 27 Agosto 2017 “ TU SEI IL CRISTO IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”



xXI Domenica del T-O./A
 
XXI 27 Agosto 2017
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“ TU SEI IL CRISTO IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”
Nella comunità dei credenti l’apostolo Pietro, come leggiamo nel Vangelo, viene chiamato e costituito con i suoi successori per agire nel nome del Signore. E’ chiamato a”legare e sciogliere” cioè a esercitare il potere di giudizio e di perdono nella comunità di fede.
 
Le giornate del Messia sono intensissime. Continue sono le esigenze della folla che lo segue.
 
Ma Lui non si limita ad accontentarli e in ogni occasione indica la via della salvezza e, senza mezzi termini, invita ognuno a portare la propria croce. E' dopo la sofferenza che arriverà la gioia, la felicità.
 
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L'operato di Gesù è variamente interpretato dalla gente. Il Messia risale con gli apostoli lungo il Giordano, per una quarantina di chilometri, verso nord, fino ai pressi di Cesarea di Filippo, situata alle falde meridionali dell'Hermon, dove sgorgava la sorgente orientale del fiume. Tale città fu ricostruita dal figlio di Erode il Grande, Flìppo, Tetrarca dell' lturea e della Traconitide, che la chiamò Cesarea in onore di Cesare Augusto e di Filippo in proprio onore e per distinguerla dalla omonima città marittima mediterranea.
 Corrisponde alla odierna Baijas, nome derivato dall'antico Paneas, a sua volta derivato dal dio agreste Pan, che era venerato in una grotta della suddetta sorgente del Giordano.
 
"Gesù domandò ai suoi discepoli: la gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? Risposero: Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
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 Gli ebrei ritenevano che uno dei grandi Profeti antichi sarebbe tornato ad annunziare il Messia.
 
Dovendo riferire le opinioni degli altri in contrapposizione alla propria, è psicologicamente spiegabile che gli apostoli enuncino quelle più comuni tra le folle meno riflessive, anche se qualcuno, forse, già aveva riconosciuto Gesù come Messia. E, secondo voi, disse Gesù, io chi sono?
 
 E Pietro, dal carattere impulsivo, ma spontaneo,
 
disse in aramaico: " Tu sei il Cristo il Figlio del vivente”.
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E Gesù:"Beato te Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te I' hanno rivelato, ma il Padre mio che stà nei cieli. Ed io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa..".Il Cristo sa che Pietro avrà le sue debolezze, lo rinnegherà tre volte..( dirà Matteo "..allora Pietro cominciò a imprecare e a spergiurare " io non conosco quell' uomo"), eppure mantiene Gesù le sue promesse e lo fa capo della Chiesa, il primo Papa.
 
 Perché noi dovemmo avere dubbi e sfiducia?
 
 Anche con ciascuno di noi il Cristo usa la stessa bontà e misericordia infinita.

Don Lucio Luzzi
 
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domenica 20 agosto 2017

Domenica 1 Ottobre 2017 VISITA DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER IL CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO A BOLOGNA

Visita Pastorale del Santo Padre Francesco in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano



  •  Domenica 1 ottobre
  •   
  •  A Bologna
L'Arcivescovo S.E. Monsignor Matteo Zuppi è lieto di annunciare all'Arcidiocesi e alla Città che il Santo Padre Francesco verrà in visita pastorale a Bologna in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano, domenica 1 ottobre, giorno in cui si celebrerà la "Domenica della Parola", nella quale rinnoveremo "l'impegno per la diffusione, la conoscenza e l'approfondimento della Sacra Scrittura" e al cui termine sarà distribuito a tutti una copia del Vangelo.

Fonte:www.chiesadibologna.it


"DONNA,GRANDE E' LA TUA FEDE" XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A LETTURE: Is 56, 1.6-7; Sal 66; Rm 11, 13-15.29-32; Mt 15, 21-28




Liturgia della Parola


Domenica 20 AGOSTO 2017



XX DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 

 Is 56, 1.6-7Sal 66; Rm 11, 13-15.29-32
Mt 15, 21-28
   
  

Antifona d'ingresso Sal 84,10-11
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove.







COLLETTA
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA


 Is 56, 1.6-7
Condurrò gli stranieri sul mio monte santo.


Dal libro del profeta Isaia


Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».


  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 66

Popoli tutti, lodate il Signore.
 
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.



SECONDA LETTURA  Rm 11, 13-15.29-32
I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili per Israele. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Gesù predicava la buona novella del Regno
e curava ogni sorta di infermità nel popolo.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






  
VANGELO  
Mt 15, 21-28
Donna, grande è la tua fede!
Dal vangelo secondo Matteo


In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini»«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
 

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». 


PENSIERO DELLA DOMENICA
a cura di Don Lucio Luzzi

XX Domenica T.O/A 17 Agosto-2017 DONNA GRANDE E’ LA TUA FEDE AVVENGA COME DESIDERI


XX Domenica T.O/A
17 Agosto-2017
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DONNA GRANDE E’ LA TUA FEDE AVVENGA COME DESIDERI
Le letture di questa domenica ci aprono all’universalità:Non possiamo chiuderci dentro i nostri gruppi che si credono “ perfetti” e “ arrivati”, ma è necessario diventare il segno evidente della salvezza offerta a tutti i popoli. Il dono della fede va condiviso.
La Liturgia di questa  xx domenica del tempo ordinario ci propone un miracolo compiuto da Gesù. Si trova nella zona diTiro e di Sidone.
 Tiro è sul mediterraneo, cinquanta chilometri, in linea d'aria, da Cafarnao.
SIDONE è oltre trenta chilometri più a nord. Gli abitanti erano quasi tutti pagani. 
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Probabilmente Gesù ci andò per sottrarsi alla sempre più viva ostilità dei Farisei, ed anche per trovare per sé e per i suoi discepoli quel po' dì riposo che aveva invano cercato sulle sponde del lago di Tiberiade.
 C'è una donna Cananea, che aveva inteso parlare del Messia, ed appena Gesù entrò nella regione, gli andò incontro e, restando ancora a distanza, " cominciò a gridare", chiamandolo con il titolo messianico Signore, figlio di Davide" e implorando la liberazione della "figlia crudelmente vessata dal demonio".
Non chiede esplicitamente la grazia, ma umilmente si limita ad esporre il suo strazio: " abbi pietà di me". 
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Ma Gesù non gli rivolse nemmeno una parola.
 E' il primo rifiuto implicito. I discepoli insistono " esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!".
E c'è il secondo esplicito rifiuto, motivato: " Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele".
La donna non sì scoraggia e fattasi avanti, si prostra a Lui dicendo " Signore, aiutami!".
 Ma Gesù rivolto questa volta direttamente e lei, risponde:" non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".
E' il terzo diretto rifiuto di Gesù. La donna insiste ed allora Gesù la esaudisce perché la sua fede è grande. Che bell' insegnamento per noi!
 Dal punto di vista umano, la gravità, l'emergenza, diventano sinonimo di urgenza, altrimenti non c'è più nulla da fare. Invece Lui compie sempre il prodigio al di fuori della logica umana.
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 Quale è la mia e la tua fede, nei miracoli?
Troppo spesso è sopraffatta dai nostri dubbi, incredulità e si riduce a flebile speranza,senza nessun concreto risultato. Sperimentiamo il miracolo su noi stessi, sulle nostre urgenti e drammatiche situazioni.
Non pretendiamo indicare come e in che modo deve agire Gesù. La nostra fede deve essere assoluta, per annullare il logico raziocinio che ci porta a concludere,sfiduciati, " ma tanto non c'è nulla da fare...:
Un glomo Gesù disse: Chiedete, chiedete con insistenza; se anche non meritate la grazie, l'otterrete per quanto siete noiosi...".
 Perché non lo prendiamo in parola? 

Don Lucio Luzzi
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martedì 15 agosto 2017

"GRANDI COSE HA FATTO PER ME L'ONNIPOTENTE"ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA Solennità LETTURE: At 12,1-11; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19




Liturgia della Parola

MARTEDI'15 AGOSTO 2017








ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 
Solennità
 



  
LETTURE: 


At 12,1-11Sal 33; 2 Tm 4,6-8.17-18

Mt 16,13-19

   
  

Antifona d'ingresso Ap 12,1
Un segno grandioso apparve nel cielo:
una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi
e sul capo una corona di dodici stelle.







COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima l'immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa' che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


PRIMA LETTURA



Ap 11, 19a; 12, 1-6a.10ab
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
 
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo


Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
 

  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 44
Risplende la Regina, Signore, alla tua destra.
 
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re. 



SECONDA LETTURA  1 Cor 15, 20-27a
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

 
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo; 
esultano le schiere degli angeli.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO







  
VANGELO  
Lc 1, 39-56

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.


Dal vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
















"L’anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore"


PENSIERO 

DELLA DOMENICA


a cura di Don Lucio Luzzi

ASSUNTA IN CIELO


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Assunta in Cielo, trasfigurata
dalla Gloria ma sempre Donna,
sempre Madre!

Il nostro amore per Te, Maria, non ha mai accettato limiti. L'unico limite è stata la nostra scarsa capacità di penetrare nel tuo mistero: esaltandoti al di sopra degli angeli abbiamo evitato di considerarti sempre ed essenzialmente Donna.
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Considerandoti superiore agli apostoli, ai martiri e ai santi, abbiamo sottovalutato la tua scelta di umile ancella del Signore; acclamandoti Regina del Cielo e della Terra, abbiamo dimenticato che il tuo titolo più nobile restava sempre quello di Madre:
Madre di Dio e dell'umanità redenta!


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Siamo tanto distanti da Te, proprio quando cerchiamo di accostarci a Te, al tuo vero mondo personale, intimo!

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Introduci anche noi in questo tuo stile di santità, splendido nella sua linea semplice, autentico nel suo senso dei propri limiti.

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Il tuo ingresso nella gloria, in anima e corpo, rappresenta la risposta di Dio al tuo permanere nell'ombra, durante la tua vita, pur essendo la prima e più importante cooperatrice della Redenzione.


Don Lucio Luzzi



VIDEO CORRELATO

"SALVE REGINA"