domenica delle palme

AFORISMI DEL SIGNORE

martedì 25 dicembre 2012

"OGGI E' NATO PER VOI UN SALVATORE,CHE E' CRISTO SIGNORE"Solennità del Natale del SIGNORE LETTURE: Is 9,1-3.5-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14




Liturgia di

Martedi'25 Dicembre 2012



Anno C 

NATIVITA'DI NOSTRO SIGNORE 

GESU'CRISTO

Solennita'



  
LETTURE:  Is 9,1-3.5-6; Sal 95; Tt 2,11-14; 

Lc 2,1-14 

Antifona d'ingresso ( Sal 2,7)
Il Signore mi ha detto:
«Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato».




GLORIA A DIO



Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra 
agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, 
ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, 
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, 
Agnello di Dio, Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, 
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.








COLLETTA
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.






LITURGIA DELLA PAROLA




 
 


Prima Lettura Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio
 
Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


Salmo Responsoriale  Sal 95




Oggi è nato per noi il Salvatore.
 
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.


Seconda Lettura Tt 2,11-14
E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.


ACCLAMAZIONE AL VANGELO 
( Cf Lc 2,10-11)

Alleluia, alleluia. 
Vi annunzio una grande gioia:oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore. 
Alleluia.






PROCLAMAZIONE DEL VANGELO





 DAL VANGELO secondo LUCA




Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
Ai pastori: «Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore».
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».



C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.







«Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.»


COMMENTO

ALLA PAROLA DI DIO

1. "L’angelo disse loro: non temete, ecco vi annunzio una grande gioia … oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore". Queste parole rivolte dall’angelo ai pastori sono il riassunto di tutto il Vangelo. Esso è stato notificato all’uomo per la prima volta questa notte.
In sostanza, ai pastori – ad ogni uomo – viene detto che è nato "un salvatore, il Cristo Signore". Il segno di questo evento è indicato nel modo seguente: "troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". Dunque il salvatore è un bambino, nato in condizioni di grande povertà.
Se vogliamo approfondire il significato di questo annuncio recato da un angelo, è necessario che riprendiamo le due letture che abbiamo ascoltato prima della proclamazione del Vangelo.
Nella prima lettura si è parlato pure della nascita di un bambino: "un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio". Questa nascita è fonte di una profonda gioia, "come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda". Essa infatti è causa di liberazione da una antica schiavitù: "ha spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone dell’aguzzino"; è fonte di una grande luce: "il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce".
Cari fratelli e sorelle, la pagina del profeta descrive bene la condizione umana, la nostra condizione. Quando si oscura l’occhio del nostro corpo, tutta la persona è nelle tenebre e non riesce più a muoversi senza pericolo. È avvenuto qualcosa di simile nel nostro spirito, che un grande poeta del secolo scorso descrive con queste domande: "dove è la vita che abbiamo perduto vivendo? Dove è la sapienza che abbiamo perduto nella conoscenza? Dove è la scienza che abbiamo perduto nell’informazione?" [Th. S. Eliot, La Roccia, Parte prima; BVS, Milano 2004, 27].
La crescita enorme di conoscenze e di informazioni è stata accompagnata da una perdita della sapienza, della capacità cioè di rispondere alle grandi domande della vita: "dove è la sapienza che abbiamo perduto nella conoscenza?". Il profeta parla di un popolo "che camminava nelle tenebre"; di un popolo che abitava in una terra tenebrosa. Se infatti l’uomo non sa da dove viene; se non sa dove è diretto, come può muoversi? Cammina nelle tenebre; abita in una terra tenebrosa.
Il bambino preannunciato dal profeta e secondo le parole dell’angelo già nato, libera l’uomo da questa condizione: i pastori sono nella notte, ma "la gloria del Signore li avvolse di luce".
La ragione profonda del fatto che in questa notte, per la nascita di quel bambino, la dimora dell’uomo ha cessato di essere "una terra tenebrosa", è detta dall’apostolo Paolo nella seconda lettura. Riascoltiamo: "è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini". Nel bambino nato a Betlemme "è apparsa la grazia di Dio".
Dio ha cessato di abitare in una luce inaccessibile. Ci ha rivelato quali sono i suoi pensieri circa l’uomo: sono "grazia e misericordia". In questa notte ci è stato svelato il vero nome di Dio: "è apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza". Egli è venuto a prendersi cura di ciascuno di noi; a prenderci per mano per condurci alla vera vita.
2. Cari amici, forse questo Natale è attraversato da preoccupazioni gravi, da tristezze profonde, forse anche da cupi pensieri. Penso in questo momento alle famiglie nelle cui case si è abbattuta la tragedia della disoccupazione; penso alle famiglie alle quali una grave povertà mette a rischio l’accesso a beni e servizi fondamentali; penso ai nostri giovani insidiati dalla paura quando pensano al loro futuro: paura di non trovare un lavoro; paura di non poter formare una famiglia.
È per uomini e donne che vivono in questa situazione che è detta soprattutto la parola dell’angelo: "non temete … oggi vi è nato un salvatore".
Riprendete coraggio: Dio questa notte si è fatto uno di noi; colla sua incarnazione si è unito in un certo modo a ciascuno di noi. L’amore che Dio ci ha dimostrato questa notte è più forte di ogni nostra tribolazione: "quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come di aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi" [Is 40, 31].


S.E Card.Carlo Caffarra
Arcivescovo di Bologna



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BAMBINO GESU' 
Asciuga, Bambino Gesù, 
le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l'anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un universale
abbraccio di pace!

 
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Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall'ignoranza e dall'indifferenza,
dalla discriminazione e dall'intolleranza.


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Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l'umanità spesso cerca a tentoni.

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Dio della Pace, dono di pace all'intera umanità,
vieni a vivere nel cuore
di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen
Don Lucio Luzzi



CREDO 


Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.








LITURGIA EUCARISTICA





Sulle Offerte
Accetta, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo misterioso scambio di doni trasformarci nel Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio di Natale ICristo Luce
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Nel mistero dei Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle cose invisibili.

E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore ...










Antifona alla Comunione  (Lc 2,11)
Oggi è nato nella città di Davide un salvatore,che è il Cristo Signore.


DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore, fa' che testimoniamo nella vita l'annunzio della salvezza, per giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.


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"VIENI GESU' MARANATHA"



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