domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

mercoledì 25 dicembre 2013

"OGGI E' NATO PER VOI UN SALVATORE,CRISTO SIGNORE"Solenniità della NATIVITA' DI NOSTRO SIGNORE GESU'CRISTO - Anno A-LETTURE: Is 9,1-3.5-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14




Liturgia di

Mercoledi'25 Dicembre 2013



Anno A 

NATIVITA'DI NOSTRO SIGNORE 

GESU'CRISTO


Solennita'




  
LETTURE:  Is 9,1-3.5-6; Sal 95; Tt 2,11-14; 

Lc 2,1-14 

Antifona d'ingresso ( Sal 2,7)
Il Signore mi ha detto:
«Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato».




GLORIA A DIO



Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra 
agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, 
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, 
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, 
Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, 
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.




                                      



COLLETTA
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio

Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale  Sal 95




Oggi è nato per noi il Salvatore.
 
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.


Seconda Lettura Tt 2,11-14
E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
( Cf Lc 2,10-11)

Alleluia, alleluia. 
Vi annunzio una grande gioia:
oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore. 
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA




Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
Gesù agli inviati del Battista, in carcere,risponde che la sua missione è rivolta aipoveri e a quelli che non contano.In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.







«Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.»


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO




1. "Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo". Questo invito è rivolto ad un popolo che non stava vivendo un momento facile. Rientrato dall’esilio, si trovava di fronte un paese in rovina: dal punto di vista economico, istituzionale, politico.

Sulla base di che cosa il profeta rivolge un tale invito? "Perché il Signore ha consolato il suo popolo". Quando la S. Scrittura parla di "consolazione", non dà a questa parola quel significato estenuato che ha nel nostro linguaggio. Non raramente la consolazione umana si riduce all’invito a convivere psicologicamente con le proprie miserie; in fondo, a rassegnarsi.
Nella S. Scrittura "consolazione" denota un intervento di Dio stesso, teso a cambiare realmente la condizione della persona o del popolo. Il profeta può esortare le rovine di Gerusalemme – il popolo cioè spiritualmente ridotto in macerie – a prorompere in canti di gloria, perché ha la certezza che Dio è intervenuto, e sta intervenendo per ricostruire il suo popolo. E può sentire coloro che vegliano sulla città, gridare di gioia "poiché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion".
Cari fratelli e sorelle, la pagina profetica è una prefigurazione del fatto che oggi celebriamo. Dio ha consolato il suo popolo, mostrando già al profeta che questa consolazione era l’immagine di una ricostruzione ben più grandiosa. Quale ricostruzione?
Avete sentito la preghiera con cui abbiamo dato inizio a questa celebrazione. Essa, rivolgendosi a Dio, diceva: "in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti".
E’ la persona umana, l’unica creatura che Dio ha voluto per se stessa, che ha bisogno di essere rinnovata, e come ricostruita. Le rovine di cui parla il profeta sono in realtà le rovine dell’umanità nel suo insieme e di ciascuno di noi. Che cosa ha rovinato l’uomo e in ogni momento può farlo? Ce lo rivela il Vangelo: "la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta".
Esiste nell’uomo la possibilità di impedire che la luce di Dio, la luce per cui fiorisce la vita, entri nelle sue scelte. E’ come se la persona umana decidesse di rinchiudersi dentro una casa priva di finestre, impedita di ricevere luce dal sole, vivendo di luce artificiale prodotta dall’uomo. Quando questo accade?
Quando la persona eleva la sua ragione a misura unica ed esclusiva della realtà, e ritiene se stesso come arbitro inappellabile di ciò che è bene/di ciò che è male, rifiutando di riconoscere l’esistenza di un ordine morale che precede la libertà.
Faccio due esempi. E’ sempre più condivisa la convinzione che il matrimonio non sia un’istituzione fondata su e definita da dati obiettivi, naturali, che precedono ogni legislazione umana circa il medesimo. Esso è considerato una semplice produzione culturale, a disposizione del consenso delle maggioranze parlamentari.
Il secondo esempio. Si è ritenuto che la razionalizzazione dei sistemi produttivi fosse solo di carattere tecnico. Fosse solo un problema di ingegneria finanziaria di apertura di mercati, di riforme istituzionali, dimenticando o escludendo ogni riferimento ad un ordine morale intrinseco al sistema economico. Il risultato lo abbiamo constatato e lo stiamo costatando ogni giorno, in termini di grave malessere sociale ed umano.
"La luce splende nelle tenebre": l’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio, porta sempre inscritte nel suo cuore le fondamentali norme della legge morale naturale. "Ma le tenebre non l’hanno accolta": l’uomo non ha lasciato che questa verità splendesse in se stesso, attribuendosi il potere di plasmare arbitrariamente la propria coscienza, se stesso, e la società in tutte le sue espressioni.
 

2. "Prorompete insieme in canti di gioia, rovine" dell’uomo, ci dice il profeta. Per quale ragione? Perché "il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…pieno di grazia e di verità"; perché "la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo".
E’ Dio stesso che è venuto a riscostruire le nostre rovine, a tirarci fuori da quella casa senza finestre in cui viviamo solo di luce artificiale.
Questa ricostruzione accade in due momenti. Il primo è costituito dal mistero che oggi celebriamo. La nostra natura umana è stata assunta dalla persona del Verbo – Dio, così che Questi è veramente uomo: è il vero uomo. In questo modo mostra in tutta verità chi siamo, e quale senso ha la nostra vita. Oggi quindi è posta la pietra angolare della ricostruzione delle nostre rovine: la nostra umanità assunta dal Verbo.
Il secondo momento è che noi, ciascuno di noi si stringa a Lui, al Dio fatto uomo, mediante la fede ed i sacramenti. "Il legame a Cristo ci rende liberi; e coloro che Egli stringe, sono sciolti" [S. Ambrogio,Commento a dodici Salmi, Salmo XLV, 17; BA8, 212]. E’ la fede che apre la nostra ragione alla luce che dona la vita, e quindi salva la nostra ragione; sono i sacramenti che ricostruiscono la nostra esistenza, perché ci donano la vita.
Sì, veramente, oggi "il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra" possono oggi vedere "la salvezza del nostro Dio".

S.E Card.Carlo Caffarra
Arcivescovo di Bologna



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BAMBINO GESU' 
Asciuga, Bambino Gesù,
le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l'anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un universale
abbraccio di pace!
 

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Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall'ignoranza e dall'indifferenza,
dalla discriminazione e dall'intolleranza.


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Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l'umanità spesso cerca a tentoni.

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Dio della Pace, dono di pace all'intera umanità,
vieni a vivere nel cuore
di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen
Don Lucio Luzzi



CREDO 



Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.






Gesu' di Nazareth Blog

presenta i video:



"OGGI E' NATO PER VOI IL SALVATORE"


"GLORIA A DIO"


"VIENI GESU' MARANATHA"






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