domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

venerdì 21 dicembre 2012

NOVENA DI NATALE:6°GIORNO


CORONELLA DA RECITARSI 

PRIMA DI CIASCUNA MEDITAZIONE



I. Gesù mio dolcissimo, che nascesti in una grotta e poi fosti collocato in una mangiatoia sulla paglia, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


II. Gesù mio dolcissimo, che fosti presentato ed offerto da Maria nel tempio, per esser poi un giorno sacrificato per noi sopra la croce, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


III. Gesù mio dolcissimo, che fosti perseguitato da Erode e costretto a fuggire in Egitto, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


IV. Gesù mio dolcissimo, che dimorasti in Egitto per sette anni povero, sconosciuto e disprezzato da quella gente, abbi di noi pietà.
 Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


V. Gesù mio dolcissimo, che ritornasti alla tua patria per esser ivi un giorno crocifisso in mezzo a due ladri, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


VIGesù mio dolcissimo, che fanciullo di dodici anni rimanesti nel tempio a discutere con i dottori, e dopo tre giorni fosti ritrovato da Maria, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

VII. Gesù mio dolcissimo, che vivesti nascosto per tanti anni nella bottega di Nazareth servendo a Maria ed a Giuseppe, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


VIII. Gesù mio dolcissimo, che tre anni prima della tua Passione uscisti a predicare insegnando la via della salvezza, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


IX. Gesù mio dolcissimo, che finalmente per nostro amore terminasti la vita morendo in croce, abbi di noi pietà.
Abbi pietà Signore, abbi di noi pietà

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.



21 Dicembre
MEDITAZIONE della Misericordia di Dio nel venire dal Cielo per salvarci colla sua morte


Quando apparve in terra il Figlio di Dio fatto uomo, allora si vide quanto fosse grande la bontà di Dio verso di noi. Scrive S. Bernardo che “prima era apparsa la potenza di Dio nel creare il mondo, la sua sapienza nel conservarlo; ma la sua misericordia allora maggiormente apparve quando egli prese carne umana per salvare con le sue pene e con la sua morte gli uomini perduti”. 

E qual maggior misericordia poteva usarci il Figlio di Dio, che assumere sopra di sé le pene da noi meritate? Eccolo nato bambino debole e fasciato dentro una mangiatola, che non può da sé muoversi né cibarsi: ha bisogno che Maria gli porga un poco di latte per sostentargli la vita. 

Eccolo poi nel pretorio di Pilato legato ad una colonna con funi da cui non può sciogliersi, ed ivi è flagellato da capo a piedi. Eccolo nel viaggio al Calvario che per la debolezza e per il peso della croce che porta, va cadendo per la via.

 Eccolo finalmente inchiodato a quel legno infame, dove finisce la vita a forza di dolori. Gesù Cristo col suo amore volle guadagnarsi tutto l'amore dei nostri cuori, e perciò non volle mandare un angelo a redimerci, ma volle venire egli stesso a salvarci colla sua Passione. 

Se un angelo fosse stato il nostro redentore, l'uomo avrebbe dovuto dividere il suo cuore, amando Dio come suo creatore e l'angelo come suo redentore; ma Iddio che voleva tutto il cuore dell'uomo, siccome era già suo creatore, volle essere ancora il suo redentore.

Affetti e preghiere
Ah Redentore mio caro, e dove io starei a quest'ora se tu non mi avessi sopportato con tanta pazienza, ma mi avessi fatto morire quand'io stavo in peccato? Poiché dunque mi hai aspettato sinora, Gesù mio, perdonami presto prima che la morte mi trovi reo di tante offese che ti ho fatto.

 Mi pento, o sommo bene, d'averti così disprezzato, vorrei morirne di dolore. Tu non sai abbandonare un'anima che ti cerca; se per il passato io ti ho lasciato, ora ti cerco e ti amo. 

Si, mio Dio, ti amo sopra ogni cosa, ti amo più di me stesso. Aiutami, Signore, ad amarti per sempre nella vita che mi resta; altro non ti domando; te lo domando e lo spero. Maria, speranza mia, prega tu per me; se tu preghi, io sono sicuro della grazia.

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