domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

domenica 12 agosto 2012

"IO SONO IL PANE VIVO DISCESO DAL CIELO"(Gv 6,41-51) XIX^DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B




Liturgia di


Domenica 12 AGOSTO 2012






XIX^ DOMENICA DEL TEMPO 

ORDINARIO

Anno B



Colore liturgico: verde

LETTURE:

1 Re 19,4-8Sal 33; Ef 4,30-5,2Gv 6,41-51


Antifona d'ingresso Sal 73,20.19,22.23

Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.



GLORIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.







COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa'crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.







LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura  1Re 19,4-8
Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio. 

Dal primo Libro dei Re 

In quei giorni, Elia s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.
Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati, mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.
Tornò per la seconda volta l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Alzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale     Sal 33

Gustate e vedete com'è buono il Signore.
 
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia. 




Seconda Lettura     Ef 4,30-5,2 
Camminate nella carità come Cristo.  

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini



Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.
Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
 (Gv 6,51 ) 

Alleluia, alleluia. 
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, 
dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. 
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO






Dal  VANGELO secondo GIOVANNI 

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

C: Parola del Signore
A: Lode a Te o Cristo 






"  Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo "


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

A CURA DI DON LUCIO LUZZI

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12/08/2012

XIX domenica del
Tempo Ordinario

Anno B

"Io sono il pane vivodisceso dal cielo"



PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

donlucioluzzi@virgilio.it 




Gesù veniva considerato come un mago, indovino, stregone o falso profeta.



La premura del Messia è quella di dimostrare che Lui è Dio e per questo ha poteri straordinari, superiori a qualsiasi  forza umana.

Il compito più gravoso era quello di dimostrare che se uno mangia il suo pane vivrà in eterno e il pane che Lui darà è la sua carne.

Discorso arduo, incomprensibile e inconcepibile per i suoi interlocutori.

La Liturgia di questa XIX domenica del tempo ordinario ci propone nella prima lettura  poche righe prese dal libro dei Re.

E’ un libro del Vecchio Testamento, scritto circa 600 anni prima di Cristo, forse da Geremia profeta, perché inserito nell’ambiente letterario e religioso di quel tempo  “... in quel tempo Elia si inoltrò nel deserto e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire disse: ora basta signore, prendi la mia vita... si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Ecco allora un angelo lo toccò e gli disse: “… alzati e mangia… si alzò mangiò e bevve: con la forza datagli da quel cibo camminò quaranta giorni e quaranta notti, fino al monte di Dio, l’Oreb”.


Quel pane fu la salvezza di Elia



Seicento anni dopo viene il Messia e si offre 

all’umanità intera come pane vivo disceso dal cielo


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“Io sono il pane vivo disceso da cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno ed il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo…”.

Gesù promette di dare in un futuro non molto lontano il suo stesso corpo in cibo a coloro che con fede accolgono le sue parole.

Come il pane che l’angelo del Signore inviò ad Elia perché sostenesse le sue forze, così la parola di Dio e l’Eucaristia rinvigoriscono il cristiano nel cammino della sua vita quotidiana.

Il pane del  cielo, che è la vita di Gesù donata per noi, ci fa camminare verso l’ incontro con Dio nella pienezza dell’amore.

Domandiamoci un istante, quale è il nostro atteggiamento verso il pane eucaristico.

Nel momento in cui siamo in Chiesa e quel pane - l’ostia – tra le mani del celebrante, diventa corpo di Cristo, dovrebbe esplodere la nostra fede di fronte a questo prodigio che si ripete ogni girono, nei secoli...


Vorresti avere conferme dai tuoi sensi? 

Con i tuoi occhi non vedrai mai nulla di cambiato; stesso colore, stessa grandezza, stesso sapore…

E’ soltanto con la fede che devi fare la tua professione: 


Credo Signore che tu sei realmente presente sotto le specie di quel pane…

E se avrai la fortuna di nutrirti, qualche volta, di quel pane di vita (eucaristia) sarà vero nutrimento della tua anima e con Lui dentro il tuo cuore ti sentirai sicuro e non temerai i mali che la vita ti propone ogni giorno.



Don Lucio Luzzi


Preghiera dei fedeli

Sorelle e fratelli, nell'Eucaristia viviamo le parole di Gesù: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Il pane che io vi do è la mia carne per la vita del mondo”. Preghiamo perché noi, che ci nutriamo di questo pane, possiamo vivere la speranza della vita eterna fin da oggi. 
Preghiamo insieme e diciamo: 


Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa, grande comunità dei figli di Dio presente in ogni luogo: trovi sempre il centro della sua vita nella celebrazione dell'Eucaristia, intorno all'altare dove Gesù si dona come pane di vita, preghiamo. 


2. Per coloro che cercano Dio e non sanno riconoscerlo: perché i cristiani uniti nella parola invochino il dono della fede per tutti gli uomini, preghiamo. 


3. Per i cristiani: la riflessione sulla parola di Dio li persuada a riconoscere ogni cosa come dono di Dio, certi che l'esperienza religiosa non si fonda solo sulle opere, sui sacrifici, sulle offerte, ma anzitutto nel sentirsi accompagnati dal Padre, preghiamo. 


4. Per la nostra comunità cristiana: partecipi con gioia alla Mensa, condivida il pane anche con tutti i fratelli lontani e con coloro che hanno bisogno del nostro sostegno, preghiamo.

Padre santo, aiutaci ad andare incontro a Cristo, perché attraverso di Lui possiamo giungere a te. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.






LITURGIA EUCARISTICA







Sulle Offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.






Antifona di Comunione

Dice il Signore: «Il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo».
(Gv 6,52)



Dopo la Comunione 
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore, e lo confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore. 
 
 

 








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