domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 13 maggio 2012

"NESSUNO HA UN AMORE PIU'GRANDE:DARE LA SUA VITA PER I PROPRI AMICI" VI^DOMENICA DI PASQUA LETTURE: At 10, 25-27. 34-35. 44-48; Sal.97; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17.



Liturgia di
Domenica 13 MAGGIO 2012
                                 

 VI^DOMENICA DI PASQUA 


Anno B

  Colore liturgico: bianco


   Maria SS.ma di Fatima

 LETTURE:

 At 10, 25-27. 34-35. 44-48; Sal.97; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17.



ANTIFONA D'INGRESSO



Con voce di giubilo date il grande annunzio, 
fatelo giungere ai confini del mondo: 
il Signore ha liberato il suo popolo. Alleluia. (cf. Is 48,20).
 




GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.







COLLETTA



Dio onnipotente,
fa’ che viviamo con rinnovato impegno
questi giorni di letizia in onore del Cristo risorto, per testimoniare nelle opere
il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. 

Per il nostro Signore Gesù Cristotuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



 LITURGIA DELLA PAROLA


 
 




PRIMA LETTURA
At 10,25-27.34-35.44-48
Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.



 ‡ Dagli Atti degli Apostoli
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

 SALMO RESPONSORIALE


Sal 97


RIT:Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!


SECONDA LETTURA



1Gv 4,7-10
Dio è amore.
‡ Dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo 

 



Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.



ACCLAMAZIONE AL VANGELO
(Gv 14,23)

Alleluia,Alleluia
Se uno mi ama, osserverà la mia parola,-dice il Signore-,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia



PROCLAMAZIONE DEL VANGELO


Dal VANGELO secondo GIOVANNI



Gv 15,9-17
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo  






  Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri  


COMMENTO
ALLA PAROLA DI DIO
a cura di DON LUCIO LUZZI








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13/05/2011

VI domenica
di Pasqua


Anno B

"Questo vi comando: che vi
amiate gli uni gli altri"




PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
donlucioluzzi@virgilio.it 







Durante l’anno liturgico la prima lettura per l’ascolto della Parola di Dio è presa dai libri del Vecchio Testamento e, le poche righe proposte non sempre, per noi digiuni, sono di facile collocazione ed interpretazione. In questo periodo post pasquale la Liturgia attinge dagli Atti degli Apostoli, il libro presumibilmente scritto dall’Evangelista Luca nei primi mesi del 64, dove propone, all’ottimo amico Teofilo, i fatti avvenuti mentre lui era presente. Nel brano di oggi emerge la figura di Pietro che, confermato dal Maestro, capo della Chiesa, giunge a Cesarea Marittima e va in casa del centurione Cornelio, che aveva chiesto di parlare con lui.
Il centurione, che è pagano, appena vede Pietro “si gettò ai piedi per adorarlo”ma Pietro lo alzò dicendo “ …alzati, anche io sono un uomo…”Quanto è bello questo comportamento di Pietro che non fa pesare il suo titolo sugli altri, ma usa prudenza, equilibrio ed umiltà. E’ una bella lezione per l’uomo moderno (che siamo noi) alla ricerca, a volte anche inconscia di far prevalere la nostra posizione, il proprio titolo, i presunti meriti per i quali, spesso, pretendiamo riconoscimenti e gratitudine.
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Come si inserisce bene il brano evangelico di Giovanni (15.17) dove Gesù non fa prevalere la sua divinità, ma il suo aspetto umano della vera amicizia verso gli apostoli: “...voi siete miei amici… rimanete nel mio amore... come il Padre ha amato me, così anche io ho amato voi…”.

Quando oggi si parla di concreta difficoltà di ogni tipo di convivenza, è perché abbiamo messo come base la convenienza, il profitto, la soddisfazione, il piacere... e non sappiamo più riconoscere il valore portante della vera amicizia!

Io penso che anche per gli Apostoli, ognuno con il loro carattere, con il loro modo di esprimersi e di comunicare, con l’anelito (più volte espresso in varie circostanze) di primeggiare l’uno sull’altro, sarebbe stato difficile convivere se Gesù non li avesse formati  gradualmente alla vera amicizia.


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E siccome accattevano il principio della fraternità. ma con molti, troppi distinguo il Maestro è categorico quando dice loro

“…voi siete miei amici se farete quello che io vi comando…”

Quelli di Gesù non sono fervorini, buoni consigli, pii desideri, ma è categorico“...questo vi comando: amatevi gli uni gli altri…”.

La stessa cosa la dice anche a me, a ciascuno di noi!

Non possiamo continuare a distinguere e scegliere le persone verso le quali abbiamo sentimenti di amicizia.

Il Cristo non ammette distinzioni verso l’antipatico, il cattivo, il presuntuoso, l’indisponente, il disonesto, l’approfittatore…

Mi dice: "Te lo comando: amali come tuoi fratelli"

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Signore perché sei così perentorio? Perché voglio che tu abbia la vera felicità; per questo ti voglio bene…


Don Lucio Luzzi






Preghiera dei fedeli



La gloria di Dio, che risplende nella morte e risurrezione di Gesù, ci viene donata attraverso lo Spirito Santo, che ci permette di vivere nella fede, nella speranza e nella carità. 
Preghiamo insieme e diciamo: 



Donaci, Signore, il tuo Spirito d'amore.
1. Agnello di Dio, rendi la tua Chiesa risplendente di gloria, per essere segno già in questo mondo dell'amore pieno che tu ci doni, preghiamo. 


2. Principe della pace, spegni l'odio nel mondo, poni fine ai conflitti, riconcilia le famiglie divise, concedi a tutti il dono della pace pasquale, preghiamo. 


3. Figlio del Padre, unisci le nostre comunità cristiane, perché nella diversità dei carismi si manifesti l'unico dono dello Spirito Santo, preghiamo. 


4. Signore risorto, fa' che tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia passiamo dalle tenebre del peccato alla splendida luce della tua risurrezione, preghiamo. 

Signore, che risorgendo da morte ci hai resi partecipi dei tuoi doni pasquali, fa' che, fedeli ai tuoi comandamenti, ti serviamo sempre con cuore puro e riconoscente. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.



LITURGIA EUCARISTICA


Preghiera sulle offerte
Accogli Signore, l’offerta del nostro sacrificio,
perché, rinnovati nello spirito,
possiamo rispondere sempre meglio 
all’opera della tua redenzione.  
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE V 

Cristo sacerdote e vittima 

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria:Santo,Santo,Santo....





ANTIFONA DI COMUNIONE


“Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto,perché senza di me non potete far nulla”. Alleluia. (Gv 15,5) 




PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Dio grande e misericordioso,
che nel Signore risorto
riporti l’umanità alla speranza eterna,
accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale 
con la forza di questo sacramento di salvezza.  Per Cristo nostro Signore.



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"Vi ho chiamato amici"
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi
donlucioluzzi@virgilio.it 



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