domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 27 agosto 2017

"MA VOI CHI DITE CHE IO SIA?"XXI^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A LETTURE: Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36; Mt 16,13-20




Liturgia della Parola


Domenica 26 AGOSTO 2017








XXI^DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO - A



  
LETTURE: 

Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36Mt 16,13-20
  

Antifona d'ingresso Sal 86,1-3
Tendi l'orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido.





COLLETTA
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA





 
 


PRIMA LETTURA


Is 22, 19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.

Dal libro del profeta Isaia


Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».




  C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


SALMO RESPONSORIALE
  
Salmo 66

Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.



SECONDA LETTURA Rm 11, 33-36
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.  



ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro, e su questa pietra 
edificherò la mia Chiesa
e le porte degli inferi non prevarranno su di essa.

Alleluia. 

  






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






  
VANGELO  
Mt 16, 13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.


Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». 
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.





«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. ». 


PENSIERO DELLA DOMENICA 
A cura di Don Lucio Luzzi


XX1 27 Agosto 2017 “ TU SEI IL CRISTO IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”



xXI Domenica del T-O./A
 
XXI 27 Agosto 2017
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“ TU SEI IL CRISTO IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE”
Nella comunità dei credenti l’apostolo Pietro, come leggiamo nel Vangelo, viene chiamato e costituito con i suoi successori per agire nel nome del Signore. E’ chiamato a”legare e sciogliere” cioè a esercitare il potere di giudizio e di perdono nella comunità di fede.
 
Le giornate del Messia sono intensissime. Continue sono le esigenze della folla che lo segue.
 
Ma Lui non si limita ad accontentarli e in ogni occasione indica la via della salvezza e, senza mezzi termini, invita ognuno a portare la propria croce. E' dopo la sofferenza che arriverà la gioia, la felicità.
 
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L'operato di Gesù è variamente interpretato dalla gente. Il Messia risale con gli apostoli lungo il Giordano, per una quarantina di chilometri, verso nord, fino ai pressi di Cesarea di Filippo, situata alle falde meridionali dell'Hermon, dove sgorgava la sorgente orientale del fiume. Tale città fu ricostruita dal figlio di Erode il Grande, Flìppo, Tetrarca dell' lturea e della Traconitide, che la chiamò Cesarea in onore di Cesare Augusto e di Filippo in proprio onore e per distinguerla dalla omonima città marittima mediterranea.
 Corrisponde alla odierna Baijas, nome derivato dall'antico Paneas, a sua volta derivato dal dio agreste Pan, che era venerato in una grotta della suddetta sorgente del Giordano.
 
"Gesù domandò ai suoi discepoli: la gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? Risposero: Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
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 Gli ebrei ritenevano che uno dei grandi Profeti antichi sarebbe tornato ad annunziare il Messia.
 
Dovendo riferire le opinioni degli altri in contrapposizione alla propria, è psicologicamente spiegabile che gli apostoli enuncino quelle più comuni tra le folle meno riflessive, anche se qualcuno, forse, già aveva riconosciuto Gesù come Messia. E, secondo voi, disse Gesù, io chi sono?
 
 E Pietro, dal carattere impulsivo, ma spontaneo,
 
disse in aramaico: " Tu sei il Cristo il Figlio del vivente”.
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E Gesù:"Beato te Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te I' hanno rivelato, ma il Padre mio che stà nei cieli. Ed io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa..".Il Cristo sa che Pietro avrà le sue debolezze, lo rinnegherà tre volte..( dirà Matteo "..allora Pietro cominciò a imprecare e a spergiurare " io non conosco quell' uomo"), eppure mantiene Gesù le sue promesse e lo fa capo della Chiesa, il primo Papa.
 
 Perché noi dovemmo avere dubbi e sfiducia?
 
 Anche con ciascuno di noi il Cristo usa la stessa bontà e misericordia infinita.

Don Lucio Luzzi
 
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